Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Konami
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: PlayStation 5, PC (Steam)
“Nei miei sogni irrequieti, vedo quella città. Silent Hill. Mi avevi promesso che mi ci avresti riportato, un giorno. Ma non l’hai mai fatto. Beh, ora sono lì, da sola… Nel nostro ‘posto speciale’…”
Silent Hill 2 era (anzi, è) un capolavoro per una miriade di motivi. Oggi, dopo aver testato in maniera esaustiva Silent Hill 2 Remake possiamo affermare (non senza tirare un gran sospiro di sollievo), che lo é anche questa versione moderna sviluppata dal noto Bloober Team. Anzi, Silent Hill 2 Remake é qualcosa di glorioso, ed ora andremo a spiegarvi il perché.

Come avete potuto leggere poco sopra, eravamo estremamente dubbiosi riguardo questo remake, per diversi motivi. Adoriamo i ragazzi di Bloober Team, ed abbiamo parimenti adorato alcune delle loro creazioni, come il brillante The Medium e l’altrettanto superbo Observer: System Redux, ma il loro ruolino di marcia, a nostro avviso, non é costellato di soli successi. Per usare un eufemismo, Layers of Fear e The Blair Witch Project, le restanti altre due produzioni di rilievo del team polacco, non ci hanno fatto impazzire. Ecco quindi il motivo della nostra titubanza: Bloober è senza dubbio uno studio di talento ma é anche relativamente giovane, sarebbe quindi stato in grado di gestire la pressione di un compito simile e, soprattutto, le aspettative dei fan? Stiamo pur sempre parlando di “sua maestà” Silent Hill 2, un gioco che, a 23 anni dalla sua pubblicazione originale, viene tutt’ora considerato come il non-plus-ultra, l’apex, il magnum opus di un intero genere, addirittura surclassando altri capolavori della serie, come gli originali Silent Hill e Silent Hill 3 così come praticamente qualunque altro titolo portatore del suffisso di “horror psicologico”.

“Ci sono riusciti alla grandissima“, ecco quello che pensiamo. Silent Hill 2 Remake é un gioco incredibile, ma soprattutto la reinterpretazione di una icona fatta con un tatto ed una sensibilità sopraffine, rendendo omaggio al materiale originale preservando tutto quello che ci si aspetta di trovare, ed arricchendo l’esperienza con tutta una serie di aggiunte che non risultano fuori luogo e anzi, si integrano magistralmente nel pacchetto. Silent Hill 2 Remake non è solo il reboot che la sua sofferente fanbase merita, ma anche quello che, noi in primis come appassionati, abbiamo sognato a lungo. Anche in un mondo in cui Resident Evil 2 Remake ha alzato l’asticella dei remake in modo eccezionale, Silent Hill 2 Remake è sensazionale.

E non é finita, perché Silent Hill 2 Remake, in virtù di un punto cardine che vedremo tra poco, é anche il gioco migliore con cui far avvicinare una nuova generazione di potenziali fan al franchise. Lavorando insieme a Konami e ad alcuni degli sviluppatori originali del gioco, Bloober ha magistralmente mescolato aspettative e sorprese per intrecciare questa storia devastantemente cupa in un capolavoro moderno che dovrebbe essere terribilmente divertente sia per i vecchi che per i nuovi fan. In molti punti, il dialogo è una messa in scena parola per parola della sua fonte, e… dannazione, in alcuni casi, persino l’intonazione è la stessa, ma Bloober ha anche creato con sicurezza nuove cinematiche e ha attentamente rivisto i layout ben battuti di luoghi come Saltz street, i Blue Creek Apartments e il Brookhaven Hospital in un modo che fa sembrare questi luoghi familiari, ma che riesce comunque a tenere sulle spine anche i fan più esperti e navigati.

