Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Dotemu
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Nintendo Switch 2, Xbox Series X|S, PC (Steam)
-Sviluppatore: Tribute Games / Dotemu
-Publisher: Dotemu

Dopo lo splendido TMNT: Shredder’s Revenge, Dotemu e Tribute games uniscono le forze per un nuovo, glorioso, picchiaduro a scorrimento!

C’è un momento preciso nella storia dei videogiochi, situato da qualche parte tra la fine degli anni Ottanta e la metà dei Novanta, in cui la massima espressione di potenza supereroistica non si misurava in alberi delle abilità complessi o in mondi aperti sconfinati, ma nella semplice, catartica gioia di avanzare verso destra e ripulire lo schermo da ondate di nemici. Era l’epoca d’oro dei picchiaduro a scorrimento, i beat ‘em up, dominata dai cabinati che inghiottivano monete e pomeriggi. Dopo aver rivitalizzato con maestria le Tartarughe Ninja con Shredder’s Revenge, il team di Tribute Games, supportato ancora una volta da Dotemu, ha deciso di alzare la posta in gioco. Questa volta non si scende nelle fogne di New York, ma si sale verso le stelle. Dopo averlo testato, possiamo affermare che MARVEL Cosmic Invasion è il risultato di questa ambizione: un tributo massivo, colorato e frenetico all’epopea cosmica della Casa delle Idee, che unisce un cast gigantesco di eroi e villain in una fanfara di pixel art. Il gioco si presenta come una cornucopia di contenuti, amore per la fonte originale e qualche scelta di design che farà discutere i puristi del genere.

Un Universo in Pixel Art: Estetica e Atmosfera

L’impatto visivo di Marvel Cosmic Invasion è immediato e travolgente. Tribute Games ha confermato la sua eccellenza nel maneggiare la pixel art, creando un’estetica che sembra bollire di vita propria. Non siamo di fronte a una semplice imitazione dei classici a 16-bit, ma a una loro evoluzione moderna. Gli sprite dei personaggi optano per uno stile leggermente tozzo, quasi compatto, che funziona sorprendentemente bene nel conferire peso e solidità alle figure sullo schermo. Le animazioni sono fluide, ricche di frame e piene di personalità: ogni pugno, ogni raggio energetico e ogni schivata è disegnata con una cura che tradisce una profonda conoscenza dei fumetti originali.

Gli scenari sono i veri co-protagonisti dell’esperienza. I fondali sono renderizzati magnificamente, spaziando da panorami spaziali che tolgono il fiato a interni di astronavi alieni ricchi di dettagli in movimento. I set-piece giganti, come le apparizioni di entità del calibro di Galactus o Shuma-Gorath che incombono sullo sfondo o le macchinazioni di Annihilus, donano al gioco quella scala epica che spesso manca nei picchiaduro urbani. Ma è il feeling generale della produzione a colpire nel segno: tutto sembra uscire direttamente dalle pagine di una saga crossover estiva degli anni Novanta.

Questo senso di autenticità è amplificato da un comparto audio che onora il materiale di partenza. La modalità storia è arricchita da cutscene renderizzate superbamente e da un doppiaggio che coglie nel segno. Sentire il ringhio gutturale di Wolverine, le battute incessanti di Spider-Man o il tono brusco e minaccioso di Venom restituisce il vero sapore Marvel. Anche i dialoghi tra personaggi meno mainstream, come la nobile fermezza di Nova, sono trattati con rispetto. La colonna sonora accompagna l’azione con brani puntuali, che sanno quando spingere sull’acceleratore durante i boss fight e quando lasciare spazio agli effetti sonori durante l’esplorazione. Non ci sono elementi presi dai film del Marvel Cinematic Universe qui, a parte qualche opzione di colorazione alternativa per i costumi; il cuore pulsante del gioco è puramente fumettistico, una scelta che i fan di lunga data apprezzeranno immensamente.

