Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Kepler Interactive
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox Series X|S, Xbox Game Pass, PlayStation 5, PC (Steam, EGS)
-Sviluppatore: Sandfall Interactive
-Publisher: Kepler Interactive
La “Spedizione n.33” ci porta in una Belle Époque alternativa per uno dei migliori titoli del 2025!
Il mondo dei videogiochi è fondamentalmente assurdo. Immaginatevi questo microcosmo instabile, governato da leggi di mercato costantemente in bilico tra successi sicuri e garantiti (normalmente attuati dalle softhouse più grandi) e voli pindarici che, se eseguiti in malo modo, possono uccidere uno studio di sviluppo letteralmente pochi giorni dopo la pubblicazione del loro progetto. In tutto questo caos, ogni tanto appare quella che viene definita come exceptio probat regulam, la classica eccezione che conferma la regola, prodotti relativamente sconosciuti sviluppati da team di dimensioni decisamente sotto lo standard, e possiamo annunciarvi che il Clair Obscur: Expedition 33 che stiamo per recensire fa parte di questa categoria.
Sviluppato dal piccolo (30 membri, grossomodo) team francese di Sandfall Interactive, Clair Obscur è stato letteralmente un fulmine a ciel sereno. Mai ci saremmo aspettati di giocare un gioco così bello, così divertente, così superbamente scritto e diretto, accompagnato da una colonna sonora e da una recitazione da parte dei vari interpreti così ben fatta. Nessuno se lo aspettava, e ci siamo ritrovati per le mani un classico moderno. Non solo, Clair Obscur è un chiaro, lampante riferimento alle più grandiose saghe JRPG di tutti i tempi (come Final Fantasy, che pur bello pare aver imboccato una strada totalmente diversa con gli ultimi capitoli) pur mantenendo una identità spaventosamente distinta e unica.

Identità che inizia già dalla trama. Le origini della premessa di Clair Obscur risalgono a 67 anni prima dell’inizio della storia del gioco, quando un evento catastrofico noto come la Frattura distrusse il Continente e lo frantumò in pezzi. Uno di questi pezzi è la città di Lumière, una surreale imitazione della Parigi della Belle Époque, dove monumenti come la Torre Eiffel e l’Arco di Trionfo sono stati distorti, deformati e spezzati dai fantastici effetti della Frattura. Gli ultimi umani rimasti risiedono a Lumière, ma con il passare degli anni, l’umanità si avvicina all’estinzione a causa di un’entità minacciosa chiamata la Pittrice. Ogni anno, questa incarnazione della morte incide un nuovo numero nella struttura monolitica che incombe all’orizzonte, e un anno dopo, tutti coloro che vivevano in quell’epoca muoiono. Per 67 anni, ha continuato il conto alla rovescia. Il prologo di Clair Obscur si conclude con ogni trentaquattrenne che si disintegra in polvere e petali cremisi mentre la Pittrice avanza verso il numero 33.
Non c’è quasi nessuno in vita a Lumière che non sia stato toccato dalla morte in qualche modo. Gli orfanotrofi della città traboccano di bambini, mentre le coppie dibattono sull’ avere figli propri per far andare avanti l’umanità o scegliere di non portare nuova vita in un mondo così desolato. Alcuni sono a loro agio con la morte e si accontentano di trascorrere i loro giorni gestendo bancarelle o creando opere d’arte su tela e con strumenti musicali. Altri dedicano la loro vita alla ricerca di nuove tecnologie e armi per aiutare le spedizioni che ogni anno si avventurano sul Continente con l’obiettivo di uccidere la Pittrice e prevenirne l’estinzione. Per quelli a cui è rimasto un anno di vita, unirsi a una spedizione è una scelta allettante. Il tasso di successo potrebbe essere pari allo 0%, con tutte le spedizioni precedenti che non sono riuscite a fermare la Pittrice o addirittura a tornare a casa, ma il punto è: cos’hanno da perdere? Tanto vale giocarsela nel tentativo di sconfiggere la Pittrice, no?