Al che, e qui ci andiamo a collegare al discorso per cui secondo noi questo Remake è ottimo anche per chi non hai mai vissuto la celeberrima saga horror di Konami, per chi non lo sapesse, Silent Hill 2 è il secondo capitolo del franchise, ma a differenza di Silent Hill 1 e 3, che sono collegati in termini narrativi, è essenzialmente autonomo, motivo per cui a nostro modo di vedere Konami ha potenzialmente optato per un reboot di questo capitolo e non del primo. A differenza di 1 e 3, che si concentrano – riassumendo per sommi capi – su una setta cittadina, in Silent Hill 2 vestirete i panni di James Sunderland, un uomo silenzioso e tormentato, emotivamente distrutto, ancora in fase di recupero dalla morte della moglie avvenuta tre anni prima. All’improvviso, riceve una lettera (il nome sulla busta è Mary, il nome della sua defunta moglie) che lo invita a trovarla nel rifugio sul lago che un tempo avevano visitato: Silent Hill. Quindi, nonostante gli assordanti campanelli d’allarme, Sunderland decide di fare i bagagli e si dirige nel Maine. Qui, scopre che la piccola e sonnolenta cittadina non è tanto sonnolenta quanto letteralmente morta, e le forme umanoidi che si contorcono nella nebbia non sono affatto umane. Dire anche solo un po’ di più rovinerebbe tutto: anche se avete familiarità con i battiti principali della storia, potrebbero esserci molti colpi di scena e sorprese lungo il percorso che non conoscete o non ricordate, anche semplicemente in virtù del lasso di tempo trascorso dalla pubblicazione dell’originale. Sappiate però che nelle successive 20 ore circa, accompagnerete il povero James mentre passa al setaccio la città, alla ricerca frenetica di una moglie che lui in primis sa benissimo essere morta.

Onestamente, potremmo spendere parole su parole tessendo le lodi del lavoro fatto dai ragazzi di Bloober e da quanto rendano omaggio all’originale aggiungendo al contempo nuove varianti. Senza voler rovinare la sorpresa a nessuno ma per rendere l’idea, vediamo alcuni passaggi. Ricordate il primo incontro con un nemico nell’originale? Si arrivava in città e ci si andava ad infilare in una sorta di umida e buia galleria. Bene, nel Remake, tutto sarà più o meno come lo ricordate. A grandi linee. I battiti della scena saranno quelli, ma contestualizzata diversamente. Lo stesso dicasi per quando recupererete la torcia da taschino o la pistola, per citare due avvenimenti a caso. Silent Hill 2 Remake è fatto così, come abbiamo già detto. Stupisce i nuovi giocatori e nel contempo prende per mano i veterani con avvenimenti che ricordano anche solo vagamente o limpidamente, per poi fargli lo sgambetto e spiazzarli.

Veniamo al gameplay. Pur meraviglioso, il gioco originale offriva sia un sistema di combattimento abbastanza scialbo che una longevità non eccelsa, e Bloober ha affrontato entrambi questi problemi di petto. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, il remake ha aperto una serie di nuove location da esplorare, tra l’altro realizzate in maniera incredibile e con alcune di queste visitabili già pochi minuti dopo aver iniziato il gioco. Questo fatto, unito a livelli più lunghi e più luoghi da visitare, più che raddoppia la durata originale di circa otto ore.

Avete capito bene. La durata di gioco é più che raddoppiata, al punto che per qualcuno potrebbe addirittura risultare un po’ troppo lungo. È una visione incredibilmente soggettiva, ovviamente, e per noi è stato un cambiamento più che ben accetto, ma capiamo come per alcuni possa essere un fastidio. La lunghezza allungata del remake significa che rimarrete a girovagare in alcune aree più a lungo di quanto accadesse all’epoca e, unito ad alcune modifiche ai combattimenti con i boss, in particolare verso la fine, in alcuni momenti questa cosa potrebbe frustrare un po’. Una soluzione al problema avrebbe potuto essere inserire ancor più aree nuove di zecca, senza andare ad allungare artificialmente quelle già presenti.

Per quanto riguarda il combattimento? SH2R è un altro pianeta rispetto all’originale. Silent Hill 2 era scandalosamente facile, anche al livello di difficoltà più alto, e l’edizione di Bloober è l’esatto opposto. La buona notizia è che Remake non rende i combattimenti cruciali per l’esperienza ma di sicuro rende più difficile adottare la tipica strategia da survival horror di scappare-scappare-scappare. A causa dei suoi spazi angusti e anfratti claustrofobici, è incredibilmente difficile ritirarsi da un combattimento e non c’è sostanzialmente alcun modo significativo per muoversi furtivamente. Oltre a ciò, la maggior parte delle battaglie con i boss prosciugheranno le vostre riserve di munizioni con spietata efficienza. Inoltre, è spesso difficile finire i nemici senza subire danni a vostra volta, bruciando le vostre scorte mediche già risicate.

