Di Redazione PW83

Nota Bene: L’articolo ora comprende la pubblicazione originale, e il nuovo segmento dedicato alla versione per console Next-Gen, che troverete più in basso.

-Codice Review fornito da 505 Games
-Versione Testata: Xbox One e ver. Next Gen su Xbox Series X

-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, PC

L’italiana Kunos Simulazioni punta tutto sul campionato mondiale GT3 con questo Assetto Corsa Competizione. Taglierà il traguardo davanti alla concorrenza?

Il bello dei generi relativi a un videogioco, nel 2021, é che questi generi si andranno poi a scaglionare in diverse branche. E’ vero che un fenomeno simile esisteva già anni fa, ma oggi questa “specializzazione” ha raggiunto un significato estremamente di rilievo. Prendiamo in esame, lupus in fabula, i giochi di guida: arcade, ovvero con zero velleità simulative, sim-arcade, un compromesso tra realismo ed immediatezza, e simulativi, dove l’obiettivo è quello di ricreare il più fedelmente possibile la sensazione di guidare un’auto in pista. Oggi andremo a recensire un gioco appartenente proprio a quest’ultima fascia, nonché uno dei pochi(ssimi) sim-racers disponibili su console.

E’ bene però fare un minimo di luce su Assetto Corsa, il progetto AC Competizione, e Kunos Simulazioni, lo studio italiano dietro questo interessantissimo progetto. Iniziamo proprio da questi ultimi. Localizzati nella provincia di Roma, e più precisamente all’ interno della struttura che ospita il leggendario autodromo di Vallelunga “Piero Taruffi”, Kunos si é sempre dedicata a simulazioni di guida vere e proprie, come netKar Pro, Marangoni Hillclimb Simulator, Trofeo Abarth 500, Ferrari Virtual Academy e solo con il primo Assetto Corsa (2014) ha alzato il tiro andando a includere le versioni console oltre a quella, canonica, per PC. Ma questo Assetto Corsa, a conti fatti, in cosa consisteva? Era forse l’ennesimo clone di Gran Turismo e Forza Motorsport?

Non proprio. Nel gioco erano presenti, esattamente come in GT/FM, modelli di serie ad alte prestazioni così come auto da gara dei più disparati campionati, ma il paragone iniziava e finiva in quel momento. AC non aveva velleità “ruolistiche”, nessun tipo di elaborazione, nessuna compravendita di auto nuove ed usate. Il focus primario di AC era, fondamentalmente, correre. E nello specifico, correre nel modo più realistico possibile. Il gioco ebbe successo, al punto da essere tutt’ora utilizzato da una grossa fetta di utenti che non vogliono limitarsi al solo campionato GT3. Poi venne Assetto Corsa Competizione, il gioco che andremo a prendere in esame tra poco.

Il punto é: Quando un gioco di guida può essere considerato una simulazione e quando no? La linea di demarcazione é un qualcosa di molto sottile, che tuttavia è spesso oggetto di molti dibattiti: Forza e Gran Turismo sono sim? Per noi non proprio, ma si potrebbe sostenere una tesi in modo convincente sia a favore che contro entrambi, e certamente non discuteremmo contro l’approssimazione dell’esperienza di guida di nessuno dei due. Ma se state cercando una vera simulazione, nel senso nerd del termine, in cui bisogna gestire la pressione dei pneumatici e le mappe del motore e capire le forze della fisica che lavorano su una automobile, mentre trascorrete metà del vostro tempo sotto il cofano per capire come funziona il tutto… Beh, non crediamo che ci sia mai stato niente di simile a Assetto Corsa Competizione su console prima d’ora.