Come parte della spedizione 33, che dà il titolo al gioco, il vostro compito sarà quello di riuscire finalmente a salvare l’umanità dove altri hanno fallito. Avventurarvi in questo mondo strano e sconosciuto darà vita a una storia fantastica che si addentra nelle acque della perdita, del dolore, della famiglia (quella in cui nasciamo e quella che scegliamo) e del ruolo che l’arte può svolgere nell’aiutarci ad accettare e affrontare la morte. Gran parte di questo risultato è ottenuto attraverso un cast di personaggi completamente delineato e tridimensionale, ognuno con un tocco di unicità. Dall’ottimismo contagioso di Sciel di fronte a tanta malinconia all’ambiziosa determinazione di Lune nel voler svelare i misteri della Pittrice, scoprirete gradualmente come ogni personaggio è cresciuto sino a diventare quello che è, indugiando in conversazione attorno al fuoco e approfondendo le loro storie passate. Conoscere il proprio gruppo di personaggi è infatti una delle gioie più intime di Clair Obscur, ed è ulteriormente esaltato da una narrazione emotivamente avvincente, ricca di sorprese efficaci e momenti indimenticabili. Non è sempre cupa come sembra, lasciando spazio a momenti di autentica leggerezza tra le pieghe della sua disamina sulla mortalità. Insomma, nonostante l’ambientazione fantastica e le circostanze surreali, la storia e i personaggi di Clair Obscur risultano sia autentici che decisamente umani.
Dopo aver analizzato premessa e trama, possiamo iniziare a parlare di un altro dei punti forti di Clair Obscur: il sistema di combattimento. A prima vista, le basi del combattimento ricorderanno molti dei classici JRPG. Sarà possibile usare attacchi base, colpi a distanza (per colpire punti deboli e nemici volanti), lanciare varie abilità e utilizzare diversi oggetti per, ad esempio, curare o aumentare i danni. Ogni membro del gruppo avrà una riserva di punti azione da spendere in attacchi a distanza o abilità, mentre gli attacchi base e le parate li ripristineranno.

La differenza tra Clair Obscur e i competitor sarà da ricercarsi nella parte “reattiva” del suo sistema di combattimento a turni. Gli attacchi base e l’uso degli oggetti saranno gli unici comandi che non richiederanno alcun input aggiuntivo da parte del giocatore. Tutto il resto invece, vi stimolerà a partecipare attivamente a eventi quick-time per massimizzare l’impatto delle vostre abilità offensive e difensive, assicurandovi di essere costantemente coinvolto in ogni aspetto del combattimento. Invece di stare a guardare l’azione che si svolge, queste meccaniche vi renderanno una parte attiva di ogni colpo di spada e di ogni palla di fuoco evocata. Questi QTE non sembrano nemmeno superficiali, introducendo un ritmo, una cadenza, tangibilmente cinetica in ogni battaglia che contribuirà a creare slancio e a rendere il combattimento divertente e godibile anche dopo dozzine di ore. Quando sarà il turno del nemico di attaccare, saranno presenti modi simili per influenzare il combattimento e volgere l’esito a proprio favore.
Il sistema di parry di Clair Obscur non è troppo dissimile da quello utilizzato dai vari Souls o Bloodborne di From Software. Ogni tipo di nemico avrà attacchi e combo distinte con finestre temporali specifiche a cui fare attenzione. Parando uno o più attacchi di seguito, non solo annullerete tutti i danni e guadagnerete PA, ma potrete anche sferrare un contrattacco devastante. Questo è ovviamente più facile a dirsi che a farsi, con una finestra temporale ristretta per rispondere a qualsiasi attacco in arrivo. Sebbene sia sicuramente possibile reagire in tempo, gran parte del combattimento è incentrato sullo sviluppo della memoria muscolare attraverso la familiarità e la ripetizione, in particolare quando i nemici cercheranno di depistarvi con tempistiche sfalsate e finte insidiose.

