Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Devolver Digital
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X, PC
Politicamente scorretto, vagamente idiota, tendente alla violenza e maleducato: Lo Wang é tornato nel terzo capitolo della fantastica saga di Shadow Warrior!
Ci sono giochi che fanno il loro dovere sin dal dayone, poi si alzano una mattina (si, è assurdo, ma portate pazienza e seguiteci) e scoprono di essere diventati dei fenomeni di culto grazie a recensioni pompose, articoli adoranti, ed altre letture troppo profonde da parte della critica. Altri invece sono assolutamente coscienti della loro identità sin da quando non erano altro che un bozzetto e qualche idea su un foglio di carta. Uno di questi è Shadow Warrior 3. Sa benissimo di essere l’equivalente di un film horror estivo di serie B, e non ha la minima intenzione di essere La corazzata Potëmkin. Non vuole neanche pensare di voler essere qualcosa di simile. Non ci prova nemmeno. E questo, cari lettori, va sicuramente apprezzato.

Parliamo un po’ della saga di Shadow Warrior. Nata nell’ormai preistorico 1997 e programmata dalla stessa 3D Realms dietro all’iconico Duke Nukem 3D, la serie era composta da, contrariamente a quello che si può pensare, un solo titolo e due espansioni (Shadow Warrior + Twin Dragon + Wanton Destruction). Venne poi re-inizializzata nel 2013 con… Shadow Warrior, ora programmato da Flying Wild Hogs, a cui seguì poi un sequel nel 2016 ed infine questo Shadow Warrior 3 che stiamo per recensire. Nonostante non abbia mai avuto un successo globale paragonabile a titoli come Doom, Quake, Duke Nukem o altri capolavori dell’epoca, fu comunque in grado di ritagliarsi una sua fetta di mercato e con essa uno zoccolo duro di fan sfegatati. Se siete tra loro, datevi una pacca sulla spalla e ricordatevi che senza di voi, non staremmo recensendo questo titolo.

Shadow Warrior 3 apre con Lo Wang, protagonista della saga, letteralmente nel punto più basso della sua intera esistenza: il suo migliore amico è morto, il pianeta è stato distrutto da un colossale dragone divora-mondi e come se non bastasse, il rifugio del nostro eroe è a pezzi… un po’ come il nostro protagonista, a ben vedere. Ma cosa è successo di preciso, cosa può essere andato talmente storto da poter causare una simile devastazione? Beh, tante cose in realtà, ma le scoprirete giocando. Quello che veramente vi interessa sapere é che ad un certo punto Orochi Zilla, originariamente il datore di lavoro di Lo Wang, poi diventato sua nemesi, si unirà al vostro viaggio: apparentemente ha un piano per risolvere la situazione. La domanda da un milione di dollari verterà attorno al potersi fidare o meno.

A livello di gameplay, Shadow Warrior 3 è un gioco estremamente lineare e fondamentalmente semplice. Vi muoverete per livelli (si, livelli… suona quasi strano non parlare di open-world dopo le nostre ultime recensioni) massacrando qualunque cosa si opponga tra voi e la cutscene che vi porterà a quello successivo, confrontandovi contro boss di fine livello e, novità per la serie, sezioni platform. Parliamo prima di queste ultime, visto che sono potenzialmente le cose peggiori che si possano trovare in uno sparatutto in prima persona. SW3 é un gioco dalla elevata mobilità, un po’ una ibridazione tra DOOM (2016), DOOM Eternal e il bel Ghostrunner. Il platforming fondamentalmente funziona, specialmente perché non eccessivamente complicato. Non vi troverete ad affrontare peripezie come quelle richieste dai titoli sopracitati. In breve: non siamo mai stati fan delle sezioni platform in prima persona, ma in SW3 le abbiamo tollerate molto più facilmente proprio perchè non eccessivamente impegnative. Una novità introdotta in questo capitolo sarà poi l’uncino, utilizzabile sia in combattimento che nelle sezioni platform di poco fa. Non danneggia e fondamentalmente non migliora nemmeno il gioco ma dovevamo menzionarlo per dovere di cronaca.

Per il resto, SW3 funziona esattamente come si aspetta: è un FPS frenetico, veloce e violento. Quest’ultimo aggettivo svolgerà un ruolo fondamentale anche nel gameplay, visto che una delle novità introdotte sarà quella di eseguire delle specie di… “Fatality” ai nemici una volta riempita una determinata barra, ed utilizzare parti mozzate del loro corpo come armi speciali. Strappate un braccio ad uno dei demoni giganti incontrati nel secondo livello ed avrete a disposizione una potente mazza in grado di annientare diversi avversari in un colpo solo, strappate parte della colonna vertebrale ad uno dei mostriciattoli volanti (urgh…) ed ecco a voi una comoda granata in grado di ghiacciare ed immobilizzare i nemici sul posto. Sempre continuando con la violenza del titolo, ricordatevi che Lo Wang è uno shinobi (a sentir lui, perlomeno) ed avrà quindi accesso alla katana, grande classico in qualunque titolo della serie. Contrariamente a quanto si possa pensare, non bisognerà considerarla come una “ultima spiaggia”, ma anzi, parte cruciale delle vostre strategie di attacco. Per quanto riguarda il resto del vostro arsenale, potrete contare su 6 diverse armi da fuoco, ognuna vagamente più efficace contro determinati nemici: inizierete col vostro fidato Revolver per poi ritrovarvi a sparare con un fucile a pompa, un set di mitragliette ed armi ancora più assurde, come una sorta di balestra lancia shuriken (le stellette ninja). Sarebbe stato di certo preferibile un numero maggiore di armi disponibili, ma quelle presenti sono ben caratterizzate.

Tirando le somme, questo Shadow Warrior 3 sicuramente non reinventa la ruota in termini di innovazione nel campo degli FPS, ed anzi, attinge a piene mani da titoli come DOOM e Ghostrunner in termini di mobilità (sia in combattimento che per l’attraversamento dei livelli), così come in alcune meccaniche (i nemici ora elargiranno salute e munizioni, proprio come in… DOOM, esatto), ma rimane sicuramente un titolo assolutamente godibile, divertente, e degno di entrare a far parte della saga di Shadow Warrior. Non sarà perfetto, ma è un gioco che ci sentiamo di consigliare.
POWER RATING:
7.5/10
“Shadow Warrior 3 continua a presentarsi con la sua ricetta a base di humour politicamente scorretto, gameplay adrenalinico ed ultraviolenza. E’ un gioco divertente e ben fatto, peccato solo che risulti fin troppo derivativo in rapporto ad altre produzioni recenti.”
PRO:
+Politicamente scorretto e violentissimo
+Non sarà il nuovo punto di riferimento, ma la trama è interessante
+Versatile nel gameplay
+Meccaniche ben implementate…
CONTRO:
-…per quanto già viste in altri giochi
-Arsenale un po’ limitato
-Non eccessivamente lungo, purtroppo