Non nascondiamo che il primo approccio con il titolo ci abbia lasciato un po’ storditi, perché oggettivamente, ACC non farà alcuno sforzo per indorare la pillola: se siete appena scesi da una sessione di (esempio) Forza Horizon 5, giusto per citare la più recente uscita motoristica, preparatevi a passare la prima ora di gioco in uno stato di totale smarrimento. ACC non é un gioco semplice o, per sua stessa natura, adatto a tutti. In Assetto Corsa Competizione avrete bisogno della vostra massima concentrazione in qualunque cosa facciate, dal dosare il freno in staccata al “pelare” l’acceleratore in percorrenza di curva, così come vi farà sicuramente bene conoscere i rudimenti della fisica applicata al mondo delle auto, l’influenza della pressione degli pneumatici, l’aerodinamica attiva e passiva, le curve di coppia, i diversi tipi di configurazione motoristica con i loro pro e contro (Boxer, V8, V10, ecc.), come regolare una sospensione in termini assoluti (compressione, estensione, rimbalzo, camber, ecc.) e come farlo in maniera contestuale al circuito su cui state correndo, quanta percentuale di forza frenante applicare all’asse anteriore ed a quello posteriore, e altro ancora, senza contare un dettaglio non di poco conto: per quanto le auto disponibili non siano tantissime, ognuna di esse si comporterà in maniera estremamente differente dalle proprie rivali/colleghe. Immaginate per un secondo che ACC sia un fighting game, e che le auto siano i vari personaggi disponibili: secondo voi Ryu si comanderà allo stesso modo di Blanka? No, esattamente come una agile Porsche 911 non sarà paragonabile a quell’appartamento su ruote che è la Bentley Continental.

Una gara, o comunque l’interfacciarsi con ACC sarà un affare ben diverso rispetto ai titoli menzionati poco sopra: laddove le modifiche di assetto e setup saranno comunque presenti, è proprio il DNA di GT/FM ad essere improntato con un occhio di riguardo al concetto di pick up and play. ACC é una bestia completamente diversa, dove un assetto sbagliato non solo non vi permetterà di registrare buoni tempi sul giro, ma lotterà attivamente contro di voi rendendo l’auto fondamentalmente inguidabile. Quando però tutto ruota nel modo giusto, ecco che il simulatore di Kunos trascende il concetto di gioco ed entra in una realtà sconosciuta ai competitor: pennellate le curve, dosate gas ed acceleratore, gestite il consumo delle gomme e del carburante, ed utilizzate la fisica nel modo giusto, e il gioco diventerà “the real driving simulator“. Chiaramente, a corollario di tutto ciò è impossibile non menzionare altri dettagli assolutamente di prim’ordine, come il buon comparto grafico (non vediamo l’ora di testare la versione per next-gen) ma soprattutto l’incredibile comparto sonoro, forse la migliore feature del gioco dopo l’incredibile motore fisico.

Il sonoro, dicevamo, è qualcosa di assolutamente sublime. Ogni auto ha un suo distinto “timbro vocale” basato sul frazionamento del motore che le spinge, e una volta fatto l’orecchio non avrete difficoltà a distinguere il gorgogliare di un motore boxer o accorgervi che l’auto dietro di voi é una Mercedes-Benz SLS AMG (grazie al suo tonante 6.2 V8). Non é da meno il resto, con dettagli che chiunque sia mai stato in pista non faticherà a riconoscere, come il caratteristico tamburellio degli pneumatici sul cordolo o – orrore! – il suono del sottoscocca che “spancia” dopo una uscita fuoripista o un cordolo preso troppo aggressivamente, il tutto accompagnati da genuini rumori meccanici come le sibilanti scatole del cambio da gara (che utilizzano ingranaggi a denti dritti e non elicoidali), freni che fischiano e valvole wastegate che cinguettano ad ogni scalata/rilascio del pedale del gas. Non ci stancheremo mai di ripeterlo, ACC simulazione è una meraviglia sonora: giocatelo con un paio di buone cuffie!

Veniamo ora alla domanda da un milione di dollari: E’ possibile giocare un gioco così simulativo con un semplice gamepad? La nostra risposta é un perentorio “Si”. Sia ben chiaro, un sistema di volante/pedaliera sarà sempre infinitamente superiore, ma così come i picchiaduro non necessitano per forza di un arcade stick, ACC non necessità obbligatoriamente di un volante. E’ chiaro, giocare con un gamepad limiterà un po’ l’esperienza, ma con i dovuti accorgimenti e un minimo di tempo speso nel familiarizzare con i controlli e regolare qualche impostazione (sensibilità, punto morto, ecc.) nulla vi vieterà di godervi la creazione di Kunos utilizzando qualcosa che non sia un volante da svariate centinaia di euro.

