Di Redazione PW83
Dopo la chiusura della Beta a numero chiuso, abbiamo testato anche quella Aperta a tutti.
Di seguito le nostre esperienze:
Ed eccoci nuovamente qui. Non potevamo, ed in verità non volevamo, farci scappare la possibilità di rigiocare Diablo IV in questa Open Beta, che ci ha permesso di dare un occhiata alle due nuove classi di personaggi precedentemente assenti: il negromante ed il druido.
Partiamo dal preferito del nostro caporedattore: il negromante. Non vi nascondiamo che l’esperienza ci ha ricordato i tempi dell’espansione “Ascesa del negromante” di Diablo III, in quanto le abilità di base vi assomigliano parecchio, ma quell’aura criptica che pervade una delle classi più “dark” della saga di Diablo ci affascina sempre più. Il gameplay del negromante, in Diablo IV, sembra dare più rilievo alle sue quattro fondamentali inclinazioni grazie al nuovo albero delle abilità: eserciti di non morti, ossa, oscurità e sangue adesso possono essere mescolate e gestite in maniera più incisiva. Interessanti le novità introdotte dal “libro dei morti”. Infatti si potrà scegliere per ognuna delle tre tipologie di creature evocabili l’atteggiamento in battaglia e, a sua volta, potenziarlo in due modi differenti.

E dulcis in fundo parliamo di una classe che ormai avevamo perso di vista: il druido. Era il lontano 2001 quando Blizzard pubblicò l’espansione Lord of Destruction per Diablo II che conteneva, tra le altre cose, l’aggiunta di questa nuova classe di eroe (CLICCATE QUI per la recensione di Diablo II Resurrected). Oggi riprendere i comandi del druido ci è sembrato più divertente che mai, in quanto rimane una classe a nostro parere molto versatile. Tra abilità offensive, difensive ed evocazioni possiamo fondere diversi stili di gioco insieme, in quanto il druido può combinare attacchi a distanza e ravvicinati evocando elementi della natura come il vento oppure i fulmini e, per esempio, finire i nemici balzando loro sopra dopo essersi trasformato in un lupo mannaro. Anche per il druido non mancano le evocazioni, compagni di viaggio che doneranno abilità passive ed attive al nostro eroe.

Un plauso va fatto alla scalabilità del motore grafico. Grazie all’ AMD FidelityFX™ Super Resolution 2 (FSR2) siamo riusciti a far girare decentemente Diablo IV su un PC con scheda grafica integrata (APU AMD RYZEN 5 3400G e 16gb RAM)
Non vediamo l’ora di mettere mano alla versione completa!
Vi lasciamo ora all’articolo originale basato sulla Closed Beta, pubblicato in data 20 Marzo 2023:
Abbiamo speso diverso tempo testando la Closed Beta dell’ultimo capitolo della saga ARPG di Blizzard, di seguito le nostre impressioni a freddo. Sarà tutto oro quello che luccica?
Ci sono videogiochi in grado di catalizzare l’attenzione delle masse, indipendentemente dal fatto che quelle stesse masse conoscano o apprezzino quanto in oggetto. Diablo è uno di quei videogiochi: non a tutti vanno a genio gli ARPG, ma quando un nuovo capitolo è in lavorazione, chiunque drizza le orecchie, perché sa già che quel nuovo titolo, indipendentemente dalle modifiche e innovazioni che porterà alla formula della serie, sarà il nuovo standard per il genere. Sarà così anche per Diablo IV?

Innanzitutto dobbiamo e vogliamo ringraziare Blizzard e le aziende dietro di essa per averci dato l’opportunità di partecipare a questa Closed Beta, vuoi perché noi stessi siamo in primis fan della serie sin dal primo capitolo, vuoi per la fiducia dimostrata verso il sito che state leggendo. Ora, dopo aver speso più di 20 ore con questo nuovo Diablo, possiamo trarre le prime conclusioni.

