Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Bandai Namco Entertainment
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC (Steam)
Finalmente é disponibile Shadow of the Erdtree, l’enorme espansione per il gioco più monumentale mai creato dai geni di From Software: Bentornati nell’ Interregno!
Non prendetela come una spacconata, ma a questo punto ci consideriamo dei veterani navigati in relazione ai lavori di From Software. Abbiamo giocato, complessivamente, per migliaia di ore ai loro prodotti, con svariati playthrough all’attivo. Demon’s Souls, la trilogia di Dark Souls, Sekiro, Bloodborne, ogni singolo Armored Core mai pubblicato… se sulla schermata di avvio compare il logo del famoso sviluppatore, potete star certi che noi lo abbiamo giocato, e non pensiate per un secondo che la nostra “carriera” si fermi solo ai titoli più famosi. Assolutamente no, abbiamo speso ore su ore anche sui titoli più oscuri. I due Otogi per la prima Xbox? Ovvio. La serie di King’s Field, concettualmente i precursori dei vari Soulslike? Sissignore. Esperimenti “one-off” come l’opinabile Eternal Ring e il misterioso Echo Night Beyond? Certo, e prima che a qualcuno possa sorgere il dubbio, anche i titoli della serie Shadow Tower. E non é finita, perché potremmo parlare di Lost Kingdom, Evergrace, Frame Gride, Enchanted Arms, e altri giochi che probabilmente la maggior parte dei nostri lettori non ha nemmeno mai sentito nominare, ma preferiamo soprassedere. Tutto questo per farvi capire che non siamo dei parvenu che si sono ritrovati a cavalcare l’onda del successo di questi titoli una volta che hanno sfondato la barriera dei giochi di nicchia e si sono ritrovati sotto i riflettori del mainstream. Nossignore, abbiamo “lavorato sodo” e ci siamo fatti tutta quanta la gavetta, da quando il secondo analogico sul pad nemmeno esisteva, e per alzare/abbassare lo sguardo si dovevano usare i tasti dorsali.

Questo ci porta a parlare del maestoso Elden Ring, potenzialmente il miglior gioco pubblicato nel 2022 (noi però preferimmo premiare il superlativo KOF XV come GOTY, un po’ perché oggettivamente grandioso, un po’ per punzecchiare un mercato videoludico che nemmeno guarda quello che é fuori dal mainstream. NdR). Fu un gioco incredibile, ER, e venne giustamente premiato con un perfect score di 10/10, una rarità su queste pagine. Citiamo dall’ articolo originale: “Elden Ring é il culmine di quello che From Software ha iniziato a costruire nell’ormai lontano 2009 con Demon’s Souls. Sconfinato, versatile e visivamente incredibile, l’ultima fatica degli sviluppatori giapponesi é il nuovo punto di riferimento per gli action-rpg e i titoli open-world.” Non male come referenza, che dite? Ebbene, grossomodo due anni dopo ci troviamo a dover parlare di Shadow of the Erdtree, l’espansione ufficiale di quel gioco così rilevante. Sarà tutto in discesa per il team nipponico, e avremmo per le mani un secondo, scontato, voto di 10 su 10 e tanti saluti?
Non proprio, ma andiamo con ordine, perché come da tradizione, già solamente l’iter da seguire per poter accedere al DLC sarà qualcosa di estremamente ottuso e convoluto. Non aspettatevi infatti che, dopo aver acquistato l’espansione, il gioco vi trasporti immediatamente al suo interno. No, no. Non aspettatevi nemmeno che, aperta la mappa di gioco, Elden Ring disegni una gigantesca freccia con scritto “Qui c’è l’area nuova”. Entrare nel DLC sarà un processo lento e laborioso al punto che, potenzialmente, potreste addirittura rischiare di completare un playthrough senza accedere al nuovo contenuto. Fondamentalmente, per entrare nelle Terre D’Ombra (questo il nome dell’enorme nuova location) dovrete aver sconfitto, nel core-game, Radahn Il Flagello Celeste e Mohg Il Presagio. Da lì, dopo aver interagito con il bozzolo di Miquella, verrete trasportati nella nuova area. Semplice, no? NO. E se vi state chiedendo quanto siano impegnativi i requisiti di cui sopra, la risposta è molto, poiché sia Radahn che Mohg sono rispettivamente boss di metà o fine gioco nonché tra i più impegnativi dell’intera avventura. Realisticamente, stiamo parlando di bulli contro cui farete fatica a combattere anche con un personaggio di livello compreso tra 50 e 100 (Radahn) e tra 100 e 150 (Mohg). Chiaramente, tutto questo sarà ancor più esacerbato nell’ipotesi in cui, come nel nostro caso, non toccavate il gioco dall’uscita, e sia la vostra memoria generale che quella muscolare saranno arrugginite.

