Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Koei Tecmo
-Versione Testata: Nintendo Switch 2
-Disponibile per: Nintendo Switch 2
-Sviluppatore: Koei Tecmo
-Publisher: Koei Tecmo
Lo splendido Wild Hearts torna in una versione migliorata per la nuova console di Casa Nintendo!
Se dovessimo scegliere, tra i tanti, un gioco in particolare del 2023, quello sarebbe senza dubbio Wild Hearts. Ad oggi, per noi quello rimane senza dubbio l’unico rivale meritevole tra i tanti “cloni di Monster Hunter“. Non venne inserito nella nostra lista GOTY solo ed esclusivamente perchè, a distanza di pochi mesi, il publisher (Electronic Arts…NdR) ne abbandonò completamente il supporto, lasciando noi in primis ma anche l’intera fan-base spiazzata ed incredula. Una mossa che evidentemente non piacque nemmeno al duo Koei-Tecmo/Omega Force, che ha prontamente ripreso le redini della IP e ci regala due anni dopo questa versione “S” esclusiva per Nintendo Switch 2.

Per leggere i nostri pensieri sul gioco vero e proprio vi rimandiamo all’articolo principale CLICCANDO QUI, ma per i lettori più pigri vi trascriviamo i nostri pensieri sull’opera sviluppata da Omega Force: “Tirando le somme, […] abbiamo letteralmente adorato questo Wild Hearts. Ci siamo divertiti come pazzi, sfidando queste maestose creature colossali e sfruttando appieno la novità del sistema Karakuri, godendo della stupenda, elegante e dignitosa cornice in stile Giappone feudale che faceva da premessa a tutto il gioco.” Non male come complimento, che dite? In virtù di questo quindi, ci siamo letteralmente buttati a capofitto in questa nuova versione “S”, turbati però però da alcune domande che ci ronzavano in testa: Cosa sarà cambiato? Chi ha già giocato Wild Hearts dovrà giocare anche Wild Hearts S?
Domande difficili, in realtà, e su cui abbiamo dovuto ragionare un po’. Facciamo un po’ di ordine. Innanzitutto non si può parlare di Wild Hearts S senza capire cosa c’è stato prima. Questo porting per Switch 2 arriva circa due anni dopo l’apparizione dell’ambizioso gioco di caccia di Koei Tecmo su altre piattaforme, riprendendo la formula di caccia ai mostri ideata da Capcom e creando qualcosa che mantenesse abbastanza della struttura familiare, creando al contempo nuove esperienze di gioco.

Anche in questo, ha fatto un lavoro eccellente, con Wild Hearts che si colloca tra i migliori giochi di caccia non-Capcom che abbiamo mai avuto il piacere di testare e di giocare da appassionati. Ora, Wild Hearts S porta il gioco sulla nuovissima console portatile di Nintendo, mantenendo tutti gli aggiornamenti e i miglioramenti precedenti, espandendo i gruppi in-game dai tre giocatori dell’originale a quattro, riducendo e comprimendo al contempo tutto per la piattaforma portatile. Così facendo, non è necessariamente il posto migliore in cui giocare, ma in un mondo post-Monster Hunter Wilds, Wild Hearts S si propone ancora una volta come un’alternativa avvincente.
L’originale Wild Hearts ha spinto le sue piattaforme al limite. Lo testammo su Xbox Series X e, pur risultando “bello” in termini assoluti, sembrava decisamente meno rifinito di quanto ci si sarebbe potuti aspettare. In parte ciò era dovuto alla scala e al dettaglio che Koei Tecmo infilò a forza in ogni area, così come all’incredibile design dei mostri, in parte alla scarsa ottimizzazione. È giusto dire che questi problemi persistono nella versione per Switch 2.
Essendo un gioco uscito da un paio d’anni e che ha ricevuto un flusso costante di aggiornamenti, ci aspettavamo un’esperienza impeccabile su Switch 2. Tuttavia, non è stato così. Il frame rate scende sotto i 30 fps, con scatti nelle aree più grandi e ricche di dettagli, mentre si nota un evidente pop-in durante lo streaming degli asset. A questo si aggiungono effetti di pioggia e neve poco brillanti, texture piatte o ridotte e una grana visiva che rende tutto un po’ meno dettagliato. Non è un granché sul nuovo hardware Nintendo.

