Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Capcom
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Windows

Dopo il periodo di esclusività su Nintendo Switch, Monster Hunter Rise è pronto per essere giocato anche dalle community Xbox e PlayStation!

Monster Hunter, inteso come serie, può essere visto come l’esempio calzante della frase “ascesa verso il successo”, un po’ come il Fire Emblem di Nintendo. Da titolo di nicchia in grado di riscuotere una buona dose di successo solamente in Giappone, Monster Hunter (Capcom, in realtà) ha saputo perseverare fino a renderlo quello che è attualmente, ovvero uno dei brand più prolifici dell’intero catalogo della software house nipponica nonché un fenomeno mediatico di indubbio successo in grado di generare dozzine di (oltre ai videogames) prodotti cross-media come manga, anime, film (sia canonici che in CGI) e una sequela pressoché infinita di memorabilia. Non stupisce quindi che un titolo come Monster Hunter Rise, inizialmente una esclusiva per Nintendo Switch dove peraltro riscosse meritato successo, venga ora trasposta sulle console “grandi”. La domanda da porsi però è la seguente: Sarà valsa la pena aspettare così tanto?

Non scherziamo, certo che ne è valsa la pena. Se Monster Hunter World (CLICCATE QUI per leggere la recensione) e la relativa, mastodontica, espansione Iceborne sono stati i fattori determinanti nel fare esplodere il successo di Monster Hunter in Occidente, Rise sarà il titolo da ringraziare per l’affinamento di tutto quello che concerne il lato gameplay, in misura talmente radicale da rendere veramente, veramente difficile tornare ai precedenti capitoli. Ad esempio, gran parte della razionalizzazione del mondo è stata portata avanti, comprese modifiche come mappe senza caricamento, pietre per affilare le armi non consumabili e oggetti curativi utilizzabili mentre si cammina, tutti elementi vitali dopo aver trascorso centinaia di ore con loro in Monster Hunter World.

In termini di trama, onestamente, non c’è granché di cui parlare. Le storie dei vari titoli della saga non hanno mai brillato per profondità o spessore narrativo, e Rise non fa eccezione. Ambientato nel nuovo mondo di gioco dalle tinte orientaleggianti e nello specifico nel Villaggio di Kamura, il vostro compito sarà fondamentalmente quello di accettare varie missioni dai diversi abitanti o dalla Gilda dei cacciatori, risolverle (cosa che implicherà per un buon 90% lo scontrarsi contro terrificanti mostri), potenziare il vostro equipaggiamento utilizzando le spoglie dei vari nemici sconfitti, accettare nuove missioni e via così. Come abbiamo detto, nulla di trascendentale sotto il discorso narrativo, ma in tutta onestà la cosa non ci tange minimamente. Detto molto terra-terra, siamo qui per altri motivi, e Rise lo sa bene.

Questioni minori come quella della trama sono di gran lunga oscurate dal poderoso (letteralmente) balzo in avanti che Rise compie nelle cacce stesse. Il focus di Monster Hunter riguarda la caccia di alcuni mostri pericolosi, e qui le opzioni disponibili, i luoghi in cui combattere e le tecniche con cui farlo sono, senza usare mezzi termini, superbe. Iniziamo parlando del motivo per cui farete fatica a tornare a World o ai capitoli precedenti: L’Insetto Filo (Wirebug).

I Wirebugs sono una risorsa ricaricabile che vi consentirà di saltare in aria, scalare qualsiasi muro, riprendervi da grandi colpi e usare le mosse speciali chiamate Silkbind. È difficile sopravvalutare quanto influenzino il ritmo sia dentro che fuori dal combattimento. Concettualmente, Rise non solo non ha più schermate di caricamento tra le zone della mappa, ma ha a malapena dei confini in senso assoluto mentre scalerete montagne e salterete per grandi distanze. E quando vi troverete nel pieno della battaglia, i Wirebugs potranno invece essere utilizzati in congiunzione con mosse speciali uniche per ogni arma (tra le 14 classi disponibili), che vanno da attacchi epici a maggiore manovrabilità.

