Di Redazione PW83
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-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5
Da Fantastico Studio e Santa Ragione una visual novel particolare che non si spaventa a parlare di temi decisamente forti
Se c’è una cosa che adoriamo dei giochi indipendenti, ed in questo caso delle visual novel, è la loro capacità di concentrarsi su cose che noi, da avidi lettori quali siamo, adoriamo alla follia, ovvero tematiche taglienti, scomode e raramente toccate dai titoli più “canonici”, spesso fin troppo conservativi nel loro unico interesse verso il vil danaro. Non vi nascondiamo che dopo aver terminato la prima run di Milky Way Prince – The Vampire Star ci siamo sentiti piuttosto turbati. Non tanto per meriti o demeriti del titolo in oggetto, quanto per, e non ci nascondiamo dietro un dito, per aver avuto l’opportunità di vivere in prima persona una situazione decisamente malsana: abusi, manipolazione, traumi. Siamo dell’idea che molte più software house dovrebbero adottare un approccio simile ed iniziare a scuotere i giocatori fuori dal loro albero di bambagia.

Milky Way Prince è il lavoro dello sviluppatore italiano Lorenzo Redaelli e del suo micro-studio, Eyeguys. È il suo primo gioco, inizialmente realizzato per la sua tesi universitaria e pubblicato per la prima volta su Steam nel 2020, in arrivo solo su console ora. E, anche ignorando il fatto che sia un debutto, è roba da maestri.

Il punto di base è: per quale motivo una persona, sulla base dei temi trattati in questo gioco, vorrebbe anche solamente sedersi per affrontare cose in grado di disturbali sul piano più profondo? Andremmo sulla semantica, ma in tutta onestà Milky Way Prince ha lo stesso fascino perverso del guardare un film horror, o una compilation di incidenti automobilistici su Youtube: é una sorta di perversione, ed è dannatamente affascinante. Ma si torna alla domanda principale: Perché giocarlo? In primis perché i videogiochi devono iniziare ad affrontare argomenti difficili come abusi o traumi e la loro rappresentazione nei media è di per sé un bene morale. In seconda analisi però, una risposta al “perché” sarà da ricercarsi nel fatto che MWP travalica le convenzionali tecniche narrative, andando a scavare più nel profondo, sporcandosi le mani e spezzandosi le unghie in qualcosa di oggettivamente scomodo, ma comunque fondamentale per una narrazione così fondamentale come in questo titolo. E noi, abbiamo adorato tutto questo.

Non vogliamo dilungarci troppo, perché l’esperienza di MWP potrà essere completata in grossomodo tre ore. In più, parlare di qualunque cosa riguardi la trama andrebbe a intaccare il senso di meraviglia provato giocando al titolo di Lorenzo Redaelli e Fantastico Studio. Andremo quindi ora a illustrarvi brevemente la premessa che fungerà per la base della storia, così da stuzzicare il vostro interesse: Nel gioco vestirete i panni di Nuki, un ragazzo che ha sempre desiderato trovare e innamorarsi del suo Principe, una figura fantastica che sarebbe arrivata dal nulla invitandolo in una missione per riparare l’universo. Ben presto, incontrerete Sune, un archetipo del classico ragazzo triste ed emotivo, e cadrete immediatamente vittime del suo fascino, che sfocerà in una veloce, tossica e malsana storia d’amore. Sune é una supernova sul punto di esplodere, e nonostante questo Nuki non può fare a meno continuare a stargli accanto.

Tecnicamente, Milky Way Prince – The Vampire Star è sbalorditivo dall’inizio alla fine. Ogni location e level design è come un’opera d’arte con una straordinaria combinazione di colori, meravigliosa composizione ed effetti di luce. Per lo più avrete a che fare con arte statica ma con piccole animazioni al suo interno che funzionano brillantemente. La sperimentazione con il design visivo all’interno di un videogioco è qualcosa che dovrebbe sempre essere applaudito ed è sorprendente vedere questo tipo di lavoro affiancarsi nei vari store online insieme ai classici Tripla-A.

Tirando le somme, preferiamo non dilungarci oltre, come già scritto. Milky Way Prince è sensazionale e possiamo assicurarvi che non sarà paragonabile a niente che abbiate giocato in precedenza. Giocate MWP ed apprezzatelo per lo sforzarsi di toccare volutamente certi tasti, apprezzatelo per la meravigliosa capacità narrativa di Redaelli, apprezzatelo per non seguire gli schemi classici o i solchi già tracciati. Uscite dalla vostra comfort-zone, mettetevi in gioco, sfidate le vostre convinzioni. Non ve ne pentirete.
POWER RATING:
9.0/10
“Potremmo fondamentalmente classificare Milky Way Prince come una piccola opera d’arte: il debutto di Lorenzo Redaelli nel mondo del videogame è semplicemente qualcosa di sensazionale.”
PRO:
+Non avete mai giocato un titolo simile
+Comparto grafico decisamente peculiare
+Tematiche trattate di impatto
+Superlativo in termini narrativo/concettuali
+Comparto audio eclettico e diversificato
CONTRO:
-Una percentuali di utenti potrebbe trovarlo oggettivamente traumatico