Di Pierre Coppi
-Codice Review fornito da Activision Blizzard
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch
Activision porta sulle nostre consoles il remake di due giochi che hanno segnato l’infanzia di tantissimi videogiocatori!
Correva l’anno 1999 (22 anni fa… brividi al solo pensiero) e, inizialmente abbastanza in sordina, un certo gioco sviluppato da una allora acerba Neversoft venne pubblicato per le nostre PlayStation: Tony Hawk’s Pro Skater. L’impatto di quell’apparentemente innocuo gioco arcade dedicato agli skateboard fu poco meno che devastante, proiettando la serie verso un successo planetario e soprattutto, cambiando radicalmente la scena dedicata allo skateboarding in ogni angolo del globo. THPS fu talmente rilevante, all’epoca, da riuscire quasi nell’impresa di rendere lo skateboarding mainstream. Il motivo è semplice: una colonna sonora assolutamente epica, i migliori pro-skaters del mondo, e soprattutto un gameplay esagerato, spiccatamente arcade, che seguiva la filosofia del “easy to learn, hard to master” (facile da imparare, difficile da padroneggiare). Tutti, o quasi, giocavano a THPS.

Venne l’anno 2000, e con esso arrivò Tony Hawk’s Pro Skater 2, evoluzione/miglioria del titolo originale sotto praticamente ogni aspetto: più tracce, più pro-skaters, più livelli, più trick disponibili. THPS2 fu un successo ancora più travolgente del capitolo d’esordio. Dal canto nostro, tra il 1999 e il 2000, dall’alto dei nostri 17 anni e della arroganza e della incoscienza che ne derivano, eravamo il target primario di un titolo come TH: d’inverno si passavano i pomeriggi con il pad in mano a realizzare combo da milioni di punti, d’estate si usciva con lo skate a cercare di grattugiarci gomiti e ginocchia sull’asfalto di qualche parcheggio o, quando veramente andava di lusso, spezzarci le caviglie in qualche skatepark di quart’ordine mentre dai nostri lettori CD (altro che .mp3) uscivano le note distorte di gruppi come Dead Kennedys, Bad Religion, NOFX, Millencolin, Agent Orange, e altri ancora. Bei tempi.

E ora, 22 anni dopo il lancio del THPS originale, ci troviamo qui a parlare di questo Remake. “Ma cosa dobbiamo aspettarci, dopo tutto questo tempo?” vi sentiamo borbottare. E’ presto detto: i primi due capitoli della serie, completamente ricostruiti dalle fondamenta per quanto concerne il comparto tecnico, ma inalterati per quanto concerne il gameplay, già pressochè perfetto ai tempi della pubblicazione originaria. Questo, e continuiamo a ribadirlo, non è un Remaster, ma un Remake. Un Remaster, passateci il termine, avrebbe avuto un upgrade della risoluzione delle texture, un lavoro di pulizia generale, qualche nuova feature e nulla più. Qui, il lavoro di Activision è stato più radicale: ogni cosa è stata ricostruita da zero prendendo in esame l’hardware di ultima generazione, quindi i modelli poligonali, le textures, le animazioni… tutto sarà assolutamente contemporaneo. E, dobbiamo prenderne atto, rivedere i livelli storici della serie ricostruiti sotto questa nuova prospettiva è stato decisamente affascinante, oltre che oggettivamente e qualitativamente sopraffino. Brava Activision!

Relativamente al gameplay, come abbiamo già vagamente annunciato poco sopra, nulla o quasi sarà cambiato rispetto alle pubblicazioni originarie. Il gioco sarà sempre strutturato secondo lo stilema degli originali, ovvero brevi run da 2 minuti in cui vi sarà chiesto di completare più obiettivi possibili per ogni livello: saltare sopra tot automobili, raccogliere 5 pass, completare transizioni specifiche, effettuare un determinato punteggio complessivo o durante una combo, e soprattutto l’ormai iconica raccolta delle lettere S-K-A-T-E disseminate per ogni livello di gioco. Anche relativamente al gameplay “pad alla mano” sarà tutto come lo ricordate: i kickflip, gli ollie, gli heelflip, i manual, i grind, i grab, gli halfpipe, le funbox… Giocare a questi due THPS darà la stessa gioia provata 20 e più anni fa, grazie ad un gameplay semplice ma capace di regalare infinite soddisfazioni (ci siamo ritrovati a sbraitare una volta collezionata la nostra prima medaglia d’oro). Ma non è finita, perchè nel loro lavoro di restauro/rimodernamento, i ragazzi di Activision hanno pensato bene di svecchiare il gameplay introducendo trick resi disponibili solo più avanti nella serie, come i wall plant, wall-ride, i reverts (utilissimi per prolungare le combo in uscita da un half-pipe) e altro ancora: il perfezionamento di qualcosa di già ottimo!