Ad ogni modo, – prima o poi – riuscirete ad accedere a queste famigerate Terre D’Ombra, e… vi ritroverete nell’equivalente videoludico del detto “dalla padella alla brace”. Shadow of the Erdtree é un DLC di una difficoltà spaventosamente alta, una brutalità ben più spietata dello standard From Software. Certo, Artorias of the Abyss (Dark Souls), The Old Hunters (Bloodborne) così come il trittico di DLC pubblicati per Dark Souls II (Crown of the Sunken King, Crown of the Old Iron King e Crown of the Ivory King) erano tosti, ma seguivano il concept della sfida ardua ma equa che da sempre accompagna le produzioni From. La sensazione provata giocando a Shadow of the Erdtree invece, é stata quella di giocare a qualcosa di creato per “essere difficile per il gusto di essere difficile”, senza tanto pensiero dietro. E’ stata una sensazione abbastanza particolare venire uccisi in due colpi laddove nel gioco base camminavamo a testa alta sentendoci dei semidei, con le nostre armi potenziate al massimo e la nostra armatura scintillante.
Il punto però é un altro, e va ricercato nel voto dato all’Elden Ring originale. C’era, e c’è tutt’ora un motivo se abbiamo premiato il kolossal From Software con 10 su 10, e lo ritroveremo anche in questa nuova espansione. Quando aprirete la mappa, potrebbe non sembrare che Le Terre D’Ombra non siano poi così grandi, ma la realtà é che sono incredibilmente dense poiché sono sviluppate a strati. I sentieri portano verso l’alto verso rovine sospese nel cielo, altri si addentrano in profondità sotto la superficie e alcuni vi trascineranno persino in direzioni in cui non avreste mai creduto di poter essere trascinati. Potreste trovare una scala nascosta nell’angolo più lontano di un bastione di un castello, solo per seguire quel sentiero per un’ora prima che alla fine si riversi in un’area completamente nuova, altrimenti inaccessibile. Stupendo.

Eppure, anche con tutte queste incredibili scoperte da fare, non ci siamo mai sentiti persi o insicuri su dove avremmo potuto o dovuto andare dopo. L’obiettivo principale di questo DLC è seguire le orme del semidio Miquella, che ha lasciato la sua forma fisica alle spalle ed è fuggito nelle Terre D’Ombra. Questi passi sono contrassegnati da grandi croci che fungono elegantemente da sottili segnali stradali per farvi sapere quando vi trovate nelle vicinanze di un percorso critico per la trama, senza mai avere la sensazione che qualcuno vi tenga la mano mentre venite “gentilmente” spinti in una direzione esplicita. Oltre alla missione principale, ci sarà un’intera schiera di nuovi PNG, tra cui sette seguaci di Miquella che incontrerete in vari punti del vostro viaggio. Ognuno di loro ha la sua piccola serie di missioni che si collega alla storia principale e che può persino avere un effetto su alcune delle ultime battaglie con i boss, a seconda delle vostre azioni.
Se “la varietà è il sale della vita”, allora Erdtree è un piatto speziato. Non solo ci sono un sacco di nuove armi, ma ci sono anche un sacco di nuovi incantesimi, Ceneri di Guerra, evocazioni e talismani per coprire un’enorme gamma di stili di gioco diversi. Ora c’è un talismano che potenzia gli attacchi a due mani; uno che riduce drasticamente il tempo di lancio degli incantesimi, ma vi fa subire più danni; un altro che aumenta il danno delle abilità che coinvolgono le posizioni; e un altro ancora che aumenta il vostro danno ogni volta che sconfiggete un nemico. Sì, ce ne sono anche molti che sono solo versioni migliori di talismani molto utili che probabilmente avete già raccolto nel gioco base, e non c’è niente di male nel rimanere fedeli a ciò che funziona.

