Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Modus Games
-Versione Testata: PlayStation 5

-Disponibile per: Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC

Intimo, delicato e dai ritmi rilassati, Thunderful ci porta in un mondo acquatico altamente suggestivo. Benvenuti alla recensione di Wavetale!

Sappiamo che ultimamente abbiamo lanciato questo trend del porre a Voi, nostri amati lettori, quesiti scomodi o comunque spesso altalenanti tra il fastidioso ed il retorico. Oggi vogliamo porvene un altro, legato al gioco che andremo ad esaminare tra poco. Il quesito in oggetto è: “Ogni gioco, letteralmente ogni singola pubblicazione che raggiunge il mercato, deve costantemente essere una sfida all’abilità dei giocatori?

Vi rispondiamo noi. No. Non deve assolutamente, perché si andrebbe a snaturare il concetto di videogioco come forma artistica e di espressione. Abbiamo giocato titoli dove l’unica interazione richiesta era premere un tasto e nemmeno troppo spesso, e alcuni di quei giochi sono nell’olimpo di quelli che noi crediamo essere tra le migliori esperienze di tutti i tempi. Viceversa, da fan dei fighting games, amiamo anche le sfide, lo studio, l’esecuzione muscolare complessa e le imprecazioni lanciate allo schermo. Vedete? Il concetto stesso di videogioco è un discorso ampissimo, ma tutto questo preambolo serve solamente a mettere in tavolo la premessa che Wavetale, pur assomigliandoci ad una prima occhiata, sarà una esperienza estremamente delicata e per nulla esigente in termini di sfida.

Wavetale si svolge a Strandville, una città che è stata letteralmente e figurativamente inondata da cattivi noti come Dirty Paws. Vestiremo i panni dell’eroina Sigrid, una teenager sarcastica e cinica il cui temperamento emerge dagli sbuffi e dai sospiri con cui spesso reagisce a quanto accade. Vive con una nonna che non le permette nemmeno di immergere la punta del piede nel mare circostante, perché il mondo al di là è coperto da oscure nuvole pericolose (“Gloom”). Naturalmente, il suo desiderio più ardente, da buona teenager in fase di ribellione, sarà esplorare quelle acque così inaccessibili. E lei lo fa. Non per scelta, però. Il primo capitolo si svolge a casa, dove si dovranno raccogliere le “scintille” (simpatiche fonti di elettricità a forma di chiazza blu) per la nonna. Una volta che terminato questo compito, un maremoto colpisce la città e getta Sigrid su un minuscolo pezzo di terra. Lì incontreremo una misteriosa creatura sottomarina, che rispecchia i suoi movimenti da sotto la superficie, permettendole di camminare e fare surf sull’oceano. Non male come premessa, che dite?

Dal punto di vista del gameplay, sfrecciare sull’oceano è la parte migliore e più divertente del gioco. È in qualche modo sia adrenalinica che rilassante allo stesso tempo, accentuata da rilassanti effetti sonori come lo sciabordio e gli spruzzi dell’acqua di mare e da una musica di accompagnamento degna di una playlist per conciliare il sonno. Il completamento dei puzzle mantiene il movimento fluido, mentre ci si catapulta e si vola in aria per raggiungere piani più alti, anche se questo è accompagnato da musica a un ritmo in crescendo, che corrisponde all’urgenza dei compiti. Ma anche quando il suo ritmo aumenta, l’obiettivo principale di Wavetale è la rilassatezza. I semplici puzzle coinvolgono le abilità di Sigrid (doppio salto, volo a vela, lotta e, ovviamente, corsa sull’acqua) per muoversi attraverso percorsi a ostacoli e attivare interruttori. Nel frattempo si combatteranno nemici che porranno onestamente ben pochi problemi anche a giocatori con pochissima esperienza. La salute si rigenererà senza cibo né sonno. Tre mostri potrebbero avvicinarsi contemporaneamente ma aspetteranno il loro turno prima di colpirvi. Ed è soddisfacente vederli esplodere in uno schizzo di vernice. Anche le battaglie con i boss saranno più incentrate sul ritmo che non sulla difficoltà. Ricordate, Wavetale non è Dark Souls, e non ha la minima intenzione di volerlo diventare.

Tecnicamente, possiamo dire che per il gioco che è, Wavetale si difende discretamente bene. Graficamente, il gioco adotta uno stile che ci ha ricordato il sempre gradevole The Legend of Zelda: Wind Waker, con il suo stile a metà tra cel-shading e anime. Wavetale in questo caso diverge un po’ da quello stile andandosi a ritagliare una sua nicchia grazie all’uso di una grafica quasi-low-poly, decisamente gradevole. Anche il sonoro ci è parso decisamente gradevole, forte di un doppiaggio ben fatto e da una colonna sonora, come già detto, rilassante e comunque ben orchestrata. Quello che non ci ha convinto del tutto è stata la telecamera, piuttosto bizzosa nei suoi movimenti e dotata di una fastidiosa “inerzia”. Per il resto, abbiamo notato un qualche singhiozzo nel framerate durante le fasi più concitate, ma nulla di preoccupante.

Tirando le somme, Wavetale ci è piaciuto. Come abbiamo scritto nei capitoli iniziali, non tutti i videogiochi devono testare i limiti delle performances dei videogiocatori, e ogni tanto fa bene trovare qualcosa che funga da “defaticante”. Wavetale è proprio questo, e se state cercando un gioco simile, vi conviene non farvelo scappare.

POWER RATING:
7.0/10
“Rilassante, gradevole da vedere e dotato di una trama interessante, Wavetale si rivela una esperienza decisamente piacevole. Bravi, Thunderful!”

PRO:
+Gameplay rilassante
+Artisticamente ben fatto
+Abbiamo adorato le sezioni di surf

CONTRO:
-Telecamera decisamente poco collaborativa
-Qualche calo di framerate

Posted by:Powerwave83

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