Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Aniplex Inc.
-Versione Testata: Nintendo Switch

-Disponibile per: Nintendo Switch, PC (Steam)
-Sviluppatore: TooKyo Games
-Publisher: Aniplex Inc. / XSEED

Kotaro Uchikoshi, Kazutaka Kodaka, e Rui Kumatsuzaki si riuniscono per regalarci una avventura dal sapore decisamente unico!

Era impossibile per noi non essere immediatamente attratti da un gioco come The Hundred Line: Last Defense Academy: in primis amiamo le visual novel, dopodiché amiamo gli strategici, e per finire, come se non fosse abbastanza, amiamo alla follia la gente che ha lavorato alla realizzazione del titolo. Kotaro Uchikoshi, ormai dovreste saperlo, è la mente dietro a capolavori del calibro di Zero Escape, AI The Somnium Files e la combo composta da Ever 17 / Never 7, giusto per citare i primi che ci venivano in mente. Kazutaka Kodaka, invece, è famoso tra le altre cose per la bellissima serie di Danganrompa e per lo splendido Master Detective Archives: Rain Code. Infine, chiude questo trio di MVP l’abilissimo Rui Kumatsuzaki, character designer che ha spesso collaborato con Kodaka-san nei suoi lavori. Insomma, con tre nomi di questo calibro nel progetto, era assolutamente impossibile che non facessimo i salti mortali per recensirlo!

La trama di Hundred Line segue un cast corale, a partire dalla prospettiva di Takumi Sumino, uno studente delle superiori che vive in un’enorme società sotterranea chiamata Tokyo Residential Complex. Qui, la vita si svolge praticamente come nella vera Tokyo, ma le giornate sono interrotte irregolarmente da sirene che segnalano l’imminente attacco di una schiera di strani mostri. Durante uno di questi attacchi, a Takumi viene offerta un’arma misteriosa da una creatura dalle fattezze di un fantasma parlante di nome Sirei, e quando la usa per sconfiggere i mostri, viene trasportato in una scuola solitaria in una landa desolata chiamata Last Defense Academy. Takumi si ritrova a far parte di un gruppo di altri studenti delle superiori reclutati in circostanze simili, tutti incaricati da Sirei di lavorare insieme nei successivi cento giorni per usare i loro nuovi poteri per difendere la scuola e un “segreto” nascosto nelle profondità che gli invasori sono decisi a rubare. Se la squadra fallisce, l’intera umanità morirà. Ma Sirei nasconde anche molte informazioni ai ragazzi e così inizia la loro ricerca non solo per neutralizzare una volta per tutte le forze mostruose, ma anche per svelare il mistero del conflitto.

È una narrazione assolutamente avvincente, sostenuta sia da un cast di tutto rispetto che dai frequenti colpi di scena che ricontestualizzano tutto ciò che avete conosciuto fino a quel punto. Le personalità più straordinarie si integrano bene tra loro, ed è appagante vedere questo team eterogeneo rivelare gradualmente le proprie storie e vulnerabilità mentre lavora per diventare un’unità più coesa. Siete spinti non solo dal desiderio di vedere come questi personaggi si uniranno nel tempo, ma anche dai frequenti ostacoli che intervengono per scuotere lo status quo e dare alla storia una traiettoria completamente diversa. A quanto pare ci sono 100 finali unici e completi, quindi non mancano certo le strade da percorrere rigiocando questo gioco.

Hundred Line è un’avventura piuttosto esplicitamente incentrata sulla narrazione, ma non è una visual novel pura: ci sono molte interessanti funzionalità di gioco che aiutano a far procedere le cose. Finché la trama rimane fedele allo status quo, il ciclo di gioco è in genere organizzato attorno a un sistema in stile Persona, in cui si trascorre il “tempo libero” giornaliero in varie attività che possono potenziare il proprio personaggio e i compagni di squadra in vari modi. Si possono fare cose come partecipare alle interazioni con gli altri membri del team in un sistema simile ai Social Link che sviluppa ogni personaggio e porta a sbloccare elementi e potenziamenti per mosse migliori, fare un po’ di grinding in battaglie VR controllate o lasciare il campus per un’escursione con un team limitato per esplorare il mondo tramite una specie di gioco da tavolo, ma ne parleremo fra poco. Ora vediamo la vera “bizzarria” messa in scena per THL:LDA.