Parte di come Silent Hill 2 Remake mitiga tutto questo è attraverso i suoi enigmi, che sono, per mancanza di un termine meno sensazionalista, fantastici. Come l’originale, potrete scorporare la difficoltà per enigmi e combattimenti, quindi se siete bravi nei combattimento ma fate fatica con gli enigmi o viceversa potrete mescolare e abbinare le due difficoltà per meglio adattarle alle vostre esigenze. Ad esempio, in una singola partita, potreste giocare con un’impostazione di combattimento più facile in cui troverete più munizioni e incontrerete meno nemici, mentre risolvete comunque enigmi con meno indizi, più passaggi e notevolmente più ardui da decifrare. E ancora, qui Silent Hill 2 Remake fonde sapientemente il familiare con il nuovo; tutti gli enigmi dell’originale sono presenti e corretti, anche se spesso con sottili colpi di scena per renderli meno prevedibili. Fantastico.

Come ci si aspetta, è il modo in cui Silent Hill 2 Remake appare, suona e racconta la sua storia in maniera sommessa, sottovoce ma con una punta di insistenza che sfocia nell’arroganza che lo renderà una delle esperienze più importanti per gli appassionati di horror degli ultimi anni. Evitando spaventi di poco conto e splatter, Silent Hill si affida alla sua atmosfera malinconica per turbare il giocatore. Inverte maliziosamente le aspettative, offrendo silenzio quando ci si aspetterebbe una una colonna sonora cupa, oppure distrae con cose che sembrano umane da lontano ma raramente lo sono. Per quanto sia Resident Evil che Silent Hill siano, senza dubbio, franchise di spicco nel gaming horror, dove Resident Evil è gloriosamente pulp e roboante, Silent Hill è sobrio e malinconico. Non c’è nessun T-virus o conglomerato capitalista qui. Solo dolore, introspezione, oscurità, afflizione, autocommiserazione. Silent Hill come serie non è mai stata adatta ai deboli di cuore e Silent Hill 2 nello specifico é una esperienza straziante. La sua è una storia agghiacciante con alcune sottotrame davvero orribili che fanno riferimento a bullismo, molestie, omicidio e violenza sessuale. È quindi merito del Bloober Team aver offerto questa storia sensibile e angosciante in un modo che raramente sembra salace o gratuito, e senza rovinare nulla, una delle storie secondarie più inquietanti del gioco è stata attentamente ripensata per essere molto più comprensibile e gestita con cura.

Anche il sound design di Akira Yamaoka continua a rimanere un punto di riferimento per il genere, risultando inquietante come sempre; l’abbinamento perfetto e perfettamente orribile con le creature grottesche concepite da Masahiro Ito che non mancheranno mai di spaventarvi, anche dopo 20 ore. Il simbolismo sottile ed allo stesso tempo esplicito del mondo abbaglia e confonde in egual misura. Non vi stancherete mai di esplorarlo, ficcando il naso negli angoli e rompendo le finestre, raccogliendo appunti, indizi e piccoli dettagli che aggiungono ulteriori strati di oscurità e profonda, tetra malinconia alla narrazione adulta di Silent Hill 2.

Tirando le somme, diciamo le cose come stanno. Ci è andata di lusso con questo Silent Hill 2 Remake. E’ sempre un grosso rischio quando si va a lavorare accanto a certe pietre miliari, siano esse videogiochi, libri, film o quant’altro, ma fortunatamente i ragazzi di Bloober Team si sono superati, regalandoci quella che (anche stando agli sviluppatori originali di Konami) é potenzialmente la versione definitiva di un capolavoro assoluto. Silent Hill 2 Remake è, senza tanti giri di parole, imperdibile.
POWER RATING:
9.7/10
“Il Silent Hill 2 originale era giustamente considerato un capolavoro: 23 anni dopo, i ragazzi di Bloober Team ci regalano quella che potenzialmente ne è la versione definitiva, riveduta con tatto e rispetto, ed assolutamente fantastica. Silent Hill 2 Remake é innegabilmente spettacolare.“
PRO:
+ La colonna sonora di Akira Yamaoka, insieme a tutto il comparto audio, sono incredibili
+ Direzione del remake che rispetta la versione originale
+ Filmati di alta qualità, ed una trama espansa con aggiunte sostanziali
+ Finalmente un sistema di combattimento degno di questo nome
+ Una esperienza horror senza tempo
CONTRO:
– Invece di allungare quelle già esistenti, sarebbe stato preferibile qualche zona nuova di zecca





Lascia un commento