Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Apogee Entertainment
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Steam)
Trigger Happy ci regala uno dei migliori “boomer shooter” di sempre!
Probabilmente per i nostri lettori più giovani non varrà quanto stiamo per scrivere, ma ogni tanto, e in realtà sempre più frequentemente, in redazione sentiamo la mancanza degli FPS “ignoranti” di una volta. Giochi come Duke Nukem 3D, la serie di Shadow Warrior… insomma, quei giochi sì sviluppati in maniera eccellente, ma che erano caratterizzati in primis da una “cafonaggine”, una volgarità, un voler essere politicamente scorretti ed un menefreghismo verso il resto del medium sconosciuti ai giochi attuali, fin troppo attenti a non urtare la sensibilità delle minoranze più vocali. Ebbene, possiamo tirare un sospiro di sollievo perchè Apogee Entertainment e Trigger Happy hanno ascoltato le nostre preghiere. Benvenuti nel futuro cyberpunk, sboccato ed ultraviolento di Turbo Overkill!

Nel gioco vestirete i panni di Johnny Turbo, e riflettendoci un attimo, avere un cognome come il suo deve essere qualcosa di incredibile. Ad ogni modo, Johnny viene inviato da una losca figura aziendale nel mondo di Paradise per abbattere un’IA ribelle che ha infettato la maggior parte della popolazione con un virus che attacca le carni. È una premessa abbastanza semplice, ma nel corso di tre episodi, crescerà e crescerà fino ad un climax fuori di testa.
Parliamo del gameplay, che prende in prestito tanto da giochi come Doom Eternal e Ghostrunner quanto dai classici degli anni Novanta. Ha armi potenziabili, vantaggi per i personaggi, veicoli guidabili, scene di intermezzo in prima persona dettagliate, il tutto giocato su una scala che semplicemente non sarebbe stata possibile nel 1997 o, in ogni caso, alla fine degli anni Novanta in generale. Quello che conta veramente, comunque è che Turbo Overkill è incredibile. La sua specifica combinazione di passato e presente produce un festival di armi da fuoco esilarante e divertente in cui l’aggiungere cose esponenzialmente non è tanto una tecnica narrativa quanto una scelta di vita. È totalmente impegnato a essere il più cool, colorato e creativo possibile, un gioco che inizia installandovi una motosega nello stinco destro e finisce con, letteralmente, l’unica cosa possibile: l’apocalisse.

Turbo Overkill non si perde in sciocchezze prima di mostrarvi le cose belle. La vostra arma iniziale non è la classica, patetica, “pistolina da inizio FPS”, ma un paio di pistole laser gemelle che fanno un gratificante pasticcio della maggior parte dei nemici basilari. Il fuoco alternativo, nel frattempo, si aggancia a più bersagli mentre carica. Quando viene rilasciato, spara a ogni nemico preso di mira simultaneamente, trasformandoli in carne macinata mentre Johnny soffia sulla canna fumante.
Le pistole gemelle di Johnny sono un aperitivo vincente, ma la sua arma distintiva non è nelle sue mani. Premendo il tasto dorsale sinistro Johnny si lancia in una scivolata aggressiva, rivelando la lama ringhiante della motosega nascosta all’interno della sua gamba. Usandola, Johnny può sfrecciare sul terreno a velocità incredibile, riducendo in poltiglia i nemici di fronte a lui. È un espediente malvagio e Turbo Overkill lo sa, organizzando spesso i livelli per aiutare il giocatore a trarne il meglio. Vedete uno stretto corridoio stipato di scagnozzi ignari? Stasera si mangiano hamburger.

