Di Pierre Coppi

La concept art esclusiva realizzata dalla nostra Reika per PW83!

Teoricamente, sulla carta, avremmo tra le mani un vincitore prima ancora di iniziare l’analisi del titolo: Uno degli anime più influenti della (nostra) generazione, unito alle meccaniche arcade dei grandi classici che abbiamo giocato in sala giochi. La ricetta perfetta? Andiamo a scoprirlo.

Captain Tsubasa, per tanti di noi, è stato l’anime che ha segnato una generazione. Conosciuto in Italia come Holly & Benji, anch’esso fu vittima del massacro traduttivo-linguistico che imperversava in quegli anni, quando titoli, nomi e archi narrativi venivano spesso modificati e snaturati rispetto all’opera originale nel tentativo di renderli (secondo le alte sfere dell’epoca perlomeno) più appetibili per il pubblico occidentale. Tsubasa Ozora era conosciuto da noi come Oliver Hutton. L’opera originale di Yoichi Takahashi (1983) ha visto dozzine di edizioni andare e venire durante gli anni. Questa in particolare è basata sull’ultima riedizione dell’anime, il terzo remake, andato in onda in terra Nipponica dal 2018 al 2019.

Captain Tsubasa parte forte con la modalità storia, qui denominata “Il Viaggio”, e divisa in due sezioni: quella dedicata a Tsubasa che andremo ad analizzare tra un secondo, e la seconda, denominata “Episode: New Hero”. La prima consiste nel rivivere il secondo arco narrativo del manga/anime, con Tsubasa al terzo anno di militanza nelle scuole medie e già forte di due titoli nel palmarès. Il gioco sarà inframezzato da numerose sequenze di dialogo in stile graphic novel, e fungerà anche da lungo tutorial, con meccaniche introdotte tra un match e l’altro. Per i fan della serie, questa è sicuramente la modalità più invitante. Episode New Hero invece riprende quanto già visto in Episode Tsubasa, ma con importanti cambiamenti. In primis, ci verrà data l’opportunità di creare il nostro alter-ego virtuale con un editor piuttosto articolato, dopodichè ci verrà chiesto di scegliere quale scuola scegliere. Per tutta la durata della prima parte dell’avventura (e stiamo parlando di una ventina di ore complessive) il nostro scopo sarà, oltre a vincere, quello di instaurare rapporti con i vari giocatori incontrati e aumentare le statistiche del nostro avatar, così da poter affrontare al meglio la seconda metà dell’avventura, quella dedicata ai campionati mondiali giovanili. Nel complesso, sono due modalità di gioco assolutamente imperdibili per i fan, mentre i giocatori in cerca di un titolo scanzonato e divertente potranno apprezzare la grande quantità di contenuti offerta.

Passiamo ora alla fase in assoluto più critica nell’ottica dell’analisi di un titolo calcistico o sportivo in generale: quella di gameplay. Innanzitutto partiamo con una premessa. Scordatevi qualunque tipo di aspetto simulativo. Captain Tsubasa: Rise of New Champions è un titolo arcade puro, sulla stessa lunghezza d’onda di classici senza tempo come Nintendo World Cup per NES, Super Sidekicks (SNK, arcade/NEO-GEO) e in buona misura il mai troppo lodato Virtua Striker (SEGA, arcade/Dreamcast/Gamecube). Nessun tipo di fallo verrà mai fischiato a meno che non sia parte della trama, e durante tutta la durata del nostro test di è capitato di assistere a due fuorigioco in totale. Come dicevamo, non bisogna cercare la simulazione in un titolo simile. Quello che può offrire però, sono sicuramente la spettacolarità e l’azione veloce e arcade: bordate da metà campo in grado di bucare (letteralmente) la rete avversaria o di scaraventare il portiere dentro alla porta, unitamente a mosse speciali ormai iconiche come il Tiro Guidato di Holly/Tsubasa al Tiro della Tigre di Mark Lenders (Hyuga nell’originale), o ancora la famosissima Catapulta Infernale dei Gemelli Derrick saranno tutte presenti nel titolo Tamsoft/Bandai Namco.