Tra le note negative, possiamo annoverare alcuni piccoli dettagli che ci hanno fatto storcere leggermente il naso. In primis, giocando con la visuale dall’interno dell’abitacolo, quella di default, abbiamo notato che i movimenti delle mani del pilota paiono legati alla posizione dello stick analogico, che andrà a “sovrascrivere” l’animazione stessa della mani. Magari é un dettaglio di poco conto per qualcuno, ma vedere il nostro alter-ego virtuale prodursi in movimenti degni del miglior prestidigitatore ci ha dato non poco fastidio, al punto da iniziare ad usare la telecamera situata sul cruscotto. Andando avanti, c’è da notare come ACC sia fondamentalmente un gioco votato al multiplayer e di riflesso, agli eSports tanto in voga oggigiorno (troppo in voga?). Di contro, questo implica che per quanto presente, l’offerta per il giocatore singolo non sia troppo estesa: c’è una modalità carriera (che tra l’altro ricalca la reale GT World Challenge ) ma ci saremmo aspettati un po’ di varietà in più all’interno della stessa.

ASSETTO CORSA COMPETIZIONE SU CONSOLE NEXT-GEN

Pubblicato il 22/02/2022 (ottimo tempismo), l’aggiornamento gratuito per console next-gen che Kunos Simulazioni ha implementato per ACC è riuscito a trasformare quello che era “semplicemente” un gioco bello da giocare in qualcosa di assolutamente delizioso anche per chi cerca l’opulenza grafica.

Al di là del comparto grafico aggiornato a quello che è lo standard odierno, con una risoluzione a 4K e un framerate di 60fps, gli sviluppatori italiani hanno ben pensato di implementare diverse altre migliorie al loro progetto. Innanzitutto ora la soglia di partecipanti alle gare online sarà di 30, un numero decisamente impressionante. A seguire, altre modifiche di spessore: una nuova auto (la BMW M4 GT3) e tutte le livree del 2021 per i team esistenti, uno slider per aggiustare il campo visivo come nella versione PC, lobby personalizzate per il gioco online, tempi di caricamento enormemente ridotti rispetto alla versione precedente, ed una esperienza migliore in termini assoluti. Fondamentalmente, la potenza delle console di ottava generazione ha permesso di portare il gioco in pari con la versione PC… e scusate se é poco!

Vorremmo passare 10 minuti, in uno stanzino chiuso a chiave, con il designer di BMW che ha progettato il nuovo frontale della M4 e con chiunque abbia approvato il nuovo design.

Tirando le somme, vale la pena buttarsi anima e corpo dentro qualcosa di così complesso e, innegabimente, non-user-friendly come questo Assetto Corsa Competizione? Vale la pena dedicare ore ed ore non solo a capire come funziona in termini di gameplay, ma capire e studiare tutto quello che ruota al concetto di simulazione e dei suoi corrispettivi nella realtà? A nostro modo di vedere, da appassionati di auto ma soprattutto delle belle esperienze videoludiche, assolutamente si. E’ vero, lo sforzo richiesto sarà tanto se paragonato ad altri titoli, ma il senso di soddisfazione derivante dello stesso ripagherà con gli interessi il tutto. Se poi aggiungete al tutto il fatto che ad oggi, con l’originale Assetto Corsa escluso, non esista praticamente nulla di simile a questo Competizione, non potete esimervi dal provarlo. Promosso!

POWER RATING:
8.8/10 (9 su Next-Gen)
“Competizione non è assolutamente un gioco per tutti, ma chiunque vorrà imparare, capire, e studiare il complicato ed affascinante mondo delle simulazioni e delle corse automobilistiche non può esimersi dal comprarlo.”


PRO:

+(Next-Gen) 60fps e pulizia grafica
+Audio incredibile
+Fisica in-game sopraffina
+Giocabile con il pad (Volante fortemente consigliato)
+Profondissimo e complesso

CONTRO:
-…ma non per tutti
-Potenzialmente frustrante

Posted by:Powerwave83

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