Ma probabilmente la mossa con il maggiore impatto quando si tratta di cambiare il ritmo del combattimento stesso è anche la più sottile: se verrete sbalzati da un grosso colpo, premendo il grilletto sinistro del pad + A (X su PlayStation) userete un Wirebug per rimettervi in piedi con la vostra arma nel fodero. Potrebbe non sembrare chissà che cosa sulla carta, ma la quantità di tempo morto che elimina durante un combattimento è potenzialmente enorme. Prendere un colpo ora è un’opportunità invece di una battuta d’arresto, permettendovi di riprendere a combattere rapidamente o di guarire immediatamente grazie alla possibilità di usare immediatamente un oggetto curativo. Questa mossa riassume l’esperienza attiva di MH Rise: eliminare i tempi morti e tornare a combattere il prima possibile.

Il Wirebug comunque non sarà l’unica novità introdotta. Dopo gli adorabili Palico di Monster Hunter World (presenti anche in Rise, non preoccupatevi), nuovi alleati si aggiungeranno alla caccia: i Palamute, grandi animali simili a cani che potranno essere addirittura cavalcati, andando a limare ancora un po’ del tempo morto che permeava World. Non solo, così come la loro controparte felina, anche questi nuovi cagnoni vi daranno man forte in battaglia, e per renderli più efficienti avrete addirittura la possibilità di forgiare e creare nuovo equipaggiamento anche per loro. Fantastico.

Per quanto concerne il resto, come abbiamo già visto, il gameplay-loop di Monster Hunter rimarrà invariato: Accetterete una missione, sconfiggerete il mostro di turno utilizzando una tra le 14 tipologie di armi disponibili (ognuna diversissima dalle altre, sperimentate!), raccoglierete resti, ossa, interiora, pelli e via dicendo dal nemico appena abbattuto, al villaggio creerete o rinforzerete il vostro equipaggiamento (armi o armature) usando quegli stessi oggetti appena raccolti, ed accetterete nuove e sempre più ostiche missioni contro nuovi e sempre più terribili mostri. Semplice, efficace, ed assolutamente irresistibile, vi ritroverete a pensare “ancora una missione” e guardando l’orologio scoprirete che saranno passate ore.

Tecnicamente siamo di fronte a un titolo abbastanza complesso da valutare. Da una parte avremo una direzione artistica assolutamente di prim’ordine, con una concettualizzazione ed una stilizzazione del concetto di Giappone Feudale (o dell’Oriente in termini assoluti) impeccabile. Dall’altra, avremo un comparto più puramente tecnico che, nonostante sia stato potenziato rispetto alla versione originale (sappiamo tutti che Nintendo Switch non é paragonabile a PlayStation 5 o Xbox Series X) non nasconde la sua natura derivante dalla programmazione su hardware meno performante. Se siete tra i giocatori che danno molta importanza alla grafica (cosa che non dovreste fare a prescindere), continuerete a preferire Monster Hunter World. Tutto il resto é comunque di altissimo livello, con particolare menzione per la colonna sonora che accompagnerà le vostre scorribande, anch’essa permeata da particolari sonorità giapponesi, come il pizzicato dell’enigmatico shamisen e il fragore dei tamburi taiko.

Tirando le somme, Monster Hunter Rise é una esperienza di gioco di assoluta qualità, ed è un bene che sia stata sdoganata dai confini dell’esclusività a favore del potenziale apprezzamento di un pubblico globale. Certo, tecnicamente forse si sarebbe potuto fare di più, ma questo avrebbe portato a dover riscrivere il codice di gioco e creare nuovi modelli poligonali ad-hoc, cosa che avrebbe ritardato la pubblicazione del titolo. Per noi, Rise va più che bene così in luce dei miglioramenti apportati al gameplay, e consigliamo a tutti di giocarlo. Non ve ne pentirete.

POWER RATING:
9.0/10
“Ci è voluto del tempo, ma finalmente Monster Hunter Rise è disponibile per qualunque piattaforma sul mercato. Divertente, gratificante e col miglior gameplay dell’intera saga grazie alle modifiche introdotte con questo capitolo, é un titolo assolutamente imperdibile.”


PRO:
-Il miglior gameplay dell’intera saga
-Tonnellate di contenuti
-Level-Design incredibile
-Livello di sfida gratificante

CONTRO:
-Tecnicamente inferiore al precedente capitolo (World)
-Potenzialmente frustrante

Posted by:Powerwave83

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