Il viaggio attraverso Le Terre D’Ombra è strutturato in modo molto simile all’InterRegno, in quanto la mappa è divisa in diverse regioni. Fin dall’inizio, potrete andare ovunque vogliate: potreste seguire la Croce di Miquella iniziale fino al primo grande “dungeon legacy”, chiamato Belurat, e affrontare i nuovi orribili nemici scorpione; oppure attraversare un ponte a est e farvi strada fino al magico Castello Ensis dove dovrete vedervela con uno dei boss più impegnativi del DLC, oppure ancora trovare un modo per evitare di dover passare attraverso uno di questi e andare direttamente allo Scadu Altus, che funge in gran parte da fulcro centrale delle Terre D’Ombra. Poi potreste dirigervi direttamente verso la Fortezza dell’Ombra, combattendo fino alla cima per affrontare uno dei boss principali, o passando attraverso una delle sue altre uscite per esplorare parti della mappa altrimenti inaccessibili. È un senso di libertà liberatorio e lo stesso livello di progettazione open-world da maestro del gioco base, solo in scala leggermente più ridimensionata.
Ovviamente, il dovere o meno fare una corsa folle verso la Fortezza dell’Ombra è un’altra questione. Anche se questo è un contenuto di fine gioco e probabilmente non salirete di livello così velocemente come avete fatto nella campagna originale, c’è un sistema di aumento della potenza separato che funziona solo mentre siete nelle Terre D’Ombra. Sparsi per le terre ci sono frammenti di Scadutree che potete raccogliere e consegnare nei Siti di Grazia per aumentare i vostri danni e le vostre resistenze complessive. Allo stesso modo, troverete anche benedizioni di Cenere spirituale venerata per aumentare i danni e la sopravvivenza delle vostre evocazioni di Cenere spirituale. Si tratta di due inclusioni molto intelligenti, in quanto aggiungono un senso di progressione molto necessario, una preziosa ricompensa per l’esplorazione e qualcos’altro da cercare se venite distrutti da un boss e dovete tornare quando sarete più forti, il tutto preservando abilmente parte dell’equilibrio del finale originale se affrontate coraggiosamente questo DLC prima di tornare indietro per finirlo.

Tirando le somme, Erdtree è assolutamente pieno zeppo di segreti, tesori preziosi, battaglie con i boss impegnative e mostruosità orribili da affrontare, oltre a nuove armi fantastiche, incantesimi, Ceneri di Guerra, evocazioni, talismani e altro con cui sperimentare e da usare per trovare modi ancora più nuovi per affrontare le sue brutali battaglie. Aggiungete alcune rivelazioni molto interessanti alla trama, per non parlare dello stesso spettacolare design visivo e della musica stellare che accompagna i suoi boss, e avrete per le mani quella che è sicuramente una delle migliori espansioni DLC a cui ci sia capitato di giocare.
POWER RATING:
10/10
“Magari non sarà il modo più poetico di chiudere una recensione, ma Shadow of the Erdtree é senza mezzi termini una delle migliori espansioni che ci sia capitato di giocare in vent’anni di carriera.”
PRO:
+Le Terre D’Ombra sono semplicemente sensazionali
+Artisticamente spettacolare
+Giusto compromesso tra free-roaming e story-driven
+Tantissimi nuovi contenuti, vi ci vorranno settimane per completarlo
CONTRO:
-Difficoltà brutale, dedicato solo ai veterani





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