Il Roster: Una Galassia di Eroi

Uno dei punti di forza più evidenti di Marvel Cosmic Invasion è la vastità e la varietà del suo cast. Tribute Games non si è limitata a inserire i soliti sospetti. Certo, troviamo icone come Captain America e Iron Man, necessarie per attirare il grande pubblico, ma il roster brilla veramente quando si esplorano le sue aggiunte più cosmiche e meno scontate. Personaggi come Beta Ray Bill, con il suo martello Stormbreaker, o Phyla-Vell, portano stili di combattimento unici e freschi. In totale ci sono ben quindici personaggi giocabili, molti dei quali vengono sbloccati progressivamente durante le partite, incentivando la rigiocabilità.

Ogni eroe ha proprietà di combattimento incredibilmente variegate. Le differenze non sono solo estetiche ma sostanziali in termini di velocità, peso e portata. Alcuni personaggi possono volare con un doppio salto, pattugliando la zona aerea e offrendo supporto dall’alto, mentre altri, come Rocket Raccoon, dominano lo scontro dalla distanza grazie all’artiglieria pesante. Questa diversificazione assicura che ogni giocatore possa trovare il proprio stile preferito, sia esso basato sulla forza bruta, sulla velocità o sul controllo della zona. Ognuno dispone di una combo base, un attacco in corsa e una manovra di schivata o blocco che, se eseguita con il giusto tempismo, innesca una parata tecnica (parry). Inoltre, ogni eroe può caricare una mossa di liberazione unica e scatenare un attacco speciale con la pressione di un tasto, mentre un altro è riservato alle super mosse, grandi e appariscenti, che richiedono l’uso di una barra di energia Focus che si ricarica combattendo.

Meccaniche di Combattimento: Il Tag-Team

Qualsiasi picchiaduro a scorrimento moderno che si rispetti deve offrire un sistema di combattimento che vada oltre la semplice pressione ripetuta di un tasto. Marvel Cosmic Invasion risponde a questa esigenza con un sistema creativo e dinamico basato sul tag-team, ovvero l’uso di due personaggi. Nella Modalità Storia, il giocatore sceglie una nuova coppia di eroi ogni volta che inizia uno stage, selezionando la destinazione tramite una mappa a punti che si snoda lungo percorsi ramificati. Alcuni livelli devono essere superati obbligatoriamente per progredire, e completare uno stage permette di far salire di livello la squadra, aumentando potenza e salute.

Il sistema di tag funziona interamente attorno al grilletto sinistro del controller. Una pressione rapida scambia il personaggio attivo con il partner, che può entrare in scena oscillando o rompendo le prese nemiche. Ma la vera profondità emerge quando si combinano gli attacchi: premere il grilletto a metà combo farà apparire il partner al nostro fianco per infliggere colpi extra. È interessante notare come la funzione di tag possa essere combinata con diversi pulsanti frontali per creare effetti diversi, come tuffi aerei o attacchi in corsa. Tutto questo ha un costo: il combattimento tag consuma la barra Focus, un elemento strategico da considerare se si sta cercando di accumulare energia per la mossa suprema di squadra. Questa devastante offensiva duale richiede che entrambi i personaggi abbiano la barra Focus al massimo e ripulisce lo schermo con una spettacolarità degna di una splash page a fumetti.

Tuttavia, il gioco non spiega molto di tutto questo. Il tutorial è piuttosto scarno e lascia al giocatore l’onere di sperimentare e scoprire le sfumature del sistema, come quali prese possono essere trasformate in lanci tramite combinazioni con la croce direzionale o quali personaggi hanno funzioni nascoste che rispondono alla pressione simultanea di più tasti. Il trucco più veloce per imparare è mettere in pausa e studiare la lista delle mosse, un passaggio quasi obbligato per chi vuole padroneggiare il gioco oltre il livello superficiale.

