Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Spike Chunsoft
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Windows)
Spike-Chunsoft conclude la meravigliosa trilogia dei Nonary Games con Zero Time Dilemma. Siete pronti a scegliere tra la vita e la morte?
Dalla mente del geniale creator nipponico Kotaro Uchikoshi, di cui abbiamo da poco recensito lo stupendo AI: The Somnium Files – The nirvanA Initiative (di cui potete leggere la recensione CLICCANDO QUI) finalmente è disponibile anche per le nostre amate piattaforme “verdi” (Xbox e Windows) il terzo capitolo, quello finale, della meraviglio trilogia conosciuta come The Nonary Games e composta da 999: Nine Hours, Nine Persons, Nine Doors, Virtue’s Last Reward e per finire, questo Zero Time Dilemma che andremo ora a recensire.

Parlare di un titolo come questo ZTD, senza cadere nell’infausta trappola degli spoiler, è fondamentalmente impossibile, ma ci proveremo comunque: Zero Time Dilemma è ambientato tra gli eventi di Nine Hours, Nine Persons, Nine Doors e Virtue’s Last Reward. Il gioco seguirà come da tradizione nove personaggi che sono stati rinchiusi in un rifugio antiaereo nucleare sotterraneo e sono costretti a giocare a un gioco mortale chiamato Decision Game, guidato da una persona mascherata conosciuta come Zero. Il rifugio è diviso in tre reparti, con tre persone poste in ogni sezione, che compongono tre squadre: C-Team, Q-Team e D-Team. Per raggiungere la sala centrale dell’ascensore e scappare, i personaggi hanno bisogno di sei password; una password verrà rivelata ogni volta che uno di loro muore. I personaggi indossano tutti orologi che iniettano loro un farmaco ogni 90 minuti, provocando la perdita di memoria. Pesantemente coinvolta nella tradizione del gioco è la teoria dei “molti mondi“, in cui ogni decisione presa crea universi alternativi in cui è stato scelto il contrario; queste linee temporali costituiscono i percorsi multipli del gioco.

Parlando dei vari protagonisti, avremo il C-Team include Carlos, un vigile del fuoco con un forte senso della giustizia; Akane, un membro di una società segreta che lavora per un futuro pacifico e che finge di essere una “donna giapponese ordinata e pulita, ideale”; e Junpei, un’amica d’infanzia di Akane, che si è unita a un’agenzia investigativa per trovarla dopo che non si è saputo di lei. Q-Team include un ragazzo ingenuo affetto da amnesia che indossa un casco sferico; Eric, un impiegato di una gelateria che si rompe facilmente sotto pressione; e Mira, che non mostra molte emozioni e ha una relazione con Eric. Il D-Team include Diana, un’infermiera pacifista a cui non piace combattere; Phi, una donna intelligentissima che ha partecipato all’esperimento Dcom (Dwelling for Experimental Cohabitation of Mars: Dimora per la coabitazione su Marte) insieme ad Akane e Sigma per salvare il mondo dal virus Radical-6; e Sigma, un uomo di 67 anni nel corpo di un 22enne. Per finire, ci sarà anche un cane di nome Gab che è in grado di passare attraverso le prese d’aria tra le sezioni per inviare messaggi tra le squadre.

Come avete potuto vedere, sarà tanta, tantissima la carne al fuoco per quello che riguarda il comparto narrativo. Ne siamo onestamente entusiasti perché, senza girarci tanto attorno, quel comparto sarà anche quello principale dell’intera esperienza, esattamente come da tradizione per le creazioni di Uchikoshi-sensei. Non possiamo complimentarci abbastanza per la scrittura. Elimina le spiegazioni eccessive dell’ultimo gioco (Virtue’s Last Reward), fornendo invece ai giocatori un dialogo succinto, puntuale e cosparso della giusta quantità di battute comiche per spezzare la storia altrimenti brutale. La trama copre tutto uno spettro di temi trattati, dalla suspense alla fantascienza al mistero: troveremo addirittura anche un po’ di romanticismo e melodramma qui, nessuno dei quali sembra fuori luogo poiché completano perfettamente l’orrore assoluto di The Decision Game (questo il nome del gioco mortale).

Il Decision Game è la forza trainante della storia, posizionando saldamente i concetti di “fuga” sul sedile posteriore. In tutto, ci sono 13 stanze puzzle, ognuna delle quali porta a un altro round di The Decision Game. Per quanto riguarda la difficoltà, queste sono per la maggior parte alcune delle sequenze “escape room” più facili della serie, fatta eccezione per un paio di enigmi piuttosto ottusi. Detto questo, difficoltà a parte, i segmenti di tipo escape room sono ancora un divertentissimi e abbastanza variegati. Alcuni metteranno alla prova le vostre capacità matematiche e di risoluzione dei problemi mentre altri spremeranno la vostra memoria.

Prima di chiudere, dobbiamo per forza di cose menzionare il comparto tecnico, altalenante tra il superlativo e lo sconcertante. Le note positive iniziano e finiscono in relazione al comparto audio, ben recitato e con una bella colonna sonora a sottolineare le varie vicende, mentre il vero problema di ZTD è la sua presentazione. Anche in questa nuova, potenziata versione per Xbox, i personaggi appaiono semplicistici, poco curati, ed animati addirittura peggio. Capiamo le origini portatili del titolo, ma onestamente, dopo aver giocato AI: The Somnium Files – Nirvana Initiative ci saremmo aspettati ben di più.

Tirando le somme, al di là del comparto tecnico chiaramente obsoleto e derivato da macchine non esattamente rinomate per i loro “cavalli sotto al cofano”, Zero Time Dilemma si conferma come l’ennesimo capolavoro concepito da Kotaro Uchikoshi, con una trama ricca di colpi di scena, ben scritta, e che vi rimarrà in testa per molto, moltissimo tempo.
POWER RATING:
9.0/10
“Il capitolo finale della trilogia dedicata ai Nonary Games si conferma come il migliore: Ben scritto, inquietante, angosciante ma anche in grado di strappare una risata o commuovere, Zero Time Dilemma è un must-play.”
PRO:
+Trama avvincente
+Sempre divertenti le sezioni in stile Escape Room
+Colonna sonora e doppiaggio esemplari
+Personaggi estremamente caratterizzati
+Il gioco tratta tantissimi temi su cui poter riflettere/disquisire
CONTRO:
-Alcuni enigmi un po’ ottusi
-Peccato per l’assenza dell’italiano, tante persone non si gusteranno questa perla
-Tecnicamente datato
Una risposta a "#Review: #ZeroEscape: #ZeroTimeDilemma – Il capitolo finale della fenomenale saga di #SpikeChunsoft!"