Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Spike Chunsoft
-Versione Testata: PlayStation 5

-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Steam)

Spike Chunsoft porta in occidente due delle prime opere del maestro Kotaro Uchikoshi!

Kotaro Uchikoshi, lasciatecelo dire senza timore di smentite, pensiamo sia un genio, senza tanto girare attorno alla cosa. Cosa ci ha portato ad una rivelazione simile? Semplice, aver giocato titoli del calibro di Zero Escape: Zero Time Dilemma e i due titoli precedenti (ovvero l’intera trilogia di Zero Escape), così come i due splendidi capitoli della saga di AI: The Somnium Files (ed in particolar modo il sequel, Nirvana Initiative), per noi probabilmente una delle migliori, più accattivanti, meglio scritte esperienze ad aver mai graziato uno schermo da gioco. Oggi, Spike Chunsoft ci ha dato l’opportunità di testare due delle prime esperienze videoludiche scritte da Uchikoshi-San, e non possiamo che ringraziarli per questo.

Come dicevamo, Kotaro Uchikoshi sarà ricordato come uno degli scrittori più brillanti ad aver lavorato nel settore delle visual novel (e in quello adiacente). Il suo stile, che miscela storie di vita comune, thriller, mistero e fantascienza è qualcosa di assolutamente incredibile, non ci stancheremo mai di ripeterlo. I due giochi che andremo a valutare quest’oggi sono però gli esordi di Uchikoshi-San nel genere, e per noi, sono qualcosa di assolutamente inestimabile nell’ottica dello studio e della comprensione della sua traiettoria lavorativa in termini di crescita e perfezionamento dell’arte.

Ora, se avete notato (e non capiamo come potrebbe essere altrimenti), questa recensione coprirà due giochi e realisticamente, nonostante sia possibile acquistarli singolarmente, vi consigliamo di comprare il double-pack, l’offerta in grado di darvi il maggiore rapporto qualità/prezzo. Ora, andiamo a vedere le trame che faranno da premessa per i titoli in questione.

Il primo titolo sarà Never7: The End of Infinity. Never7 prende luogo nella settimana che va dal 1º al 7 aprile 2019. Impersonerete tale Makoto, uno studente di psicologia che non presenzia mai alle lezioni e che quindi viene mandato come punizione ad un seminario su un’isola con alcuni compagni. La mattina del 1º aprile il ragazzo si risveglia da un incubo in cui vede una ragazza morta, che non riesce a ricordare chi sia, con una piccola campanella in mano, nella data del 6 aprile. Il ragazzo liquida la faccenda solo come un brutto sogno e, nel prosieguo della settimana, conoscerà altre persone e formerà un gruppo di amici. Ben presto però, alcune coincidenze faranno temere al ragazzo di avere avuto una premonizione.

Il secondo titolo presente sarà Ever17: The Out of Infinity. Ever 17 è la storia di sette individui intrappolati nel parco divertimenti marino LeMU, 51 metri sotto la superficie del mare. Durante un giorno apparentemente normale, avviene un incidente e il parco viene evacuato. I sette personaggi rimangono però per differenti motivi intrappolati, con la strada per la superficie e le linee di comunicazione interrotte. Inoltre, LeMU perde la pressurizzazione interna ed è schiacciato dalla pressione dell’acqua, divenendo condannato ad essere distrutto in 119 ore. La fuga non è comunque la sola preoccupazione: cominciano a nascere domande sulla legittimità dell’incidente e sulla possibilità che siano stati intrappolati lì di proposito. Mentre le ore passano e la situazione si fa più disperata, le persone intrappolati dentro LeMU si avvicinano e scoprono risposte sui misteri che riguardano loro, LeMU e la situazione stessa.

Se in Never7 si comincia ad intravedere un pizzico di quello che diventerà il marchio di fabbrica di Uchikoshi-San, è Ever17 che cementerà l’intero concetto: un gruppo di persone intrappolate (7 in entrambi i titoli: ricordatevi che il 7 è un numero funesto in Giappone), con un tempo limite per la loro sopravvivenza (7 giorni in Never7, quasi 5 per Ever17), e (senza voler rovinare la sorpresa) il twist fantascientifico sono tutti concetti che verranno poi evoluti nella trilogia di Zero Escape e soprattutto nei due Ai:The Somnium Files.

Tuttavia, una cosa importante da capire del lavoro di Uchikoshi-San, e questo vale tanto per i suoi giochi successivi quanto per quelli precedenti, è che lui vede sicuramente lo scenario, la trama e i personaggi come un mezzo per filosoffeggiare tanto quanto per raccontare storie. In entrambi i giochi, anche quando la situazione sembra disperata o terribile, i personaggi si interromperanno regolarmente per avere delle conversazioni piuttosto intense o fare qualche tipo di osservazione. Non è mai didattico o noioso, badate bene. È solo che Uchikoshi-San è sempre stato abbastanza unico nell’approcciare le visual novel come se stesse scrivendo dei veri romanzi, quindi il suo lavoro tende ad avere una qualità più languida e ponderata rispetto a equivalenti simili di altri artisti.

Entrambi i giochi sono stati lussuosamente rifatti da MAGES per queste riedizioni e, come sempre per quello sviluppatore, l’arte che li accompagna è squisita. Il team artistico ha sapientemente fuso l’estetica delle visual novel in stile “retrò” con la sensibilità moderna e il risultato sono colori e personaggi ricchi ed evocativi con uno stile naturalistico, ma ricco di vivacità e personalità. Siamo, tuttavia, un po’ delusi dal fatto che non ci sia un’opzione per tornare all’estetica originale. Forse più di qualsiasi altro genere, l’estetica delle visual novel è una forma d’arte a sé stante, e anche se siamo più che a favore del loro rifacimento, specialmente se si parla di opere di questa caratura, pensiamo che gli sviluppatori abbiamo perso un’occasione non includendo un pulsante per poter ammirare l’opera d’arte originale.

Tirando le somme, Never 7: The End of Infinity ed Ever 17: The Out of Infinity sono due esperienze molto diverse, ma entrambe sono di importanza cruciale, perché vi danno un’idea sull’evoluzione di uno dei migliori autori del nostro settore. Kotaro Uchikoshi ha un raro talento nel dare una qualità letteraria ai suoi progetti, e questi due titoli ci danno l’opportunità più unica che rara di vedere com’era all’inizio della sua carriera. Questo Double-Pack è senza dubbio una chicca che non dovreste perdervi.

POWER RATING:
9.0/10
“Questo Double-Pack ha l’indubbio pregio di essere fondamentalmente inestimabile per diverse fasce di giocatori: i fan delle visual novel in genere, ma soprattutto per i fan di Kotaro Uchikoshi, una delle menti più geniali dell’intero medium videoludico. Due giochi imperdibili.“


PRO:

-Due giochi meravigliosi
-Kotaro Uchikoshi è sempre geniale
-Ottimo lavoro di rifacimento

CONTRO:
-Un peccato che non sia presente la possibilità di passare all’estetica originale

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