Contrariamente alle versioni originali dove era possibile utilizzare solamente uno tra i pro-skaters disponibili, in questa riedizione sarà possibile creare il vostro alter-ego virtuale e, sulla base delle vostre perfomance, delle sfide completate, e degli skatedollars ricevuti (la valuta in-game), acquistare decine di elementi per la sua personalizzazione: ogni brand sarà presente, da Zero a Santa Cruz, da Element a DCShoeCoUSA, da Globe a Birdhouse, da Powell-Peralta a Vans, da Adidas a Nike SB, così come l’immancabile trio di energy drinks conosciuto come Red Bull, Monster Energy, e Rockstar. Ovviamente anche qui sarà possibile impersonare un pro-skater (ed ognuno avrà la sua lista di sfide esclusive): dai classici Tony Hawk, Rodney Mullen, Chad Muska, Rune Glifberg, Steve Caballero, Bob Burnquist, Kareem Campbell, Bucky Lasek, Andrew Reynolds, Geoff Rowley, Eric Koston, Alyssa Steamer e Jamie Thomas alle “nuove leve” come Lizzie Armanto, Leo Baker, Leticia Bufoni, Riley Hawk, Nyjah Houston, Tyshawn Jones, Aori Nishimura e Shane O’Neill. Come potete vedere, anche nel roster il gioco si conferma attento al passato ma proiettato verso il futuro.

Tony Hawk’s Pro Skater 1 + 2 include anche diverse funzionalità multiplayer, tra cui Create-a-Park e varie modalità versus. Create-a-Park vi consentirà di fare esattamente quello che promette, ed è uno strumento piuttosto ampio e facile da usare per creare i vostri livelli. Dovrete sbloccare parti cosmetiche per i vostri skatepark personalizzati attraverso le sfide, ma avrete comunque tutti i tool già dall’inizio, sufficiente per creare un parco giocabile e divertente. È anche possibile condividere i livelli con altri giocatori. Poiché potrete condividere le vostre mappe, è una modalità molto più divertente di quanto non fosse mai stata nei suoi primi giorni e siamo davvero entusiasti di vedere che le varie community stanno continuando a popolare il gioco con creazioni decisamente evocative.

Per quanto riguarda il multiplayer, THPS 1 + 2 offre modalità versus sia locale che online. Molti tipi di gioco prendono il multiplayer dei giochi originali, con modalità come Graffiti, Trick Attack e Tag, oltre a nuove come Combo Mambo e Score Challenge. Anche Horse, una delle migliori modalità di tutti i tempi, ritorna e, sebbene sia per lo più priva di difetti, può verificarsi qualche raro calo di frame. È un po’ sorprendente, dal momento che a turno cercherete di superare il punteggio del vostro amico e non sembra particolarmente impegnativo in termini di potenza di calcolo. Ancora più sorprendente è il fatto che le modalità a schermo diviso non presentino questi problemi di prestazioni. Il multiplayer online, d’altra parte, funziona molto bene poiché ruota attraverso varie modalità in una lobby: è un modo entusiasmante per trovarsi online con gli amici, skateare in giro e competere per il punteggio più alto.

Potente anche la colonna sonora, con una selezione di brani presa sia dai titoli originali che da nuove tracce aggiunte per l’occasione. A Tribe Called Quest, Bad Religion, Millencolin, Powerman 5000, Primus, Dead Kennedys, e altri ricondurranno il giocatore a un decennio, quello di fine anni ’90/inizio 2000, fortemente definito dalla sua identità musicale, mentre gruppi come The Ataris Black Prez ft. Kid Something, Chick Norris, CHAll e altri ancora regaleranno sonorità più contemporanee all’insieme.

Tirando le somme, avete già capito che siamo stati assolutamente rapiti dal remake di questo titolo così importante. Tony Hawk’s Pro Skater fu un titolo che cambiò il rapporto di una intera generazione di giovani verso uno sport, e la presenza di un’intera disciplina sportiva nei confronti di un sistema troppo conservativo. Oggi, 22 anni dopo questa sorta di rivoluzione concettuale, magari questo THPS1+2 non avrà lo stesso impatto, ma complice anche il lavoro certosino effettuato da Activision, non possiamo fare altro che consigliare di comprarvene una copia quanto prima. E questo varrà sia nel caso che siate fan dello skateboarding, sia nel caso non sappiate nemmeno cosa sia.
THPS era, é, e sarà sempre davvero divertente.
POWER RATING:
9.5/10
“Un esempio da manuale su come un remake debba essere. Oggi come 20 anni fa, il gameplay di THPS si dimostra senza tempo, con il bonus aggiunto di un sontuoso rifacimento moderno a 4K e 60FPS.”
PRO:
+Tecnicamente sontuoso in questa veste moderna
+Level-Design incredibile
+Colonna sonora fantastica
+Gameplay esemplare: semplice ed estremamente gratificante
+Numerose features aggiunte rispetto agli originali
CONTRO:
-Dovete veramente DETESTARE lo skate per trovare difetti degni di nota, ma in quel caso il problema non sarà il gioco

Una risposta a "Recensione: #TonyHawksProSkater 1+2 Deluxe – “Un remake fatto ad opera d’arte”"