Iniziamo questa disamina con una rivelazione non troppo lusinghiera: il nostro primo approccio con la Beta non è stato proprio positivo, specialmente perché la coda per l’inserimento nei server era spaventosa. Per capirci, la Beta veniva aperta alle 17 del 17 Marzo, e siamo riusciti ad entrare solamente alle 19 dello stesso giorno. Non sorprende più di tanto però, considerato l’hype che circonda un lancio simile e l’aspettativa che un titolo come Diablo si porta dietro. Probabilmente nemmeno Blizzard si aspettava un afflusso simile e i server, semplicemente, non erano all’altezza del tutto. Al momento della stesura di questo articolo, Blizzard sta lavorando alacremente per potenziare le proprie infrastrutture e garantire una esperienza più fluida agli utenti, specialmente per quando “si apriranno le porte dell’ Inferno” e la Closed Beta passerà allo status di Open.

Una volta entrati nel “nostro” server, ad ogni modo, la prima rivelazione. Diablo IV è stupendo. Il team di Blizzard incaricato del comparto grafico ha fatto passi da gigante nella realizzazione visiva di questo quarto capitolo. Non che la serie fosse mai stata sgradevole a vedersi, ma qui tutto è reso con una cura che rasenta il maniacale: i modelli poligonali, l’illuminazione degli ambienti, i dettagli (la polvere di neve sospinta dalle sferzate di una tempesta in arrivo, ad esempio, o le pozze d’acqua tra i solchi lasciati da un carro in una strada fangosa), ma soprattutto le cutscenes, letteralmente tra le migliori che ci sia capitato di vedere in più di 20 anni di carriera. Non solo, Diablo IV ci ha sorpreso anche introducendo scene di intermezzo realizzate utilizzando il motore di gioco, finalmente dotate di un taglio cinematografico e non solamente limitate alla visuale isometrica utilizzata in precedenza sui vecchi titoli. Diablo IV è senza dubbio alcuno un bellissimo gioco, e ve lo possiamo annunciare già da ora, non solo relativamente al comparto grafico.

E’ poi arrivato il momento di creare il nostro personaggio (al posto del semplice sceglierne la classe dei precedenti capitoli), novità assoluta per la serie e decisamente apprezzata da chi (come chi sta scrivendo l’articolo. NdP) cerca di creare una sua controparte virtuale a propria immagine e somiglianza. Anche qui brillano i dettagli grafici: abbiamo scelto come classe iniziale il Tagliagole, e notavamo ad esempio come la parte superiore della sua armatura fosse realizzata in “cuoio martellato”. Fantastico. Joypad alla mano, tutto ha fatto immediatamente *click*. Questo è senza dubbio un Diablo fatto e finito, e chiunque abbia provato anche solo per 10 minuti uno qualsiasi dei precedenti capitoli ritroverà quanto ha imparato a conoscere ed amare. Gli attacchi e le abilità speciali basate sulla meccanica del cooldown verranno mappati ai quattro tasti frontali e ai quattro dorsali del gamepad, mentre il movimento verrà ovviamente riservato all’analogico sinistro. Questa Closed Beta vi lascerà giocare il Prologo e il Primo Atto della campagna nella loro interezza, ma bloccherà il vostro progresso al Lv. 25. Potrete giocare anche dopo, ma non guadagnerete più esperienza.

Pur offrendo ancora opzioni di difficoltà crescente per i fan del classico Diablo Hellfest, la beta di Diablo IV dà anche uno sguardo a come il gioco si presta ai nuovi giocatori della serie. Una modalità leggermente più semplice e un’interfaccia utente intuitiva aiutano coloro che non hanno familiarità con la serie a entrare in Diablo IV senza sminuire l’esperienza per i veterani. Tutto questo è assolutamente encomiabile, esattamente come le opzioni di accessibilità che tanti fighting games offrono oggigiorno con controlli semplificati per chi inizia a muovere i primi, timidi, passi nel genere. In Blizzard lo hanno capito e lo hanno eseguito alla perfezione: non alienare lo zoccolo duro degli appassionati in favore di una nuova fetta di utenza.

Tirando le somme, Diablo IV sembra davvero la classica e iconica formula di Diablo con un moderno restyling, ed onestamente, era tutto quello di cui avevamo bisogno. Anche se mancano ancora alcuni mesi al rilascio ufficiale, le nostre impressioni su questa Closed Beta di Diablo IV ci danno grandi aspettative per il gioco completo al punto che, azzardando, potremmo già dire che se tutto andrà come previsto, avremo per le mani un potenziale candidato a GOTY 23. Non male davvero.