Il gioco funziona mediante l’utilizzo di due diverse barre di energia, alla stregua di un picchiaduro. La prima sarà dedicata al caricamento di tiri e passaggi lunghi, con l’ultimo piccolo riguardo dedicato alle sopramenzionate mosse speciali. La seconda, quella della stamina/resistenza, avrà un duplice ruolo. Permetterà ai giocatori in campo di effettuare dribbling speciali, correre più velocemente e resistere ai contrasti difensivi. Sarà poi fondamentale nella gestione dei portieri, perchè sarà possibile segnare solo ed unicamente dopo aver fatto consumare all’estremo difensore buona parte della barra di energia. Vi è poi un’ultima meccanica, la Zona-V, che garantirà un boost temporaneo di tutte le statistiche ai giocatori in campo.

Ci siamo divertiti a giocare a questo Rise of New Champions, al netto però di considerare che il gioco non è perfetto. Alcuni passaggi risultano spesso imprecisi, non solo in campo, ma anche con una leggera risposta tardiva all’input dato dal controller. Va inoltre considerato che, in ottica di gameplay puro, la natura arcade del titolo potrebbe oggettivamente stancare alla lunga, cosa che rende il titolo Tamsoft forse più adatto a brevi sessioni da “una partita e via” o furiose sessioni multiplayer in locale con gli amici. Vi è poi da considerare anche una difficoltà non eccessivamente alta indipendentemente da quella scelta nelle varie opzioni, cosa che renderà spesso le partite dei veri e propri assedi alla metà campo avversaria.

La versione che abbiamo testato è quella denominata Deluxe Edition, che include il season pass (ancora in corso), ed alcuni bonus per la modalità New Hero, oltre ad altri piccoli DLC dedicati alla sezione dell’editor. Al momento della review non sono ancora stati pubblicati i primi 3 giocatori bonus, ma andremo ad aggiornare l’articolo non appena saranno disponibili.

Tirando le somme, i fan della serie originale avranno di che divertirsi con questo Captain Tsubasa: Rise of New Champions. Il gioco offre tanti contenuti, tra cui alcune modalità di rilievo come quella denominata New Hero, oltre ad un fan-service assolutamente ben fatto grazie a citazioni e soprattutto ad un comparto grafico che rendono decisamente giustizia all’opera originale. E’ vero, come ogni arcade non ci si può (e non si deve) aspettare una grande profondità d’insieme, cosa che alla lunga può nuocere al titolo, ma nulla toglie che Captain Tsubasa: Rise of New Champions sia un titolo in grado di ripagare quello che perde in simulatività con un gran cuore e una grande cura verso il materiale a cui si ispira.

POWER RATING:
7.5/10
Se vi piacciono i giochi arcade, (Captain) Tsubasa è un titolo assolutamente delizioso, al netto di alcuni difetti più o meno pronunciati.

PRO:

-Tecnicamente ben fatto
-Tanti contenuti nelle modalità Tsubasa e New Hero
-Fedeltà al materiale originale
-Azione arcade spettacolare

CONTRO:
-Livello di sfida tendente al basso
-Alcuni problemi di input-lag
-Rischia di annoiare velocemente

-Codice Review fornito dal Publisher
-Testato su PlayStation 4 Pro

4 risposte a “Captain Tsubasa: Rise of New Champions Deluxe Edition – PlayStation 4 Review”

  1. […] Se siete curiosi, potete anche leggere la nostra review del gioco, cliccando QUI. […]

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  2. […] Ball FighterZ e Captain Tsubasa (che potete leggere rispettivamente cliccando su QUESTO LINK e QUESTO LINK), esempi lampanti di franchise storici che vivono di una seconda giovinezza grazie al mondo […]

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  3. […] Dagli ottimi titoli dedicati a Dragon Ball alle riproposizioni di classici del passato come Holly & Benji, passando per Jump Force, One Punch Man, Naruto, e tanti altri, il gigante nipponico giallo/arancio […]

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  4. […] alla serie che ha plasmato la nostra generazione, Holly & Benji, rivisitata nel divertente Captain Tsubasa: Rise of New Champions, assieme ad uno degli anime più divertenti degli ultimi anni, Miss Kobayashi’s Dragon Maid, […]

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