Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Microsoft
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox Series X|S, PC
Turn 10 Studios elimina il numero cardinale a lato del titolo per fare capire che questo è un nuovo inizio: Benvenuti a Forza Motorsport!
Adoriamo Forza. Abbiamo giocato ed apprezzato ogni singolo capitolo: dall’originale per la prima Xbox datato 2005, sino alla “vacanza” nell’assolato Messico con il divertentissimo Forza Horizon 5, abbiamo visto il franchise crescere, evolversi e mutare negli anni. Sono passati addirittura 6 anni da Forza Motorsport 7, l’ultimo capitolo della fortunata saga nata per l’originale Xbox nel lontano 2005. Ora, diciotto anni dopo quel fatidico esordio, Forza si reinventa eliminando il numero cardinale a lato del titolo (che sarebbe l’ottavo, per dovere di cronaca), suggerendo un reboot del franchise.

Cosa aspettarci da questo nuovo inizio? Tante cose, alcune positive, altre decisamente meno. Per una volta, inizieremo a parlare del gioco dal comparto tecnico, in grado di sfruttare la mostruosa potenza delle nuove console Microsoft: il gioco include elementi come il ray tracing in tempo reale sulla pista, cicli giorno-notte con meteo variabile potenziati dalla fisica così come nebbia e nuvole di fumo basate su una programmazione volumetrica, pubblico e vegetazione completamente in 3D, riflessi dinamici e ovviamente una “cura costruttiva” dei modelli poligonali delle auto assolutamente sbalorditiva. Non per niente, questo è il Forza con il più lungo “iter” di sviluppo di sempre. Scendendo nel dettaglio, Forza introduce 3 diversi livelli di dettaglio: Performance, la versione più adatta a chi cerca fluidità durante il gameplay, Performance RT, che aggiunge il ray-tracing ma rimane comunque stabile a 60fps, e Quality, che alza il dettaglio grafico a livello massimo, con tanto di ray-tracing, ma limita i frame al secondo a 30. Noi abbiamo testato il gioco prevalentemente in modalità Perfomance RT, che abbiamo eletto come miglior compromesso tra le tre offerte.

Ora, passando al gameplay, troveremo gli ormai classici dettagli “da intenditori” che hanno elevato il gioco nell’olimpo dei racing-games, come l’usura degli pneumatici, modifiche al modello di danno delle auto con danni meglio definiti e una delle chicche che abbiamo maggiormente apprezzato negli ultimi anni, ovvero l’accumulo di sporco man mano che la gara prosegue. Ma la vera miglioria di Forza rispetto ai precedenti capitoli e, perché no, rispetto ai vari competitor (CLICCANDO QUI potete leggere la recensione di uno di loro), è il nuovo modello di guida. Se il gioco precedente, Forza Motorsport 7, presentava qualche difetto evidente nella manovrabilità, è che spesso mancava la sensazione di grip degli pneumatici. Sei anni dopo, tutto questo è completamente scomparso. La sensazione di aderenza in Forza Motorsport è molto più pronunciata e autentica, e le auto sembrano più realisticamente radicate alla strada di quanto non lo fossero mai state in precedenza. Spingete oltre la capacità dei vostri pneumatici e l’aderenza ora diminuirà progressivamente invece di sparire di punto in bianco. Tradotto, ora le auto si muovono di più (e si possono far scodare di più come stile di guida) e “sgommano” di meno, il che è un grande miglioramento. Guidare utilizzando il gamepad di Series X è una esperienza estremamente rifinita. Anche se non è certo una sorpresa considerando che la buona gestione del gamepad è sempre stata un punto fermo di questa serie di lunga data, anche in questo capitolo è rimasta assolutamente di prim’ordine ed è sopravvissuta agli aggiornamenti alla fisica applicati al gioco.

