Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Bethesda
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC

26 anni dopo la pubblicazione originale, id Software e Bethesda portano sui nostri schermi l’unico gioco che all’epoca riuscì a scalzare Quake dal trono: Quake 2!

Immaginate per un momento di essere id Software negli anni ’90. Avete fondamentalmente creato da zero l’intero genere degli sparatutto in soggettiva, prima con Wolfenstein 3D (1992) e successivamente con DOOM (1993) e DOOM 2 (1994). Non contenti, dopo diversi pack di espansione, conversioni e spin-off avete deciso di non riposare sugli allori, e avete spostato l’asticella ancora più in alto con Quake (1996), il primo FPS completamente Poligonale/3D. Una brutta situazione, paradossalmente, perché vi trovate incagliati in un dilemma quasi impossibile da risolvere: Come migliorare ancora? Il nuovo gioco dovrebbe avere il gameplay potenzialmente perfetto di DOOM, unitamente alla prodezza tecnica di Quake. La soluzione? Quake 2!

Originariamente pubblicato nel 1997, Quake 2 prendeva quanto di buono visto nelle precedenti creazioni id Software e lo elevava alla N. Gameplay? Radicato nella tradizione ma espanso. Comparto tecnico? Se a metà anni ’90 quello di Quake era impressionante, quello di Q2 era semplicemente spaventoso. Non solo: Quake 2 fu anche pioniere per quanto riguarda la successiva evoluzione del modus-operandi di id Software, introducendo per la prima volta una trama ben definita. Laddove Wolfenstein 3D, DOOM, DOOM 2 e Quake davano semplicemente una infarinatura generale per promuovere i massacri che il giocatore avrebbe compiuto nei tanti livelli di gioco (specialmente i due Doom, in cui fondamentalmente l’unica traccia di trama poteva essere trovata all’interno dei manuali di gioco e in una schermata finale), Quake 2 dava al giocatore una trama fatta e finita, in cui si andava ad impersonare un personaggio ben definito (per gli standard del tempo, perlomeno) e si proseguiva fino all’epilogo vero e proprio, a differenza della schermata di testo delle precedenti opere.

Q2, tra le altre cose, aveva davvero ben poco da spartire sia con il suo prequel che i giochi venuti prima. Laddove Wolfenstein aveva una sua identità ben definita, ambientato com’era nella seconda guerra mondiale, DOOM e Quake 1 andavano spesso ad intersecarsi, con la loro focalizzazione su viaggi extra-dimensionali, l’Inferno, mostri ispirati al Necronomicon ed a H.P. Lovecraft ed altro ancora. Quake II invece, si svolgeva in un ambiente fantascientifico. Nella modalità per giocatore singolo, il giocatore assume il ruolo di un marine di nome Bitterman che prende parte all’ “Operazione Alien Overlord”, un disperato tentativo di prevenire un’invasione aliena della Terra lanciando un attacco preventivo contro il pianeta natale dell’ostile Civiltà degli Strogg. La maggior parte degli altri soldati viene catturata o uccisa non appena si avvicina alla zona di atterraggio pianificata. Bitterman sopravvive perché la capsula personale di un altro marine si è scontrata con la sua al momento del lancio, facendolo schiantare molto prima della zona di atterraggio. Non solo, la modalità gioco single-player presenta una serie di modifiche rispetto al primo Quake. Innanzitutto, al giocatore vengono assegnati obiettivi basati sulla missione che corrispondono e faranno avanzare la trama, come ad esempio il riattivare l’antenna delle comunicazioni, il furto della testa di un comandante di carri armati per aprire una porta e il chiamare un attacco aereo su un bunker. Successivamente, i filmati in CGI venivano utilizzati per illustrare i progressi del giocatore attraverso gli obiettivi principali, sebbene fossero essenzialmente tutti lo stesso breve video, che mostrava un’immagine computerizzata del personaggio del giocatore mentre si muoveva attraverso i livelli del gioco. Potrà sembrare qualcosa di basilare ai giorni nostri, ma vi assicuriamo che per l’epoca era qualcosa di rivoluzionario.