Modalità e Progressione: Storia vs Arcade

La struttura di gioco si divide principalmente in due modalità: Storia e Arcade. La Modalità Storia è arricchita da un set di Sfide opzionali per ogni livello. Queste includono compiti come sconfiggere un certo numero di nemici con una mossa specifica o finire un boss con un determinato personaggio. La lista delle sfide indica anche quali eroi sono narrativamente allineati con le cutscene e la storia di quello specifico stage. I personaggi richiesti dalla trama per ogni livello sono evidenziati da riquadri luminosi nella schermata di selezione, anche se questa indicazione avrebbe potuto essere resa più evidente.

La Modalità Arcade, d’altro canto, opera in modo lineare e tradizionale: le scelte iniziali dei personaggi rimangono fisse per l’intero gioco, non c’è livellamento delle statistiche e si è limitati a un numero finito di vite e stage attraverso percorsi opzionali. Per molti puristi del genere, questo sarà il modo più puro e divertente di giocare, libero dalle complicazioni RPG e focalizzato interamente sull’abilità del giocatore.

Nonostante la ricchezza di contenuti, ci sono alcune sviste sorprendenti nel feedback visivo. I punti sulla mappa della Modalità Storia, ad esempio, è vero che cambiano colore quando si completa uno stage o si superano le sue sfide, ma l’indicatore passa dal grigio all’azzurro chiaro. Questo può creare confusione, specialmente se si riprende il gioco dopo una pausa, costringendo il giocatore a cercare di ricordare quale livello ha appena affrontato. Un dettaglio minore, forse, ma che denota una mancanza di rifinitura nell’interfaccia utente.

Il Problema del Bilanciamento e la Difficoltà

Il problema più evidente di Marvel Cosmic Invasion risiede nel bilanciamento della difficoltà. Nei giochi arcade, la sfida è parte integrante del valore; se il gioco è troppo facile, diventa routine. Purtroppo, l’impostazione predefinita della difficoltà Media si rivela essere eccessivamente permissiva. I boss, i cui pattern di attacco sono spesso progettati con intelligenza e cura, cadono troppo facilmente sotto una pioggia di colpi spam in quasi tutti gli stage, tranne gli ultimi. Gli oggetti curativi sono sparsi ovunque e la capacità di scambiare i personaggi, schierare regolarmente super attacchi e rigenerare non solo il Focus ma anche la salute, rende la campagna a tratti banale. È un peccato, perché quando non c’è una reale minaccia di sconfitta, l’attenzione del giocatore tende a calare, esattamente come accade in certi film quando la posta in gioco non sembra reale.

Esiste una Modalità Difficile, ma inspiegabilmente non è disponibile fin dall’inizio. Per sbloccarla, il giocatore deve guadagnare dei cubi segreti (nascosti nei livelli) da spendere su una griglia esagonale che sblocca palette di colori aggiuntive e altri aggiustamenti di gioco. Per chi cerca una sfida degna, il consiglio è di puntare direttamente alla parte superiore centrale dell’esagono e sbloccare l’opzione Difficile il prima possibile. Giocare in Modalità Arcade a difficoltà Difficile trasforma radicalmente l’esperienza: Marvel Cosmic Invasion diventa improvvisamente un gioco che richiede pensiero, abilità e strategia, abbandonando il button mashing insensato. Ogni aspetto del set di mosse assume un’importanza genuina, con nemici e situazioni che richiedono sperimentazione, rendendo cruciali la schivata e la parata. La difficoltà predefinita avrebbe dovuto trovarsi a metà strada tra Media e Difficile; Tribute Games non ha calibrato perfettamente nessuno dei due estremi, ma la modalità Difficile resta l’unica via per evitare la noia.

Feedback e Sensazione dei Colpi

Un altro aspetto che lascia perplessi è la mancanza di un feedback visivo e sonoro adeguato in alcune meccaniche chiave. Tribute Games non sembra amare i contatori delle combo prominenti, il che è un peccato dato che il gioco sembra implorarne uno. Qui il contatore è piccolo, timido e posizionato in modo poco visibile accanto alla barra della salute. Costruire una lunga sequenza di colpi non risulta gratificante come dovrebbe e, trattandosi di un gioco a tema fumettistico, l’assenza di onomatopee classiche o scritte come “Dazzling!”, “Amazing!” o semplicemente “POW!!” per celebrare i traguardi delle combo sembra un’occasione mancata.