Parlando delle modalità di gioco disponibili, avremo le classiche modalità multiplayer e la “Carriera” per giocatore singolo. Qui è dove si vedranno i cambiamenti più profondi e, sfortunatamente, la cosa che più ci ha fatto storcere il naso. Forza Motorsport sembra destinato a spingersi più che mai nel territorio dei giochi di ruolo. Gli aggiornamenti e le parti acquistabili non saranno più interamente disponibili sin dall’inizio; invece, verranno sbloccati singolarmente per ogni singola auto man mano che passerete del tempo guidandole e guadagnando esperienza. Non solo, non dovrete più utilizzare i classici crediti per acquistarli, ma i “Car Points”, una nuova valuta che guadagnerete guidando. In tutta onestà? Pensiamo sia una idiozia: Volete quella nuova turbina o quei nuovi alberi a cammes? Rimboccatevi le maniche, perchè dovrete guidare quella stessa auto fino a farle raggiungere il livello “di esperienza” (già questa cosa è senza senso) che sbloccherà le parti che desiderate. Quindi, traducendo: siete pieni di soldi perché state vincendo gare e campionati, volete comprare una auto specifica e magari averla già competitiva per la gara d’esordio di un nuovo campionato? Non potete. E non potete perché prima dovrete utilizzare quella stessa nuova auto per ore fino a sbloccare le varie componenti necessarie. Solo dopo aver fatto tutto questo potrete montarle ed avere l’auto come la volevate tre o quattro o cinque ore prima. Oh, e volete ridere? Nel caso vogliate sperimentare una nuova build per un modello particolare, dovrete ripetere tutto da capo, perché gli “sblocchi” saranno relativi solo ed esclusivamente all’auto che state utilizzando. Volete avere in garage e pronte alla gara (esempio) due Porsche GT3 RS? Dovrete lavorare il doppio. Quello che davvero non capiamo, poi, è il concetto di bloccare gli aggiornamenti in un ordine rigoroso, specialmente quelli super semplici. Perché dobbiamo raggiungere un certo livello dell’auto prima di poter tirare fuori la ruota di scorta e togliere qualche chilo? Chi sta scrivendo questa recensione ha passato diversi anni partecipando a trackday su varie piste e con diverse auto, e non c’è motivazione che tenga per una cosa simile. Abbiamo letteralmente odiato questa “reinvenzione” del sistema di elaborazione, al punto da farci passare la voglia di provare nuovi modelli. E per un gioco di auto, è piuttosto grave.

Parliamo della modalità principale di Forza, la Carriera. Partiamo dicendo che sarà composta da diversi livelli di eventi di corse a tema che altrimenti sono generalmente classificati in base alla classe di auto per questo tipo di simulazione di corse. Con le sessioni di prove libere obbligatorie prima di ogni gara, ci vuole un po’ di tempo per spostarsi attraverso ogni tour, ma abbiamo apprezzato questo nuovo approccio. La possibilità di selezionare la vostra posizione specifica sulla griglia prima di ogni evento può sembrare un sostituto peculiare delle qualifiche, ma significa che potrete avere l’esatta esperienza di corsa desiderata per ogni gara. Tradotto, se volete un’esperienza vecchia scuola in stile Gran Turismo che assomigli più a una sfida di sorpasso che a una gara, in cui dovrete portare la vostra auto fino in testa dal fondo del gruppo in pochi giri, siete i benvenuti. Se invece siete interessati a sfidare un’intelligenza artificiale più veloce e lottare col coltello tra i denti per una singola posizione, anche questo è possibile. È un tocco intelligente e, di conseguenza, è un’esperienza di corsa per giocatore singolo più solida rispetto a giochi del calibro di GT7. Proseguendo con le novità, è stata posta molta enfasi sul concetto stesso di trackday, introducendo come già detto le qualifiche, che porteranno in dote tutta una serie di obiettivi strettamente legati ad esse che, in caso di completamento, vi faranno guadagnare ancora più “Car Points”.

A tutto questo, va aggiunto un roster iniziale di più di 500 vetture e 20 tracciati, che verranno aumentati esponenzialmente tramite DLC nel corso dei prossimi mesi. Tuttavia, per essere onesti, Forza Motorsport raggiunge questa cifra di 500 auto senza il livello sfacciato di presentazione doppia, tripla e talvolta quadrupla che fanno alcuni dei suoi rivali quando si tratta di contare determinati modelli più volte perché il tal modello usciva con qualche leggera modifica rispetto alla versione base o perché una specifica edizione veniva lanciata sul mercato con un set di cerchioni diverso. È ancora davvero un elenco invidiabile di auto, tutte che abbaiano e crepitano brillantemente grazie ad alcuni passi da gigante con il comparto sonoro. Meglio ancora, non esiste una scorciatoia per acquistare le auto con cifre oscene di denaro reale come in Gran Turismo 7.

Tirando le somme, abbiamo tra le mani un titolo che nessun amante della cultura automotive dovrebbe lasciarsi sfuggire, che porta in dote sia quello che probabilmente è il miglior modello di guida mai apparso in un capitolo della serie, ma che è anche minato da, potenzialmente, il peggior sistema di sblocco delle componenti mai apparso in un gioco di guida. Peccato, speriamo che Turn10 si accorga dell’errore e vada a modificare l’intero concetto alla base dello stesso nei mesi a venire, perché a livello di sensazioni di guida, Forza Motorsport è davvero qualcosa di speciale, borderline The Real Driving Simulator, se capite dove vogliamo andare a parare.
POWER RATING:
8.0/10
“Forza Motorsport è un gioco divertente, con tantissimi contenuti, indubbiamente solido e creato in maniera magistrale, minato però da un particolare difetto concettuale che potrebbe rovinare l’esperienza per molti giocatori.”
PRO:
+Una selezione di auto assolutamente solida
+Comparto audio incredibile
+Il modello di guida di Forza è probabilmente il migliore sul mercato
+Tantissimi contenuti e modalità sia per il gioco in singolo che multiplayer
+Tecnicamente superbo indipendentemente dalla modalità grafica scelta
CONTRO:
-Il nuovo sistema per sbloccare i potenziamenti è assolutamente terribile, va rivisto





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