Di Redazione PW83
-Copia Review fornito da Koei Tecmo
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC
La saga della popolare ed amatissima Reisalin “Ryza” Stout giunge al termine con questo terzo capitolo. I primi due capitoli erano ottimi: si avvererà il famoso detto secondo cui “non c’è due senza tre”?
“E così“, potremmo iniziare l’articolo, “siamo arrivati al capitolo conclusivo delle avventure dedicate alla bella e adorabile Reisalin Stout“, la Ryza del titolo. Sarebbe sicuramente una introduzione d’effetto, ma non siamo sicuri che renderebbe in pieno il messaggio che vogliamo trasmettere. Vedete, giocare questo Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & The Secret Key, è stata una esperienza godibilissima, come vedremo più avanti, ma ci ha anche lasciato in bocca un sapore vagamente agrodolce. Sapere che questo sarà l’ultimo capitolo della saga dedicata alla giovane alchimista è oggettivamente un po’ triste. Ed è un peccato, perchè Ryza 3 non solo si conferma come il miglior capitolo della trilogia, ma si impone anche come il miglior gioco della serie Atelier mai sviluppato dal duo Gust/Koei Tecmo.

La saga di Ryza è stata una escalation verso il successo. Con il primo capitolo, pubblicato a fine 2019 con il nome di Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout, Gust stabilì un nuovo arco narrativo ed una nuova protagonista che venne subito accolta più che favorevolmente, al punto da far decidere a Koei Tecmo di pubblicare un secondo episodio nel 2021 (una novità per la serie, che fino a quel momento contava solo uscite autoconclusive): Atelier Ryza 2: Lost Legends & the Secret Fairy (CLICCATE QUI per la recensione). Ora, due anni dopo, ci troviamo ancora una volta a passare una estate di avventure assieme a Ryza e agli amici che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi quattro anni. Andiamo a vedere quale sarà la trama che farà da sfondo al titolo.
Ambientato solo un anno dopo gli eventi del suo predecessore, Atelier Ryza 3 prende il via con Ryza, Lent, Bos, Tao e il resto della compagnia che tornano in azione quando un misterioso gruppo di isole, le Isole Kark, appaiono dal mare vicino al loro villaggio natio. Ryza si è recentemente trovata costretta a creare una strana chiave mentre lavorava nel suo atelier e sembra che questa chiave sia collegata a una porta magica al centro di queste isole. E così inizia un’altra estate di grandi avventure, misteri e amicizie. C’è un’altra bella storia qui con il solito mix rilassato di elementi che si concentra sull’amicizia, l’apprendimento, la scoperta e la crescita personale tanto quanto qualsiasi minaccia proveniente dalle misteriose isole che i nostri eroi hanno deciso di esplorare.

Troveremo un sacco di sorprese, personaggi di ritorno e cameo che i fan potranno godersi, molta introspezione e scene in cui vedremo i ragazzini di Atelier Ryza (primo della serie) confrontati direttamente con i giovani adulti che sono diventati. Addirittura, a rimarcare il concetto, verranno persino tratteggiati con scatti color seppia mentre rivisitano i luoghi delle avventure precedenti. È un bel tocco di classe e crea un gioco con cui i fan si sentiranno immediatamente a casa. La vecchia squadra è tornata ed è pronta per una nuova avventura, un’avventura resa ancora più toccante perché sappiamo che sarà l’ultima con Ryza nel ruolo di protagonista.
A cosa è dovuta questa nostra fissazione con Ryza? Per la maggior parte, la serie Atelier ha cambiato il suo protagonista principale con ogni nuovo capitolo, nei 27 anni di questo franchise. Tuttavia Ryza, a causa della popolarità o come parte di un piano generale, si ritrova a dirigere la sua terza uscita in una trilogia che l’ha vista crescere da una bambina innocente che inciampa nel mondo della magia al famoso e ricercato alchimista che impersoneremo all’inizio di questo capitolo finale. Dando a Ryza il tempo di crescere e svilupparsi su un arco così lungo e permettendo ai suoi amici di seguirla e crescere insieme a lei, Gust è riuscita a infondere alla narrazione una profondità emotiva mai vista prima nella serie, e con Ryza 3 hanno davvero deciso di fare le cose in grande stile. L’aspetto emotivo/narrativo di questo gioco ci ha davvero colpito, un po’ perché scritto e diretto oggettivamente molto bene, un po’ per il nostro attaccamento personale alla serie. Bravi, Gust!

