Di Pierre Coppi
Come probabilmente ben saprete, il remake di Trials of Mana ha da qualche tempo esordito sul mercato. Quale momento migliore quindi per conoscere un po’ meglio i titoli della serie “Mana”?

La serie di Seiken Densetsu è sempre stata un progetto un po’ particolare per Squaresoft.
Inizialmente nata come spin-off del ben più noto, già all’epoca, Final Fantasy, ha sempre continuato a vivere all’ombra del fratello maggiore, pur essendo in grado di ritagliarsi uno zoccolo duro di appassionati. Il primo titolo in particolare, uscito per Game Boy nel 1991, fu quello più “indeciso” sulla sua identità. Per quanto intitolato “Seiken Densetsu: Final Fantasy Gaiden” in terra nipponica, venne rilocalizzato come “Mystic Quest” in Europa e, addirittura ancora più esplicitamente come “Final Fantasy Adventures” negli Stati Uniti.
Il gioco ebbe comunque un discreto successo su tutti e tre i mercati, e vennero aperte le porte a una serie parallela a Final Fantasy.

Quattro titoli vennero lanciati come parte della serie tra il ’91 e il ’99: il già citato Seiken Densetsu per Game Boy, Seiken Densetsu 2 (chiamato questa volta Secret of Mana) e Seiken Densetsu 3 (Trials of Mana, mai rilasciato in EU/US) per Super Nintendo/Super Famicom, e per finire Legend of Mana per Sony PlayStation. Nel bene e nel male, fino a quel momento la serie mantenne un certo livello di qualità. Fu nella seconda parte della vita di “Mana”, che iniziarono i problemi.

Tra il 2006 e il 2007, ben quattro nuovi titoli vennero introdotti come parte integrante della serie. Per quanto nella prima “tranche” della serie i giochi fossero connessi solo tematicamente, condividevano almeno il fatto di essere action-RPG. È con questa seconda “infornata” di titoli che la serie perse sia in identità che qualità, con Square Enix alla ricerca del successo con svariati titoli sperimentali. Children of Mana per Nintendo DS, Dawn of Mana per Playstation 2, Friends of Mana (uscito solo in Giappone per Mobile) e Heroes of Mana vennero racchiusi in quella che venne chiamata “World of Mana”, e coprirono svariati generi: dall’action adventure allo strategico a turni. Questa seconda parte è forse la più buia dell’intera cronistoria legata a Seiken Densetsu, e vide quella che prima era una serie di nicchia, ma con la consueta qualità Square (Soft) crollare al netto di titoli mediocri e poco ispirati.

Ci fu anche una terza parte della storia dopo il mezzo disastro di “World of Mana”. Tre titoli lanciati tra il 2013 e il 2016, con due di essi mai usciti dalla terra del Sol Levante: Circle of Mana, un gioco di carte per cellulare, Rise of Mana per PsVita e Mobile e per finire Adventures of Mana, primo remake del primo titolo in assoluto, per PsVita.

Prima di concludere, ci sarebbe anche da fare una piccola disquisizione sulla natura dei vari titoli: “Seiken Densetsu” significa in giapponese, “La Leggenda della Spada Sacra“, titolo coerente e piuttosto indicativo di cosa manderà avanti la trama della serie negli anni a venire. Tralasciando il primo capitolo, i vari titoli “Of Mana“, per quanto lontani da una traduzione del nome originale, rendono comunque l’idea e sono tematicamente in linea coi vari prodotti. “Mystic Quest” però, non andrà nemmeno vicino a centrare il bersaglio, con un nome generico e poco ispirato, assolutamente lontano anni luce da quello originario.

Per chiudere, ci troviamo ora in quella che può definirsi la quarta fase del franchise. Tra il 2018 e il 2020 si sono visti il remake di Secret of Mana (secondo capitolo) e pochi mesi fa quello di Trials of Mana (terzo capitolo e tra l’altro mai pubblicato in Europa), quasi a voler ripartire, da parte di Square Enix, dalle basi della serie, andando a rendergli omaggio con prodotti curati e dall’identità molto più definita rispetto a quelli dell’era “World of Mana”.
Se dopo questo nostro speciale siete interessati ad entrare nel mondo di “Mana”, date uno sguardo alla nostra recensione, cliccando QUI.

BONUS: Un ulteriore remake dell’originale Seiken Densetsu uscì anche per Gameboy Advance nel 2003, intitolato Sword of Mana e portando così a ben CINQUE le varianti del titolo per, fondamentalmente, lo stesso gioco (Seiken Densetsu, Final Fantasy Adventures, Mystic Quest, Sword of Mana, Adventures of Mana)!

2 risposte a "Seiken Densetsu (Mana Series), una Retrospettiva – Speciale"