Sarà possibile anche schivare, e sarà un’opzione più sicura grazie a una finestra temporale più ampia, così come un buon modo per apprendere gli schemi di attacco di un nemico prima di tentare di parare ogni colpo successivo. Tuttavia, schivare non offre il contrattacco successivo e non vi farà guadagnare PA a meno che non si utilizzi un’abilità che lo consenta, quindi il parry rimarrà sempre l’opzione più efficace.
Vale anche la pena menzionare che bloccare gli attacchi nemici è incredibilmente appagante, poiché ogni parry riuscito sarà accolto da un’esplosione di effetti particellari e un effetto sonoro assolutamente gratificante. Per non parlare degli eleganti contrattacchi che seguono, sia da parte di singoli membri del gruppo che dell’intero gruppo all’unisono. Non tutti gli attacchi potranno essere parati, però, quindi sarà sempre necessario fare attenzione.
Ogni membro del gruppo avrà le proprie meccaniche specifiche ed in genere ruoteranno attorno all’accumulo di risorse uniche in battaglia e alla gestione dei punti azione (PA) per eseguire le abilità più potenti. Ad esempio, Gustave otterrà cariche per ogni colpo messo a segno, e le userà per aumentare la potenza della sua abilità Sovraccarico. Al contrario, Lune è una maga che ottiene “macchie” elementali lanciando incantesimi specifici, infliggendo danni maggiori e ottenendo accesso a incantesimi sempre più potenti mano a mano che accumula gli elementi giusti. Maelle, invece, è totalmente focalizzata sull’assumere posizioni diverse e possiede il potenziale per infliggere il massimo danno, ma le condizioni in cui entra in quelle posizioni possono dipendere dagli effetti di stato o dalle proprietà dell’arma che ha equipaggiato. Sciel, invece, è un personaggio che utilizza le carte e deve gestire le fasi luce-oscurità per usare al meglio le sue abilità. Infine, come se non bastasse, due personaggi di fine gioco che non menzioneremo portano questi concetti ancora più avanti: uno usa un sistema di valutazione in stile Devil May Cry basato su attacchi e schivate, mentre l’altro riceve incantesimi dai nemici caduti esattamente come uno dei Maghi Blu di Final Fantasy XIV. Tutto questo conferisce a ogni personaggio un’identità e una funzione distinte che rendono ogni turno di battaglia un’impresa entusiasmante, indipendentemente da chi sia attivamente presente nel gruppo.

Anche i loro alberi delle abilità saranno focalizzati e privi di frivolezze (tradotto: abilità borderline inutili), il che rende Clair Obscur accessibile, dato che al giocatore verranno forniti pochi strumenti e gli verrà solamente chiesto di comprenderne bene il funzionamento. Il modo in cui queste abilità sono in grado di esistere sinergicamente e di interagire con gli altri membri del gruppo dimostra da parte di Sandfall una comprensione di ciò che rende un sistema a turni vincente. E’ tutto innegabilmente egregio.
Ah, ma non è finita, perchè esiste un altro strato del sistema di combattimento chiamato Pictos, accessori che offrono potenziamenti delle statistiche e vantaggi che cambiano il gioco, influenzando drasticamente il modo in cui si ottengono PA, i bonus da schivate e parry, il funzionamento degli effetti di stato e altro ancora. Usare i Pictos per un tempo sufficientemente lungo (traducibile in 4 battaglie) permette alla fine di accumulare i loro vantaggi in quella che viene chiamata Lumina, permettendo di “costruire” un personaggio in modi che, semplicemente utilizzando il suo albero delle abilità, non sarebbero possibili. Navigare in questi menu avrebbe potuto essere sviluppato meglio in termini di design, perché le cose si complicano una volta che si passano in rassegna più di 50 opzioni compresse in una singola schermata, ma è qualcosa che imparerete a gestire una volta afferrata la nomenclatura, e quando tutto inizierà ad avere senso, prendersi del tempo per configurare il proprio gruppo sarà più che consigliato. All’inizio penserete di essere troppo potenti (e in alcuni casi lo sarete), ma impostare il giusto equipaggiamento migliorerà i membri del party in modi che si riveleranno cruciali per i combattimenti più impegnativi. Dovessimo battezzare l’intero sistema di combattimento con un aggettivo, sarebbe “eclettico”.

Anche i nemici che affronterete saranno classificabili sotto lo stesso aggettivo. Da mimi inquietanti ispirati alla Belle Époque francese a creazioni patchwork e mostruosità soprannaturali da incubo. I boss di Clair Obscur saranno poi un punto forte, introducendo spesso sistemi unici che fungono da piccoli enigmi di combattimento da risolvere. Non vogliamo rovinarvi la sorpresa, ma uno dei primi boss farà crescere diversi fiori durante il combattimento che potrà poi assorbire per generare scudi, costringendovi ad usare attacchi a distanza per distruggere le piante prima che possa utilizzarli. Un altro nemico imponente, noto come Bourgeon, vi chiederà di adattarvi al volo dopo aver mangiato i membri del vostro gruppo finché non ne rimarrà solo uno.
Quando non sarete impegnati in feroci battaglie, sarete liberi di esplorare i diversi luoghi che compongono il Continente. Pur non essendo lineare come, ad esempio, giochi del calibro di Metaphor Re:Phantazio, il level design di Clair Obscur è piuttosto semplice, incanalando il giocatore lungo corridoi e in aree leggermente più ampie costellate di nemici difficili da evitare. Ci saranno vicoli ciechi opzionali in cui potrete raccogliere denaro, armi, materiali di potenziamento e battaglie impegnative, ma si tratterà di piccole deviazioni dal percorso principale. Saranno presenti anche alcune sezioni platform, semplici e leggero, in grado di spezzare la routine. Certo, non sono paragonabili ad un gioco di Super Mario, ma sono piacevoli distrazioni.

