Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da EastAsiaSoft
-Versione Testata: Nintendo Switch
-Disponibile per: Nintendo Switch
Da EastAsiaSoft e dal trio composto da Idea Art, Compile Heart e Felistella, un assurdo JRPG con alcune meccaniche decisamente… singolari!
Il brivido della scoperta, galeoni che solcano tempeste, battaglie contro gli elementi, mostri marini, a prima vista Seven Pirates H potrebbe sembrare la versione nipponica di un qualcosa vagamente somigliante all’ Assassin’s Creed Black Flag di Ubisoft. Diciamo solo che… le similitudini finiscono qui, ovvero all’ambientazione, perchè il titolo EAS porta con sé una discreta dose di singolarità!
Singolarità che si può riassumere, fondamentalmente, in pochi termini: fanservice, seni a go-go attorno a cui ruotano diverse meccaniche di gioco, nemici dalle più svariate fogge e fattezze (purché riconducibili a qualcosa di fallico) ed una dose di umorismo assolutamente smisurata. Non è la prima volta che recensiamo qualcosa di così piccante (CLICCATE QUI per la recensione di Gal*Gun Double Peace!) e al di là delle solite battute banali e del facile umorismo da bar, sinceramente non ci dispiace. Viviamo in una società troppo stereotipata, e se rompere lo stereotipo vuol dire incappare in giochi come questo Seven Pirates H o il sopramenzionato Gal*Gun, ben venga.

Dopo aver messo bene in chiaro la nostra visione del classico patti chiari, amicizia lunga, andiamo ad analizzare questo bizzarro JRPG a turni. Una ragazza pirata di nome Parute è nel bel mezzo di un viaggio alla ricerca di un tesoro e arriva, per una serie di circostanze fortuite, al “Mare di Monsupi”, un oceano fantasma dove si dice che sia nascosto un favoloso tesoro. Nessun essere umano vive lì, anche se varie ragazze mostro chiamano la zona casa. In questa terra sconosciuta, mentre è circondata da strane creature, Parute decide di cercare un tesoro, dando così inizio alla sua avventura e alla trama di Genkai Tokki: Seven Pirates. Già che siamo in tema, approfondiamo un attimo quest’ultimo punto, perchè siamo sicuri che, da bravi lettori quali siete, non vi sarà sfuggito il fatto che abbiamo usato un termine diverso per riferirci al gioco. Questo Seven Pirates H, infatti, altro non è se il porting (debitamente aggiornato) dello stesso titolo uscito nel 2016 per PS Vita e facente parte della serie Genkai Tokki, mai pubblicata fuori dal Giappone.

Veniamo ora al gameplay. Iniziamo dicendo che, razionalizzando ai minimi termini, SPH altro non è se non un classicissimo JRPG a turni. Avrete a disposizione diversi tipi di attacchi, magie e abilità, oltre al poter utilizzare vari oggetti in grado di farvi recuperare salute o aumentare le vostre statistiche o debilitare il vostro avversario. Come già detto, nulla di strano sotto al sole. Tuttavia… è in tutto il resto che il gioco dedicato alla nostra pirata e alla sua ciurma di monster-girls differisce. Un esempio? Le abilità speciali di cui parlavamo potranno essere attivate solamente dopo che le ragazze si saranno… *colpo di tosse* eccitate al punto giusto, cosa che per un qualunque motivo (a noi ignoto) risveglierà in loro una intensa crescita delle performances. E se questa cosa vi ha messo a disagio, sappiate che fondamentalmente tutto il resto del gioco verterà sugli stessi, altissimi, principi etici e morali: Armature? Nossignore, gli articoli ed i completi disponibili saranno fondamentalmente reggiseni e mutandine, con ogni pezzo di… equipaggiamento dotato di diverse statistiche e bonus.

La pièce de résistance di questo Seven Pirates H però, arriverà dal suo sistema di crescita dei personaggi. O meglio, da parte di esso. Vedete, dove in un incalcolabile numero di RPG, jRPG, aRPG e cRPG la crescita del personaggio viene gestita sin dall’alba dei tempi grazie alla classica barra dell’esperienza (uccido mostri, completo quest -> aumento di livello), questo in Seven Pirates varrà per un discorso relativo a health points e statistiche base, mentre per stabilire la vostra forza fisica o la vostra agilità… beh, inutile girarci attorno, tutto sarà basato sull’apparato mammario del vostro party. *sospiro* Le tette, capito? Più saranno grandi e soffici e maggiori saranno la vostra forza di attacco e la difesa, mentre più il vostro party sarà composto da ragazze meno… prosperose, maggiori saranno la loro destrezza ed agilità (rispettivamente, colpi critici e capacità di schivare gli attacchi). Come fare però a far sviluppare queste caratteristiche, se non sono legate all’avanzamento di livello? E’ presto detto, mediante il “Booby Training”. Fondamentalmente, dovrete modellare, tastare, palpeggiare, ruotare, pizzicare e più in generale allenare il seno dei personaggi, utilizzando vari tonici che potrete creare a vostra volta durante le esplorazioni delle diverse isole del Mar Monsupi oppure comprare nei vari shop. Ed ora, finalmente, asciughiamoci il sudore dalla fronte e passiamo oltre. Per favore.

Isole visitabili, dicevamo. Un mare pieno zeppo, oltretutto! Il mondo di gioco sarà infatti speso in una sorta di ibrido tra una visual novel durante le discussioni tra i vari personaggi e una rappresentazione 3D dei vari ambienti esplorabili, dove tra l’altro potrete vedere i vari nemici direttamente sulla mappa, cosa che ad esempio andrà ad eliminare l’annoso problema dei random encounter. Ci sono poi anche tutti i tipi di attività secondarie da completare, sistemi di creazione e simili con cui giocare. Seven Pirates H è un JRPG apparentemente sottile, ma contiene tutti gli elementi che servono. Non fa nulla di spettacolare con nessuno di loro, ma a ben vedere non ci sta nemmeno provando.

Tirando le somme, noi ci siamo divertiti tantissimo con questo SPH: é divertente, irrispettoso e se vogliamo anche sciocco, ma ne è assolutamente consapevole in qualunque cosa faccia. Se volete provare un gioco di ruolo decisamente diverso dal solito, e perchè no anche piccante al punto giusto, Seven Pirates H è una scelta quasi obbligata!
POWER RATING:
8.0/10
“Fanservice, battute imbarazzanti e ragazze in costumi succinti, il tutto a braccetto con un jRPG dalle meccaniche solide: Seven Pirates H è una delle esperienze più esilaranti di quest’anno!”
PRO:
+Classico gameplay jRPG a turni
+Esilarante e soprattutto divertente
+La trama è decisamente assurda
+Ottimo doppiaggio nipponico
CONTRO:
-E’ pur sempre il porting di un gioco PS Vita del 2016, e tecnicamente si vede
-Fin troppo “imbarazzante” per qualcuno