Anche a questo livello base, c’è una qualità distintiva nel gunplay di Turbo Overkill. Ma questo è solo l’inizio. Nel giro di pochi minuti, troverete un fucile (a pompa) ad impulsi con un delizioso fuoco alternativo a tripla carica che lancerà un globo stordente ottimo per immobilizzare gli avversari più grandi. Qualche livello dopo, troverete una mitragliatrice in grado di rivaleggiare con la minigun di Predator e che fungerà anche da lanciafiamme. Le due armi migliori le troverete però a metà del gioco. La prima è un fucile da cecchino “telefragging”, che, come suggerisce il nome, consente di uccidere i nemici teletrasportandovi letteralmente dentro di loro. Sebbene allettante, è limitato dal fatto che potrete telefraggare solo i nemici base. Ma il fucile si riscatta attraverso il suo potenziamento sbloccabile, che consente di caricare il fuoco primario in una feroce esplosione di cannone a rotaia che annienterà quasi tutto, in puro stile BFG9000.
Poi c’è il Cannone a Ioni, che è una versione legalmente distinta del grandioso Hammer of Dawn visto in Gears of War. A parte il suo fuoco alternativo apocalittico, ciò che adoriamo del Cannone a Ioni è il modo in cui gestisce le munizioni. Invece di caricarlo con proiettili, raccoglierete coupon (avete capito bene) che vi consentiranno di “affittare” l’uso del satellite orbitante da cui il laser del Cannone colpisce. In questo senso, è forse l’arma più cyberpunk di tutte le armi mai viste in qualcosa a tema cyberpunk, un’arma di distruzione di massa di livello Armageddon che potete affittare come una comunissima Fiat 500 fuori da un aeroporto. Questo vi dà un’idea della curva di potenza con cui gioca Turbo Overkill. Ciò che non comunica è quanto sia cinetico tutto questo. Oltre alla sua scivolata con motosega e al teletrasporto, Johnny potrà anche scattare, fare doppi salti e correre lungo determinati muri per eludere i nemici e attraversare i varchi. Passerete più o meno la stessa quantità di tempo a combattere in aria che a terra, scattando, saltando e rimbalzando sui nemici per mantenere l’altitudine, mentre fate piovere l’inferno sugli avversari sottostanti. E’ semplicemente grandioso.

Difetti? Beh, si. Parliamo pur sempre di un gioco con un budget non faraonico, e questo si noterà in certi campi. La doppietta, ad esempio, manca di impatto (nulla a che vedere con quelle, iconiche e tonanti, di DooM II o di Quake) ed anche le sezioni dove Johnny correrà sui muri non restituiranno lo stesso feedback di quelle, perfette, viste in Ghostrunner e Ghostrunner II.
È comunque una corsa folle sulle montagne russe. Si potrebbe opinare del fatto che i momenti migliori di Turbo Overkill siano spesso riferimenti giocabili ad altri media, ma lo stesso potrebbe essere detto di titoli dal profilo molto più alto, da Max Payne a Call of Duty. Onestamente poi, non siamo neanche sicuri al 100% di quanto sia coerente la storia. Alla fine avevamo perso di vista il motivo per cui stavamo combattendo, anche se dato il cinismo al centro del concetto di cyberpunk, potrebbe avere un suo senso.

In ogni caso, la trama generale è molto meno importante rispetto al gameplay momento per momento, e Turbo Overkill ha così tanti momenti spettacolari, scioccanti e decisamente folli da farvi dimenticare un sacco di cose. Dal gesto di dito medio ai nemici mentre lanciate una raffica di mini-razzi dal vostro braccio sinistro (non stupitevi, ricordate che avete una motosega al posto della gamba destra), all’entrare in un livello usando l’intestino di un nemico come corda per la discesa in corda doppia. C’è più follia nella dozzina di ore di Turbo Overkill che in qualsiasi altra cosa ci sia capitato di recensire quest’anno.

Tirando le somme, Turbo Overkill va a toccare tutte le corde di cui sentivamo la mancanza: è un viaggio assurdo e delirante costellato di divertimento glorioso, eccessivo, implacabile. In una parola? Imperdibile.
POWER RATING:
9.0/10
“Turbo Overkill è una gemma, un gioco che farà impazzire tutti i giocatori degli FPS caciaroni, ultraviolenti e, soprattutto, divertentissimi. Imperdibile.”
PRO:
+Gameplay fantastico
+Comparto tecnico ottimo
+Veloce, dinamico e con tante variazioni sul tema
+La scivolata-motosega!
CONTRO:
-Alcune armi mancano di impatto
-Poco feedback nelle sezioni platform





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