Di Redazione PW83
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-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Windows)
Dai leggendari Dimps e dal publisher 3GOO, uno dei picchiaduro ad incontri più singolari dell’intero genere torna sotto i riflettori!
A meno di non essere patiti (malati, se volete) di Fighting Games, siamo sicuri, diciamo con un margine di errore di circa il 2%, che non abbiate idea di chi sia Dimps, lo sviluppatore di questo The Rumble Fish. Fortunatamente, siamo qui apposta. Potrebbe bastare scrivere “Takashi Nishiyama” e molti di voi capirebbero istantaneamente, visto che é il signore dietro alla creazione di titoli quali Street Fighter (il primo) durante il suo soggiorno in Capcom, per poi dare alla luce capolavori del calibro di Fatal Fury, Art of Fighting e soprattutto sua maestà The King of Fighters una volta trasferito in SNK. Nel 2000 tuttavia, Nishiyama-san si ritirò da SNK per fondare quello che poi sarebbe divenuto Dimps, uno studio di sviluppo che ha collaborato con diverse software house di rilevanza colossale (SEGA, Namco, Nintendo, Bandai, Capcom) su diversi titoli di successo, vedi ad esempio quello Street Fighter IV che riportò letteralmente in vita sia il franchise (dopo il flop di SF3), che l’intero genere (dopo il collasso del mercato arcade). Durante questo periodo tumultuoso, Dimps si fece le ossa lavorando come studio di supporto, il tutto mentre Nishiyama-san pensava e progettava quello che sapeva fare meglio: fighting games. Ecco quindi che nel 2004 arrivò The Rumble Fish e volete sapere la cosa più assurda di tutta questa storia? Venne pubblicato… in versione arcade.

Tralasciando per un secondo l’idea borderline suicida di pubblicare un titolo, per di più bidimensionale, per sale giochi nel 2004, quando ormai qualunque produttore e sviluppatore si era abbondantemente allontanato da un pezzo da entrambe le cose (anche se va detto che in Giappone gli Arcade continuavano ad esistere, seppur in misura indiscutibilmente ridotta), The Rumble Fish fu oggettivamente ed innegabilmente un gran bel titolo: giocoforza con alle spalle una mente brillante come quella di Nishiyama. Ma cosa aveva di così speciale questo picchiaduro 2D, oltre all’essere ed al voler essere così ostinatamente controcorrente? Ci arriveremo, prima però diamo uno sguardo alla trama che farà da sfondo al titolo.

All’inizio del 21° secolo, un disastro naturale su larga scala devasta la parte orientale di un paese non meglio specificato (anche se noi in redazione supponiamo siano gli Stati Uniti), distruggendone le infrastrutture economiche e politiche e provocando la morte di un totale di 158.000 persone. Un’importante società (che rivestirà un ruolo fondamentale nella serie), chiamata PROBE-NEXUS, sposta la sua base operativa sul lato est in rovina e inizia a ricostruire l’area. L’area ricostruita fiorisce di nuovo trasformandosi in una città ricca e frenetica conosciuta come Zone Prime, che fungerà tra l’altro da sfondo per molte delle località presenti nel gioco. Nei sotterranei di Zone Prime però, PROBE-NEXUS sponsorizza anche un torneo noto come Fight for Survival, o F.F.S., in cui i combattenti vengono raccolti dai bassifondi della città e competono per la gloria, ognuno però mosso da diverse motivazioni personali. Per la cronaca, il gioco seguirà quello che nell’ecosistema del mondo di TRF sarà il quinto torneo di F.F.S.

Smarcate le esigenze di trama, che comunque non porteranno praticamente a nulla dato che The Rumble Fish venne concepito come un progetto crossmediale (modello che iniziava a muovere i primi passi in quel periodo), possiamo finalmente arrivare al nocciolo della questione ed analizzare questo TRF, e più nello specifico questa fumosa versione Plus (stilizzata in un + sotto al titolo). Poco sopra chiedevamo cosa fosse il segno distintivo di questo fighting game così anacronistico per certi versi, e la risposta é da ricercarsi nel suo essere 2D… o quasi. Vedete, per sviluppare questo TRF, Dimps si inventò un sistema relativo alle animazioni innovativo. Invece di disegnare a mano ogni singolo frame e movimento, il sistema concettualizzato da Dimps prevedeva l’utilizzo di scheletri poligonali che potevano essere mossi e posizionati a piacimento, risultando in movimenti di una fluidità impareggiabile e soprattutto pseudo-realistici, o perlomeno legati ad un minimo di coerenza con le leggi della fisica che governano il nostro quotidiano. Un braccio potrà avere margini di movimento solo fino ad un certo punto, ad esempio, così come una gamba, forzatamente collegata al bacino, potrà avere un arco dell’ampiezza fissata ai punti A e B. Ad ogni modo, a tutto questo corrisponde un successivo trattamento dell’immagine che viene poi ri-lavorata in 2D (e la cosa si nota facendo caso al fatto che alcuni dettagli dei personaggi, una volta cambiato lato, non rispecchino il relativo cambio di prospettiva). In ultima analisi, é un sistema oggettivamente particolare, che non si é mai più visto in nessun tipo di produzione se non nel sequel diretto del gioco, in grado di donargli una importante e distintiva identità visiva.

