Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Versus Evil
-Versione Testata: Nintendo Switch
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch, Steam
Un interessante strategico ibridato con meccaniche roguelite ed un setting decisamente particolare. Tutti i segreti di The Hand of Merlin nella nostra review!
Rilasciato in Early Access, The Hand of Merlin fu poi pubblicato su PC. Ora, un anno dopo il suo lancio originale, questo interessante miscuglio di diversi temi e gameplay vede la luce su console: Leggende della mitologia Arturiana mischiate a mostruosità Cthuliane? Un gioco di ruolo all’interno di un’avventura testuale basata sulla scelta? Combattimento brutale a turni all’interno di una struttura roguelike? La carne al fuoco è sicuramente tantissima, ma… sarà valsa la pena aspettare?

Secondo noi si, ma andiamo per gradi. Innanzitutto partiamo dalla storia, che rivestirà un ruolo fondamentale: Merlino, ora un essere etereo in grado di influenzare diversi piani di esistenza, indebolito durante la battaglia di Artù contro Mordred, deve aiutare una banda di eroi incaricati di riportare il Santo Graal da Albion a Gerusalemme. Così facendo, spera di sigillare uno strappo nel tessuto spazio-temporale che minaccia di sopraffare il mondo medievale con orrori cosmici (a tal proposito, se la tematica vi attira, date uno sguardo alla recensione di Source of Madness CLICCANDO QUI). All’interno della mitologia del gioco, Merlino è una costante in un multiverso. Sta cercando di salvare quanti più mondi possibile, guadagnando e mantenendo nuovi poteri man mano che ogni gruppo di eroi riesce o fallisce. Sempre più giochi roguelike stanno arrivando con un’eccellente giustificazione narrativa per la loro struttura e la combinazione di leggenda arturiana e horror cosmico in The Hand of Merlin funziona decisamente bene.

Per quanto la trama di questo The Hand of Merlin (THOM, da ora) risulti interessante, è il gameplay che fungerà da fiore all’occhiello dell’esperienza. La meccanica principale del gioco è il combattimento tattico basato sui turni, ma ben prima del vostro debutto in combattimento, dovrete interagire con il resto del gioco: Vi muoverete su una mappa da un punto d’interesse all’altro e molto spesso avrete la scelta di percorsi diversi. La storia sarà raccontata mediante una interfaccia sullo stile di un libro e vi verranno spesso date diverse opzioni tra cui scegliere. Ricordate i mitici libri-game? Il concetto è quello. Il caso, comunque, sceglierà come la vostra decisione influenzerà la trama sotto vari aspetti.

Presto o tardi, comunque, verrete chiamati a combattere in prima linea, che si tratti di rapinatori, esattori di tasse, disertori o, come da titolo della recensione, creature abominevoli. Osserverete l’area in modo isometrico e potrete muovervi, attaccare o impiegare uno qualsiasi dei vostri tre eroi in qualsiasi sequenza, finché avrete punti-azione. Gli incantesimi costeranno mana, le barriere vi daranno riparo contro i proiettili. Durante le battaglie, ci è piaciuto l’ambiente circostante. È piuttosto variegato. A differenza di giochi simili in cui i combattimenti sono costantemente condotti sulle stesse mappe, troveremo scontri in locande, percorsi di montagna, praterie, castelli e magazzini, il tutto in diverse nazioni.

Ci saranno punti armatura per ogni personaggio. I danni di battaglia vengono prima assorbiti da quest’ultima, e una volta persi, i danni andranno ad intaccare direttamente la barra della salute. Alcuni attacchi speciali saranno anche in grado di aggirare l’armatura e ridurranno istantaneamente la salute. Sfortunatamente, i punti salute non si riempiono automaticamente tra un combattimento e l’altro, solo un guaritore potrà aiutarvi. Fortunatamente, i guaritori saranno disponibili nella maggior parte delle città, ma attenzione, perché saranno anche costosi.

Tecnicamente, il gioco si difende bene. I menu sono curati e dotati di ogni informazione possa risultare utile, sia che si tratti di strategie di combattimento (e le relative percentuali di successo), sia che stiate facendo compere nei vari negozi della città, o ancora che stiate leggendo il bestiario. Magari non sarà immediatissimo, ma una volta presa la mano sul come e sul dove muovere i vostri cursori, apprezzerete l’intero ecosistema. Anche sul campo audiovisivo THOM si difende dignitosamente, con, come abbiamo già detto, una interfaccia curata, ma soprattutto con modelli poligonali discretamente dettagliati, che si parli di quelli di eroi e nemici, o delle varie ambientazioni. Il sonoro propone motivi in tema col contesto, ed una recitazione (Inglese) piuttosto ben fatta.

Tirando le somme, ci siamo divertiti con questo The Hand of Merlin. Non è esente da difetti, sia chiaro (la curva di difficoltà è piuttosto inconsistente, così come i livelli di difficoltà selezionabili), ma tutto sommato il lavoro di Room-C (gli sviluppatori) sarà in grado di appassionare tutti gli appassionati in cerca di un buon strategico, con una bella trama, una ambientazione squisita, e soprattutto ore ed ore di gameplay, visto che la versione console include tutti gli aggiornamenti della versione PC.
POWER RATING:
8.0/10
“Se amate i giochi decisamente curati e realizzati da un team appassionato, The Hand of Merlin sarà ricompensarvi. Armatevi però di un po’ di pazienza, perchè vuoi per la natura roguelike, vuoi per un bilanciamento della difficoltà un po’ precario, vi innervosirete spesso.”
PRO:
+Visivamente gradevole
+Piacevole miscuglio di diversi generi
+Colonna sonora coerente e ben fatta
CONTRO:
-Difficoltà scostante, mal calibrata
-Se non vi piacciono i roguelike, non sarà questo il gioco che vi farà cambiare idea