Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Funcom
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC

Il binomio The Outsiders e Funcom ha creato Metal: Hellsinger, una “allegra” scampagnata infernale cadenzata al ritmo di alcune leggende del metal!

Giochi in qualche modo legati alla musica ne sono sempre esistiti, in parte perché proprio quest’ultima é in grado di trasformare e migliorare l’intera esperienza di gioco. Ma la musica non ricopre solamente il ruolo di accompagnamento, anzi. Molti sono stati i titoli in cui essa stessa rivestiva un ruolo cardinale nel gameplay vero e proprio. Perle arcade come Samba de Amigo, Space Channel 5, Dance Dance Revolution, o ancora titoli più recenti come Crypt of the Necrodancer, la trilogia di Persona Dancing All Night, e il per noi quasi impronunciabile Theatrhythm Final Fantasy sono tutti titoli in cui la musica é il gameplay vero e proprio, e tutto il resto funge da supporto. Ora, The Outsiders e Funcom ci portano in una ulteriore variazione sul tema, un First Person Shooter dove il metal la farà da padrone. Benvenuti a Metal: Hellsinger!

Andiamo con ordine e vediamo la trama che farà da sfondo alle nostre scorribande infernali. Nei panni (con tanto di ali demoniache) di una entità dal nome de “La Sconosciuta” dovremo tracciare una sanguinosa scia di vendetta attraverso otto livelli dell’Inferno, i quali culmineranno in una resa dei conti ad alto rischio con The Red Judge, nientemeno che il Diavolo stesso. In tutto questo, verremo accompagnati da Paz (impersonato da un sempre ottimo Troy Baker) che fungerà sia da narratore che, senza svelarvi più del dovuto, figura fondamentale per l’intera vicenda. E’ sicuramente una premessa interessante per il gioco, ma non aspettatevi qualcosa in grado di rivaleggiare con le tortuosità narrative di JRPG e simili, perché purtroppo la profondità del tutto sarà piuttosto superficiale. Va però fatto notare come gli artwork a corredo della modalità principale siano assolutamente deliziosi e perfettamente in linea con le tematiche affrontate.

Ora, veniamo al gameplay. Come già detto più volte la musica, e conseguentemente il ritmo, saranno parte integrante del tutto. Ma come si possono amalgamare questi concetti con uno sparatutto in prima persona? E’ presto detto: ai lati del vostro mirino un paio di indicatori scandiranno la “cadenza” delle vostre azioni, fungendo quindi da metronomo integrato nell’ HUD di gioco. Il vostro compito sarà quello di sincronizzare suddette azioni (sparare, saltare, schivare, addirittura ricaricare le armi, ecc.) con quell’indicatore. La ricompensa? Più danni inflitti ai nemici e punteggi stratosferici. Ci è sinceramente piaciuta l’introduzione e l’implementazione di questa meccanica, in grado di tenerci sempre sull’attenti e di farci disperare per ogni battito mancato.

Inoltre, la colonna sonora, che si apre in ogni livello spoglia dei suoi elementi più essenziali, introdurrà lentamente nuovi strati di strumentazione mentre fate salire la vostra serie di uccisioni fino a quando la voce non entra in azione quando la vostra Furia è al massimo e l’intera canzone viene rivelata in tutta la sua gloria. E’ fantastico, poichè fornisce un esilarante crescendo alla carneficina e mantenere la performance alzata fino a 11 richiederà una combinazione stimolante di ritmo e riflessi negli sparatutto in prima persona che ci hanno catturato durante ogni sessione di gioco.

C’è, tuttavia, molto spazio per migliorare l’arsenale di armi di Metal: Hellsinger, purtroppo decisamente limitato. Oltre alla spada predefinita per gli attacchi in mischia e un teschio (Paz) che spara proiettili poco potenti, potrete equipaggiare un’arma primaria e secondaria da una gamma piuttosto limitata di sole quattro opzioni. Troveremo quindi un fucile a pompa, una coppia di revolver, una balestra esplosiva e un paio di lame simili a boomerang che possono essere lanciate contro i nemici da lontano. Avremmo onestamente preferito qualche opzione in più. Un esempio? Qualcosa in grado di sparare a raffica, dove mantenere il ritmo sarebbe andato a braccetto con le raffiche di doppio pedale più aggressive di alcune canzoni. Peccato.

Veniamo ora alle note dolenti. In primis, speriamo siate estremamente interessati al perseguimento dei punteggi più alti, perché altrimenti non troverete altri incentivi nel rigiocare la serie di massacri di breve durata di Metal: Hellsinger. Le canzoni possono essere uniche per ogni ambientazione, ma mentre gli ambienti stessi sono stupendamente resi, sono anche strutturalmente simili e le vostre abilità di doppio salto e scatto sono abbastanza standard rispetto alle opzioni di movimento offerte in Doom Eternal. Dal momento che Metal: Hellsinger è incentrato sul mantenere lo slancio e l’inerzia in avanti, i suoi livelli sono anche estremamente lineari e apparentemente privi di segreti o oggetti da collezione da trovare, a parte lo strano pick-up che potenzia la vostra barra della Furia. È anche deludente il fatto che, a parte uno spettacolare incontro con il boss finale, ogni boss di fine livello sia solo una leggera variazione dello stesso, generico, design del “demone alato“. I loro attacchi saranno sicuramente differenti, ma il vostro metodo per ucciderli sarà sempre lo stesso, il che significa che sono impressionanti da incontrare all’inizio ma diventano sempre più stantii con ogni successiva apparizione. Peccato, davvero.

Tirando le somme, Metal: Hellsinger è una variazione piacevolmente ritmata sulla base del caos metal del moderno Doom, ma la sua breve durata e la modesta varietà di armi e combattimenti contro i boss lasciano in bocca un sapore amaro. Gli inseguitori di punteggi più alti otterranno senza dubbio il massimo dal ripetere le (sole) otto missioni della storia, ma non è all’altezza del capolavoro heavy metal di id Software quando si tratta di fornire una campagna sparatutto in prima persona davvero carnosa e l’assenza di qualsiasi altro le modalità principali o il multiplayer lo fanno sembrare un po striminzito rispetto alla concorrenza. Detto ciò, in termini di gameplay il gioco funziona, e non ci dispiacerebbe vedere i difetti di Metal: Hellsinger risolti in un ipotetico sequel.

POWER RATING:
7.0/10
“Pur con poche armi, boss riciclati e assolutamente nessuna modalità extra una volta terminata la campagna, Metal: Hellsinger è un titolo costruito con cura, con una meccanica di base in grado di tenervi incollati allo schermo. Il problema è: per quanto?

PRO:
+Colonna sonora grandiosa
+Meccaniche di gameplay divertenti e stimolanti
+Artisticamente e tecnicamente ben fatto

CONTRO:
-Poche armi, boss riciclati
-Sole 8 missioni nella Campagna
-Nessuna modalità extra

Posted by:Powerwave83

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