Parlando del gameplay vero e proprio, TRF+ si lascia giocare, fondamentalmente, come un classico picchiaduro SNK con un vago retrogusto di Street Fighter: una cosa estremamente coerente, considerando il background degli sviluppatori. Avremo quindi a disposizione i canonici quattro tasti di attacco (LP, SP, LK, SK) con l’aggiunta di un pulsante, denominato “D”, dedicato al compiere una sorta di manovra evasiva: non propriamente una rotolata come visto nei vari KOF, ma più una sorta di scatto, utilizzabile ovviamente come manovra per evitare gli attacchi, così come un mezzo per mettere ulteriore distanza tra i combattenti, fondamentale nel caso si utilizzi un personaggio classificabile come “zoner”. Parlando di questi ultimi, il roster di gioco, pur non gloriosamente ampio come quello di KOF, non é da scartare a priori. I 10 personaggi disponibili andranno infatti a coprire ogni singolo archetipo che abbiamo imparato a conoscere negli anni: dagli shoto agli zoner, dai grappler ai personaggi assurdamente agili, passando per qualche versatile ibrido nel mezzo. Magari non passeranno alla storia come icone del calibro di Ryu, Ken, Terry o Geese, ma hanno sufficiente personalità per lasciarsi apprezzare.

A questo punto potreste pensare che TRF, Plus o meno che sia, funzioni come una sorta di versione base di un qualunque King of Fighters, ed é qui che sbagliereste. The Rumble Fish utilizza un esclusivo sistema di combattimento 2D con la possibilità di creare facilmente combo. Gli attacchi deboli possono facilmente concatenarsi in attacchi lenti e più forti, un sistema comune già adottato con successo da giochi come Guilty Gear e Melty Blood (cliccate i rispettivi titoli per leggerne le recensioni). Non é finita, perché TRF offrirà ai giocatori non una, ma ben due barre speciali. Quella dell’ Attacco si riempirà man mano che il giocatore sferra, come intuibile, attacchi. Come si evince dal nome, verrà utilizzata per sferrare attacchi offensivi, come le super mosse chiamate Offensive Arts. Le tecniche speciali esclusive di questo misuratore includono il Jolt Attack, un attacco non bloccabile che lascia l’avversario vulnerabile a combo potenzialmente ad alto danno, a scapito del consumo di una intera barra di attacco. La barra della Difesa, invece, si riempirà man mano che il giocatore subisce e si difende dagli attacchi dell’avversario. Le super mosse chiamate Defensive Arts sono disponibili solo per questa barra; sebbene spesso non siano forti quanto una Offensive, possono essere utilizzate in situazioni tattiche (ad esempio, mentre ci si difende da un attacco o mentre si giace proni a terra) per fermare l’attacco di un avversario. Una tecnica avanzata che utilizza la barra Difesa è l’Impact Break, che rompe la guardia di un giocatore dopo aver bloccato con successo un attacco per consentire una controffensiva. Quando entrambe le barre Attacco e Difesa sono piene, si foneranno in una barra denominata Critical. I vantaggi di entrambi i contatori saranno ancora disponibili, ma l’abilità più forte di ogni personaggio sarà disponibile solamente in questa situazione.

Tecnicamente, inutile dire il contrario, siamo di fronte ad un gran bel gioco, specialmente considerando l’anno di pubblicazione originario. Con splendidi sprite 2D animati su sfondi 3D altrettanto belli, è un piacere per gli occhi, con incredibili arrangiamenti di colori. Una miscela di fantascienza street punk chic e luminosi paesaggi urbani futuristici, interni industriali e discariche abbandonate e invase dalla vegetazione, c’è un tocco di cyberpunk nel mondo di Rumble Fish. In effetti, questa versione “Plus”, con la sua risoluzione modificata e il brio aggiunto, è visivamente ancora più impressionante dell’originale arcade e funziona perfettamente: I colpi hanno spessore, mentre le combo e i colpi critici accompagnati da cambiamenti nella tonalità dello sfondo e lampi dinamici in bianco e nero aggiungono carattere ai combattimenti. La telecamera inoltre farà diverse panoramiche, in stile Neo Geo, mentre i combattenti si avvicinano, concentrandosi su scambi violenti e super attacchi. Davvero bello.

Tirando le somme, questo è il tipo di riedizione che ci aspettiamo quando un titolo arcade relativamente poco amato/sconosciuto, ma decisamente eccellente, viene convertito per i sistemi moderni. E’ un bel pacchetto, con tutte le opzioni e le modalità che un fan dei giochi di combattimento potrebbe desiderare, grafica aggiornata per i display moderni e soprattutto l’importantissimo rollback netcode per le battaglie online.
POWER RATING:
8.7/10
“Visivamente splendido, e supportato da un gameplay tecnico ma decisamente accessibile anche per i novizi del genere, The Rumble Fish + é un gioco consigliatissimo, anche in virtù della sua relativa anonimità.”
PRO:
+Tecnico ed accessibile allo stesso tempo
+10 personaggi, tutti interessanti
+ROLLBACK NETCODE!!!
+Contenuti audiovisivi di qualità
CONTRO:
-Qualche modalità aggiuntiva non avrebbe guastato
-Avremmo gradito una modalità Galleria, per rendere omaggio ad una serie criminalmente sottovalutata





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