Detto questo, per il resto gira abbastanza bene, con la maggior parte dell’azione principale che risulta veloce, impegnativa e coinvolgente. Tra l’altro, paradossalmente tutto questo accade soprattutto giocando su console portatile, una cosa che mitiga alcuni dei problemi in virtù delle dimensioni forzatamente ridotte dello schermo.
Veniamo ora al gameplay, che vede il giocatore condurre il proprio personaggio in un’area ampia e ben definita, alla ricerca di uno dei mostri incredibilmente grandi e naturalistici noti come Kemono, per poi ridurne la salute con una serie di colpi di spada, martello o ombrello appuntito. Uccidendoli, si ottengono una serie di frammenti di mostro che possono essere utilizzati per creare nuove armi e armature. Fin qui, siamo di fronte all’ ABC dei giochi in stile Monster Hunter.
L’asso nella manica di Wild Hearts è il Karakuri. È possibile evocare strumenti di caccia per aiutarsi in battaglia e, sebbene questi inizino come una serie di casse su cui arrampicarsi e da cui saltare, si espandono presto in barriere, armi e strumenti di attraversamento, con un sistema di combo entusiasmante e interessante che conferisce alle cacce un’atmosfera nuova, più frenetica e libera, differenziando nettamente Wild Hearts dal gioco a cui si ispira.

L’ambientazione in stile giapponese di Wild Hearts e di questa variante “S” lo rende comunque un diretto avversario di Monster Hunter Rise, invece di World o Wilds, esplorando la mitologia e il potenziale di quell’ambientazione e giocando con le meccaniche di caccia fondamentali. Wild Hearts S è meno roboante e riesce a rendere i suoi personaggi un po’ più avvincenti, un tocco più umani, rispetto a quelli di Capcom, anche se manca della solidità e della sicurezza del consolidato elenco di mostri e della mitologia di Rise.
Il punto è che, a differenza di quando Wild Hearts è uscito originariamente, ora è Monster Hunter Wilds, e non Rise, ad essere al momento al centro dell’attenzione degli appassionati di caccia. Il chiaro vantaggio di Hearts S rispetto a quest’ultimo è il suo livello di difficoltà. Pur semplificando alcuni aspetti di Monster Hunter, offrendo opzioni per localizzare la preda ed eliminando la necessità di creare pozioni curative e altri oggetti, Wild Hearts S vanta una serie di creature che decimeranno la vostra salute se non sarete particolarmente attenti e focalizzati. Dovrete impegnarvi per trovare materiali, potenziare l’equipaggiamento, poi cogliere il momento giusto per attaccare, usare il Karakuri al momento giusto, e tutto questo lo fa sembrare, a tutti gli effetti, un vecchio Monster Hunter. Il Wilds attuale è brillante, ma soffre di una facilità cronica. Wild Hearts S decisamente no.
Veniamo ora al suffisso più importante di questa edizione: da fan, speravamo che la “S” nel titolo fosse indicativa di una sorta di contenuto di espansione, forse simile alle missioni di “livello G” che Capcom vorrebbe includere in futuro nei suoi giochi Monster Hunter. Purtroppo, non è così, e questo debutto Nintendo per Wild Hearts è più una modesta patch di bilanciamento che altro. Sebbene Koei Tecmo abbia ampliato il numero di giocatori per Wild Hearts S a quattro, non è disponibile il crossplay con le altre piattaforme, il che lo rende una esperienza bizzarramente “confinata” per un titolo multigiocatore. Siamo sicuri che i nuovi possessori di Switch 2 in cerca di un tocco di Monster Hunter troveranno molto da apprezzare in Wild Hearts S, ma limitarsi a tre giocatori o aggiornare le altre console per adattarle al nuovo numero di quattro giocatori e avere il crossplay avrebbe aiutato Koei Tecmo a creare una community più ampia per il gioco.

Tirando le somme, Wild Hearts S è un’aggiunta soddisfacente alla libreria iniziale di Switch 2. La caccia ai mostri e la creazione di equipaggiamento sono appaganti e coinvolgenti come ci si aspetterebbe, e la rigiocabilità è altissima, sia in solitaria che in compagnia. Detto questo, le prestazioni tecniche sono troppo altalennanti, mentre la mancanza di aggiunte significative in termini di contenuti a questa riedizione sembra un’occasione sprecata, soprattutto se lo avete già giocato su altre piattaforme. Noi ci sentiamo di consigliare comunque questo Wild Hearts, dato che i suoi difetti non ne compromettono troppo i numerosi punti di forza, specialmente se non avete ancora avuto il piacere di dilettarvi col titolo Koei Tecmo.
POWER RATING:
8.0/10
“Wild Hearts su Switch 2 si ri-conferma come un titolo spettacolare, minato però in questa versione da alcuni evidenti problemi tecnici. Se però riuscirete a chiudere un occhio, avrete tra le mani uno dei migliori giochi di caccia attualmente sul mercato.”
PRO:
+Gameplay accessibile ma profondo
+Il sistema Karakuri è geniale
+Level-Design impeccabile
+Tonnellate di contenuti e missioni
+Co-op ampliata a 4 giocatori
CONTRO:
-Frame-rate inconsistente
-Manca il crossplay
-Avremmo apprezzato più contenuti aggiuntivi per questa riedizione





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