L’elemento di feedback che necessita maggiormente di potenziamento riguarda la meccanica del tag. Con così tante combinazioni di utilizzo, sarebbero stati utili ulteriori segnali visivi, sonori o aptici per delineare ogni stato in mezzo ai fuochi d’artificio visivi del gioco. Una breve vibrazione del pad all’attivazione o un lampo di colore del personaggio avrebbero potuto dare un’idea di quanto Focus viene consumato. Anche il massiccio attacco duale supremo manca di un effetto di caricamento sonoro o di un segnale acustico distintivo per avvisare il giocatore che è pronto a scatenare l’inferno.

Inoltre, il recupero dei cubi verdi segreti nascosti in ogni stage è gestito in modo così sbrigativo da risultare quasi impercettibile. Non c’è alcuna indicazione che indichi il loro valore, nessun messaggio che urli “Cubo Recuperato!”. È possibile raccoglierne uno accidentalmente senza nemmeno rendersene conto e vi assicuriamo che in fase di testing è successo più volte. Questi non sono difetti capitali e non diminuiscono l’enorme sforzo produttivo, ma chiunque capisca i giochi arcade sa che un buon feedback può elevare l’esperienza da buona a eccezionale. Di conseguenza, pur essendo incredibilmente profondo con le sue schivate e i potenziali mix-up di tag-team, il combattimento di Marvel Cosmic Invasion non restituisce la stessa soddisfazione viscerale di titoli come Streets of Rage 4 o lo stesso Shredder’s Revenge, che risultava un tocco più rifinito nel dipartimento delle mazzate.

Conclusione: Un Party Galattico

Se il vostro obiettivo principale è il multiplayer, molte delle critiche sulla difficoltà passano in secondo piano. Giocato con gli amici, Marvel Cosmic Invasion è un’esplosione di divertimento, anche se in quattro giocatori l’azione può diventare un po’ troppo caotica e illeggibile. In termini di consegna di quella magia Marvel un po’ caciarona, dove supereroi iconici prendono a pugni supercattivi iconici, il gioco supera l’esame a pieni voti.

Tribute Games ha onorato totalmente il materiale originale, consegnando uno dei migliori giochi arcade Marvel mai realizzati. L’estetica è bellissima e lo sforzo profuso nel creare un cast così vario di protagonisti è ammirevole. Sì, ci sono aree di miglioramento e alcune sviste nel feedback di combattimento sembrano occasioni mancate. Ma se volete azione multiplayer, sbloccare e livellare il vostro cast e immergervi nel caos Marvel, questo titolo vale ogni centesimo. Se state affrontando la campagna in singolo, potreste annoiarvi prima della fine a causa della facilità, ma sbloccate la difficoltà Difficile e Marvel Cosmic Invasion diventerà tutto ciò che era destinato a essere: un classico moderno.


POWER RATING:
8.7/10
“Marvel Cosmic Invasion è il punto di riferimento assoluto per i picchiaduro a scorrimento Marvel, superando i classici del passato. La sontuosa pixel art e il profondo sistema tag-team elevano il genere, creando un’esperienza caotica e divertente, sebbene sia necessaria una patch per il bilanciamento della difficoltà.”

PRO:

  • Cast enorme con repertori di combattimento incredibilmente vari e differenziati.
  • Estetica pixel art superba, con sfondi dettagliati e animazioni solide che onorano i fumetti.
  • Meccanica di tag-team implementata con intelligenza che aggiunge dimensionalità al combattimento.
  • Ricchezza di contenuti, sbloccabili, modalità e multiplayer online stabile.

CONTRO:

  • Eccessivamente permissivo a difficoltà Media, mentre la modalità Difficile (molto migliore) va sbloccata.
  • Elementi di feedback visivo (combo counter, tag mechanics) carenti o poco incisivi.
  • Il combattimento, pur complesso, manca leggermente della soddisfazione tattile di altri giganti del genere.

Lascia un commento

In voga