Tecnicamente, il mondo in sé è visivamente sbalorditivo, andando quindi a compensare la sua scarsa attrattiva meccanica in termini eplorativi. Molti dei luoghi in cui vi avventurerete saranno inquietantemente onirici, fondendo strutture naturali e artificiali in modi inaspettati. Troverete una barriera corallina che sembrerà fisicamente sott’acqua, ma che potrete attraversare. Filamenti di alghe si incresperanno verso l’alto insieme a bolle, mentre balene e altre creature marine vi passeranno sopra. Ci saranno foreste rigogliose con alberi ultraterreni che ricoprono l’orizzonte; teatri opulenti ora in via di erosione e ricoperti di sabbia; scogliere esagonali intervallate da edifici fatiscenti e segnali stradali fuori posto. Anche la musica sarà fenomenale. Che si tratti di un malinconico brano per pianoforte, di un allegro motivo di battaglia guidato da una fisarmonica o di un mix di musica tradizionale francese con tocchi contemporanei, il comparto audio di Clair Obscur è semplicemente fenomenale.
Tra una location e l’altra, vi muoverete su un overworld che collega tutti questi ambienti così differenti. Scoprirlo per la prima volta sarà come mettere piedi fuori da Midgar nell’originale Final Fantasy VII, generando un senso di libertà mista a soggezione. Attraversando questo mondo esterno, la telecamera si sposterà in una visuale isometrica mentre una versione gigante del vostro party incombe su una riproduzione in miniatura del Continente. È nostalgico ma funzionale. Ci saranno scorciatoie da scoprire e molte aree opzionali dove troverete minigiochi e alcuni dei boss più difficili che il gioco avrà da offrire.

Difetti? Onestamente pochi, ma avremmo preferito che il gioco monitorasse gli obiettivi secondari. Ci sono stati alcuni momenti in cui ci eravamo dimenticati dove fossero certi personaggi o non avessimo la più pallida idea di cosa volessero che facessi, il che ha portato a lunghe ricerche infruttuose e altrettante ore “sprecate”. Inoltre, non sarà possibile confrontare le armi nei negozi, magari un difetto relativamente minore, ma che risalta quando paragonato all’eccellenza del resto del gioco come una svista abbastanza lampante.
Tirando le somme, se si prendono in esame il comparto audio, lo splendore artistico e l’enorme portata dell’intero gioco, sembra davvero che Clair Obscur sia un gioco che tecnicamente non potrebbe esistere, considerate le dimensioni del team che lo ha concepito. Si tratta di un gioco estremamente convincente che reinterpreta meccaniche familiari con un tocco fantasioso. Il suo sistema di combattimento è una delizia costante, offrendo emozioni forti con una strategia ponderata e un’azione reattiva in egual misura, a completamento di una storia toccante di dolore condiviso e cameratismo. E’ vero, sono presenti piccole sviste legate alla sua esplorazione limitata e ad alcuni problemi di qualità della vita, ma questi passi falsi non sono sufficienti a sminuire significativamente un gioco che, per quanto ci riguarda, è pienamente meritevole del titolo di classico moderno. Imperdibile.
POWER RATING:
9.5/10
“Clair Obscur: Expedition 33 è semplicemente glorioso. Tecnicamente sublime, artisticamente splendido, e valorizzato da uno dei migliori sistemi di combattimenti a turni di sempre, sarebbe pura follia lasciarselo scappare.”
PRO:
+Narrativamente potente
+Tecnicamente e graficamente splendido
+Comparto audio (OST, doppiaggio) spettacolare
+Ogni membro del party è unico, sia narrativamente che a livello di meccaniche
+Senza dubbio uno dei migliori sistemi di combattimento in commercio
CONTRO:
-Qualche fastidio in merito ad alcune funzioni (menu, tracciamento obiettivi)





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