A livello di gameplay, le modifiche apportate a Ryza 3 offrono un’esplorazione più elettrizzante, una creazione di oggetti più profonda, il miglior sistema di combattimento della serie e un mondo più grande e diversificato di qualsiasi altra cosa vista nel franchise. Non solo ogni aspetto del ciclo di gioco principale è stato migliorato, ma Gust lo ha anche reso più accessibile che mai, con l’auto-sintesi e tutti i tipi di aiuti utili ai giocatori che preferiscono godersi la storia o che non hanno voglia di andarsi a impegolare con le meccaniche più profonde del sistema di creazione/sintesi. La novità più importante di questo terzo capitolo, però, è da ricercarsi nelle chiavi, una nuova meccanica di gioco che ruota attorno alla creazione di diversi tipi di chiave, permettendovi di assorbire poteri ed elementi dai nemici durante la battaglia e dall’ambiente circostante durante l’avventura. Dopo aver creato le chiavi, potrete distribuirle in vari modi; usarle in battaglia vi darà potenziamenti temporanei a forza d’attacco o brevi finestre di tempo in cui dimenticarvi del vostro indicatore AP e martellare gli avversari senza sosta con le vostre abilità speciali. Userete le chiavi anche per aprire barriere attraverso il paesaggio, mettere le mani su tesori e aprire più strade di sperimentazione, offrendovi più possibilità di sintesi, livelli di oggetti più alti e un maggior numero di effetti e buff da aggiungere alla moltitudine di armi, strumenti, armature e così via che creerete ed equipaggerete.
In termini di combattimento, i giocatori che non vorranno apprendere tutte le complessità di SP, CC, ordini di azione e conteggi degli ordini, possono ignorarne gran parte. Potrete decidere di controllare un solo personaggio durante gli scontri e lasciare che l’IA si occupi del resto del vostro gruppo, passare dalla modalità di supporto a quella aggressiva per ottenere rapidamente ciò di cui avete bisogno dai compagni di squadra, scappare facilmente dalle battaglie o praticamente evitare del tutto gli incontri per concentrarvi su raccolta e creazione di componenti, se così preferite. I giochi di Atelier sono sempre stati delle esperienze piuttosto tranquille e questa terza uscita di Ryza riesce a mantenere quell’atmosfera, offrendo anche ai giocatori che vogliono combattimenti e azione molto di più su cui impegnarsi.

Con combattimenti veloci e appariscenti, l’esplorazione del mondo è un affare relativamente lento e pacifico. Man mano che enormi zone si apriranno sulla mappa, proverete una certa gioia nel vagare per la campagna e seguire qualunque percorso possa venirvi in mente. Le ambientazioni di Atelier Ryza 3 sono piuttosto sbalorditive, e vi troverete spesso bloccati di fronte a scenari idilliaci e bucolici. Gust é finalmente riuscita a convogliare la sensazione di un mondo gigantesco che aspetta solo di essere esplorato. Non solo: sebbene Gust abbia avuto successo ad un livello macro, non ha sacrificato la fedeltà per la sua visione. Su scala ridotta, le immagini risaltano con un senso di bellezza e serenità. Ogni personaggio è espressivo, capace di mostrare emozioni complesse senza dire una parola. Il modo in cui il lavoro di direzione cinematografico è migliorato nel corso degli anni porta finalmente a momenti che potrebbero farvi tremolare il labbro inferiore mentre i personaggi lottano per esprimere i propri sentimenti. La direzione della scena è di prim’ordine, la grafica sembra un salto di nuova generazione per la serie e la scelta della musica per ogni scena fa sembrare ogni interazione meticolosamente realizzata a mano. Mostra che gli sviluppatori si preoccupano veramente della storia che vogliono raccontare e dei sentimenti che vogliono evocare. Impeccabile.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key è un gioco fantastico che riesce finalmente a mostrare cosa è in grado di fare il team di sviluppo quando gli viene concesso tempo extra, un budget maggiore e un po’ di respiro. Ogni aspetto del progetto beneficia della rifinitura e, in quanto gioco finale della serie Secret, Atelier Ryza 3 è il perfetto addio. I richiami e le relazioni dei giochi precedenti crescono e si evolvono, ed è emozionante vedere questi amati personaggi trovare il loro posto in un mondo in continua espansione. Questa volta, Gust ha superato se stessa.
POWER RATING:
9.0/10
“Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key si conferma come un titolo che ottiene due obiettivi allo stesso tempo: confermarsi come il miglior titolo finora realizzato da Gust, e come spettacolare, agrodolce addio a un personaggio amato. Imperdibile.”
PRO:
+Sistema di combattimento superlativo
+Trama ben scritta, con personaggi memorabili
+Tecnicamente il miglior titolo Gust mai realizzato
+Versatile e configurabile secondo le proprie preferenze
CONTRO:
-Avremmo gradito un po’ più varietà nei nemici
-Non è un vero open-world, ma macro-aree collegate