In termini di gameplay, Quake 2 è… tutto quello che avete imparato ad amare dagli FPS di id Software, ma con una marcia in più. Novità di questo sequel sarà la possibilità di potersi inginocchiare (fantascienza per l’epoca, ma chiaro indicatore che il genere si stava muovendo nell’ottica della massima immersività), così da poter esplorare in profondità i nuovi, più grandi e più labirintici livelli, ma in termini complessivi, se avete giocato un qualunque titolo id Software vi sentirete a casa. A tal proposito, il gioco conserva quattro delle otto armi di Quake, ovvero il fucile a pompa, il super fucile a pompa, il lanciagranate ed il lanciarazzi, sebbene siano state tutte ridisegnate visivamente e fatte funzionare in modi leggermente diversi. Le sei nuove armi aggiunte all’arsenale invece sono il Blaster (la pistola base), la mitraglietta, la Chain Gun, l’ Hyperblaster, il Railgun e sua maestà il BFG10K (chiara evoluzione del BFG9000 di DOOM). A seguire, il potenziamento Quad Damage di Quake è presente in Quake II, e i nuovi potenziamenti disponibili includono il Pack di munizioni, l’ invulnerabilità, la bandoliera, la tuta contro i pericoli ambientali, il respiratore e quello che può essere considerato il potenziamento più inutile di tutti, il silenziatore.

Ora, ci troviamo di fronte a questa rimasterizzata e, ve lo possiamo confermare, i ragazzi di id Software, Bethesda, e quei geni di Nightdive Studios, esperti delle riedizioni come quella splendida, dedicata a ShadowMan Remastered (CLICCATE QUI per la review) hanno fatto un lavoro superlativo, aggiornando il prodotto senza snaturarlo. Perché ne parliamo in maniera così entusiasta? Perché raccoglie l’intera campagna per giocatore singolo insieme a tutte le espansioni ufficiali e le mappe multiplayer rilasciate in precedenza. È la prima versione per console del gioco ad essere presentata in widescreen nativo con una risoluzione di 1080p e prestazioni di 60 fotogrammi al secondo sulle piattaforme di ottava generazione, mentre le versioni PlayStation 5, Xbox One X, Xbox Series X/S e Windows sono in grado di supportare la risoluzione nativa 4K (3840×2160) e fino a 120 FPS con display compatibili. Le versioni Xbox Series X/S e Windows supportano anche lo schermo diviso per 8 giocatori. Questa versione del gioco introduce anche una nuova espansione per giocatore singolo, “Call of the Machine”, progettata esclusivamente per il remaster dallo studio interno di Bethesda, MachineGames, che comprende 28 livelli aggiuntivi e una nuova mappa Deathmatch. La ciliegina sulla torta? Anche la versione per Nintendo 64 di Quake II è inclusa nel remaster come gioco bonus.

Tirando le somme, impossibile non parlare in toni entusiastici di un gioco come Quake 2 e soprattutto di un remaster come quello che abbiamo testato. Quake 2 era superlativo già all’epoca ed ora, complice la mole di contenuti disponibili, il lavoro di restauro e modernizzazione del comparto tecnico, il prezzo d’acquisto irrisorio (9,99 €, praticamente un acquisto obbligato) é semplicemente imperdibile. Noi giocammo Quake 2 per la prima volta sulla prima PlayStation, in una versione imbastardita con quella per N64, assolutamente castrata in termini di contenuti e nemmeno paragonabile all’originale, e già in quella iterazione ci divertì alla follia. Questa Remastered, senza tanti se e ma, é semplicemente la migliore versione di Quake 2 disponibile.

POWER RATING:
9.0/10
“Quake 2 Remastered é semplicemente la migliore versione di Quake 2 mai concepita: tonnellate di contenuti, un lavoro di restauro effettuato divinamente, un gameplay immortale e tutto questo per meno di 10 €. Correte a comprarlo.”

PRO:
+Gameplay immortale
+Comparto tecnico ripulito e restaurato ottimamente, probabilmente il miglior lavoro di Nightdive
+Se oggi giochiamo a Doom (2016) e Doom Eternal, é grazie a questo gioco
+9.99 €!

CONTRO:
-Se non amate gli shooter old-school, nemmeno questo capolavoro vi farà cambiare idea

Una replica a “#Review: #Quake2 (#Remastered) – Dal 1997 con furore!”

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