Di Pierre Coppi
-Codice Review fornito da Decemberborn
-Versione Testata: PlayStation 4
-Disponibile per: Nintendo Switch, PlayStation 4, PC
Dalla Svezia un platform old-school che fa dell’esplorazione il suo punto forte! Tutti i segreti di Cathedral nella nostra recensione!
C’è poco da fare. La pixel-art, qualunque sia la sua designazione, ha un fascino incredibile. Specialmente se è in grado di riportare, nelle menti dei giocatori più scafati, memorie di giochi ed avventure sperimentate in gioventù. E a ben vedere, è proprio quello che è successo mentre giocavamo a Cathedral, divertente e ben fatto metroidvania “simil-NES” sviluppato dagli svedesi Decemberborn e pubblicato da Elden Pixels, gli stessi dietro ad Alwa’s Legacy (di cui potete leggere la recensione CLICCANDO QUI), altro titolo decisamente meritevole. Originariamente pubblicato su Steam nel 2019, dove riscosse un meritato successo, arrivò poi su Switch e, finalmente sbarca anche sulle nostre PlayStation 4, dove una intera nuova fetta di giocatori potrà godere di questa piccola gemma.

Cathedral inizia con una storia abbastanza leggera, mettendovi nei panni di un cavaliere muto in armatura rossa che si risveglia in una misteriosa cattedrale. Dopo aver curiosato un po’ in giro (e aver subito uno o due incontri con un boss), un piccolo fantasma malizioso vi mostrerà una porta nel cuore della cattedrale con cinque piccole tacche. Il fantasma ha una gemma che si inserisce in una delle tacche e da quel momento in poi la vostra ricerca ruoterà principalmente attorno all’esplorazione della cattedrale e delle terre circostanti alla ricerca delle gemme rimanenti e, si spera, dei segreti del vostro passato.

Cathedral è un Metroidvania in tutto e per tutto, quindi buona parte della vostra esperienza verrà spesa ad armeggiare da un’area all’altra della grande mappa del mondo, raccogliendo molti oggetti da collezione e potenziamenti e tornando alle aree precedenti alla ricerca di nuovi percorsi e segreti . È una formula che avete già visto migliaia di volte e, per essere del tutto onesti, non aggiunge molto ad essa. Detto questo, la combinazione di difficoltà, level-design interessante e ritmo rapido assicurano che Cathedral rimanga un’esperienza divertente per tutto il tempo. Uno dei motivi principali di ciò che rende l’avventura così elettrizzante è il modo relativamente a mani libere con cui il giocatore viene trattato. Vi verranno dati alcuni buoni suggerimenti su dove dovreste dirigervi, ma gli obiettivi sono raramente definiti nero su bianco, il che assicura che il viaggio sia guidato dal giocatore e dipenda da dove vi portano i vostri capricci. Siete convinti che ci sia un passaggio in quella zona? Andate a controllare! Siete visibilmente sulla strada giusta ma un nuovo sentiero si apre dietro di voi? Andate a controllare! In questo settore, Cathedral lascia decisamente molta libertà.

Gli sviluppatori hanno implementato molto bene gli oggetti sbloccabili, poiché la maggior parte degli oggetti servirà a molteplici scopi e ha fatto molto di più del semplice sblocco di percorsi bloccati. Ad esempio, un oggetto che troverete più avanti posizionerà una piattaforma in basso, consentendo al giocatore di viaggiare ulteriormente in orizzontale (superare voragini più ampie della vostra capacità di salto, ad esempio). Questa funzionalità è ottima per navigare nei mondi, ma gli sviluppatori hanno persino incentivato i giocatori a utilizzare questo oggetto nei combattimenti contro i boss. Un boss sparerà un laser per un periodo prolungato e per eludere l’attacco, il giocatore deve creare rapidamente una piattaforma e saltare il più in alto possibile. Includere sistemi che mettono alla prova la comprensione del giocatore su come utilizzare gli oggetti incoraggia un gameplay gratificante e costringe il giocatore a pensare costantemente a tutti gli strumenti forniti al cavaliere.

Dovrebbero volerci dalle quindici alle venti ore per vedere i titoli di coda di Cathedral, e tutto questo è supportato da una presentazione decente e funzionale (ma non spettacolare). La grafica aderisce bene alle limitazioni in stile NES, mentre ci sono alcune libertà prese per migliorare l’esperienza, come le animazioni extra fluide per la maggior parte degli sprite. Tuttavia, piccole caratteristiche come la maggior parte dei boss con uno sfondo completamente nero sono un bel tocco e fanno molto per vendere l’estetica della vecchia scuola, anche se a questo punto tutto ha un sapore di deja-vu. Semmai, quel punto agisce davvero come la più grande critica a Cathedral: l’impressione di averlo già visto/giocato. Gli store di PlayStation, Switch e Xbox sono decisamente invasi da Metroidvania e platform in stile 8-bit a questo punto, e Cathedral ha difficoltà a sfuggire alla lunga ombra proiettata da quelle versioni. Tutti gli elementi chiave di un buon platform d’azione coinvolgente sono qui, ma niente si distingue in particolare per essere eccezionale o comunque al di sopra della media.

Tirando le somme, Cathedral è praticamente l’equivalente del visitare il vostro ristorante preferito nel mondo dei videogiochi, e coloro che hanno una profonda affinità per questo tipo di gioco trarranno senza dubbio molto divertimento da esso.
POWER RATING:
7.0/10
“Cathedral è un metroidvania che infatizza l’esplorazione competente e ben realizzato, che soffre però dell’essere uscito in un periodo dove il genere è ormai saturo.”
PRO:
+Level-Design variegato
+Esplorazione interessante
+Ostico, ma sempre onesto
CONTRO:
-Deja-vu, sia in generale che nel campo dei metroidvania
-Alcune tracce audio si ripetono decisamente troppo frequentemente