La novità più grande a livello di gameplay infatti è rappresentata dalle fasi da strategico a turni, inserti di gioco nella quale saremo chiamati a scendere in campo per proteggere la Last Defense Academy e prevenire la sua caduta. Ogni studente rappresenta un’unità diversa, con caratteristiche di attacco e movimento distinti in base alla tipologia. Ogni turno è caratterizzato da un certo numero di AP (punti abilità) ognuno dei quali ci permetterà di compiere un’azione diversa, che sia questa attaccare o spostarsi sulla mappa, alla fine dei quali il turno finirà e passerà al nemico. Sconfiggendo le unità nemiche più grosse è possibile ripristinare un certo quantitativo di AP, e starà proprio al giocatore cercare di creare la giusta sequenza d’attacco per riuscire a compiere più azioni possibili durante la nostra fase. Per evitare però di sfruttare troppo un certo personaggio rispetto ad altri viene introdotto l’elemento della fatica, che ci impedirà di poterlo muovere ulteriormente sulla griglia, avvicinandosi così alle unità nemiche, sebbene poi andando avanti nel gioco certi limiti possono essere raggirati sfruttando item particolari o le abilità di alcuni personaggi dediti al supporto della squadra.

Ogni personaggio sfrutta i propri poteri grazie all’Hemoanima, una misteriosa forma di energia che permette a chi la utilizza di canalizzare tutto il suo potenziale combattente materializzandosi sottoforma di un’arma speciale che i membri della Special Defence Unit potranno usare a loro vantaggio.

Sconfiggendo i nemici accumuleremo “Voltage”, il Voltaggio, una energia che raggiunto un certo limite aprirà nuove opzioni d’attacco, tipo lo Special Attack e il Boost dell’Hemoanima. Lo Special Attack non ha bisogno di tante presentazioni e si concretizza nel classico attacco speciale in grado di colpire ed eliminare più nemici contemporaneamente. Il boost invece serve a sbloccare il potenziale delle singole unità, incrementandone in base all’utilizzo gli aspetti come l’attacco, il movimento o accedere a nuove mosse più potenti.

Abbiamo apprezzato molto la cura e l’attenzione dedicate al design del combattimento, che risulta tatticamente profondo e appagante, senza però risultare troppo prolisso al punto da distogliere l’attenzione dalla storia. Ogni personaggio, con le sue nicchie ben definite e i suoi stili di gioco distintivi, rende le battaglie dinamiche, e la difficoltà è perfettamente calibrata per spingere il giocatore a sfruttare appieno le abilità della propria squadra.

Tecnicamente, e più nello specifico in termini artistico/stilistici, The Hundred Line – Last Defense Academy è fondamentalmente un capolavoro. Il gioco si avvale infatti dell’eccezionale stile anime 3D di Rui Komatsuzaki, che si presenta magnificamente in movimento. Che si tratti del design inquietante di Darumi o del teppista Takemaru, passando per la gelida Hiruko Shizuhara e l’adorabile Tsubasa, il design dei personaggi è di prim’ordine e si sposa perfettamente con tutte le personalità più esuberanti. Allo stesso tempo, gli scontri sono tutti fluidi e caratterizzati dalla giusta dose di enfasi, soprattutto nelle inquadrature cinematografiche dei personaggi mentre scatenano attacchi Voltage. Il bello è che il tutto si svolge senza quasi alcun calo di frame; in un’epoca in cui le nuove uscite per Switch hanno più probabilità di presentare evidenti problemi di prestazioni, è piacevole provare un gioco che sia così bello da vedere e che si adatti perfettamente all’hardware. Una menzione speciale va al doppiaggio, assolutamente eccellente.

Tirando le somme, The Hundred Line – Last Defense Academy è sia un’incredibile visual novel, sia un eccellente gioco di ruolo tattico che mette pienamente in mostra i punti di forza delle menti che lo hanno creato. Una storia ben scritta e avvincente, un gameplay solido e strategico, uno stile artistico accattivante e un lavoro di animazione appassionante si uniscono per creare un’esperienza completa da non perdere. È una raccomandazione immediata per i fan delle opere passate di Uchikoshi e Kodaka, ma anche se non siete particolarmente appassionati di visual novel, considerate di aggiungerlo alla vostra libreria. The Hundred Line è un forte promemoria del perché questi autori siano considerati da molti dei veri e propri maestri della loro arte.

POWER RATING:
9.2/10
“The Hundred Line – Last Defense Academy è quello che si ottiene quando si uniscono tre delle migliori menti attualmente attive nell’industria videoludica: un titolo incredibile che vi rapirà addirittura oltre la sua conclusione. Consigliatissimo!”

PRO:
+Artisticamente splendido
+Un cast di personaggi eterogeneo
+Scritto in maniera divina
+Doppiaggio magistrale
+Trama accattivante e ottimo gameplay strategico

CONTRO:
-Pur ottimamente scritto, alcune sezioni spezzano il ritmo di gioco

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