Oggi abbiamo il piacere di avere con noi Arianna Ravioli, produttrice di Will Die Alone, una toccante visual novel che andremo a recensire tra pochi giorni. Arianna è stata così gentile da concederci il tempo di intervistarla con qualche domanda, su di lei per conoscerla meglio, ma anche sul suo interessante progetto d’esordio.

PowerWave83: Buongiorno Arianna, piacere di averti tra noi!

Arianna Ravioli: Buongiorno a voi!

PW: Allora, prima di scendere nei dettagli della tua creazione, conosciamo un po’ meglio la mente dietro al progetto. Ti va?


AR:Certamente! Sono Arianna, sono nata e cresciuta a Milano e i videogiochi sono sempre stati una mia passione fin da piccolina.


PW: Ottimo, il background ottimale in tanti settori, non solo i videogiochi! Come è nato il progetto? Qual’è stata la scintilla che ti ha fatto fare “il grande passo videoludico”?


AR: Beh, ho conseguito nel 2020 una Laurea in Graphic Design e Art Direction con specializzazione in Creative Direction presso NABA con una tesi intitolata W*MEN, che descrive le modalità di rappresentazione di gender nei videogiochi.


PW: Una tematica decisamente attuale.


AR: Esatto. Dopo la tesi ho capito che quello che mi interessava davvero era il design dei videogiochi ed è per questo che ho deciso di iscrivermi al Master in Game Design presso IULM dove, durante il corso, ho creato Will Die Alone. Dopo la fine del corso ho pubblicato su itch il gioco ed in seguito sono stata contatta da un publisher, Fantastico Studio, per espandere il gioco e portarlo su console e Steam.


PW: Complimenti, deve essere stata una bella soddisfazione! Ma a parte Will Die Alone, di cosa si occupa Arianna?


AR: Una soddisfazione enorme! Ora, oltre a pensare ad un prossimo gioco, lavoro a Bordeaux come Game Designer per uno studio francese, Studio Black Flag.


PW: Quale è stato il processo creativo dietro a Will Die Alone? Vuoi parlarcene?


AR: Certo! Allora, Will Die Alone è iniziato con il master in game design alla IULM di Milano ed è stato il primo gioco che io abbia mai creato ahah. Proprio come tesi si doveva creare un gioco da zero. Ho sempre avuto “l’ossesione” delle memorie e di che tipo di persona sarei stata senza alcuni avvenimenti nella mia vita ed in più ho trovato un album [musicale] sulla demenza (di ben 6 ore) che è stata proprio una delle main inspiration insomma. Quindi dopo 5/6 mesi di lavoro (dove non avevo mai programmato nulla in vita mia) sono riuscita a finire il gioco in tempo per la fine del master!


PW: Fra poco pubblicheremo la recensione, ma vuoi spiegarci a grandi linee di cosa parla la trama del tuo Will Die Alone?


AR: Il gioco parla di questa ragazza, Alex, costretta ad accettare un lavoro in questa azienda chiamata Dewitt Corp che cancella le memorie dei suoi clienti per risolvere il loro problemi. Durante il gioco Alex avrà un cliente nuovo ogni giorno con un problema e differenti finali (ovviamente ogni volta che verrà scelta una memoria il futuro cambierà). Potrà leggere le news dal mondo esterno per vedere cosa succede e poi alla fine di ogni giorno ci sarà Sam, la ragazza di Alex, che le scriverà. Ci sono diversi finali che ovviamente non svelerò, [ride] però ogni azione ha sempre una conseguenza.


PW: Molto interessante! Vuoi/Puoi dirci altro?


AR: Dopo aver finito la parte legata ad Alex ho pubblicato il gioco da sola su itch e poi sono stata contattata da Fantastico (Studio, Ndr) per pubblicarlo su consoles e Steam (mi hanno trovato anche grazie ad un articolo di giornale sul Manifesto). Ho aggiunto una storia in più (la storia del capo di Alex, Tom) che fa vedere come è davvero iniziato questo programma per cancellare le memorie e ora è live ovunque!


PW: Cambiando un po’ discorso, ci sono stati giochi o comunque elementi a cui ti sei ispirata o che hanno comunque influenzato quello che poi è diventato Will Die Alone?


AR: in realtà togliendo l’Album di cui parlavo poco fa non molto. Durante il master mi hanno suggerito giochi da provare per vedere come quelli funzionavano. Ma per creare la mia idea solo l’Album.


PW: E tornando alla Arianna non-programmatrice, quali sono i tuoi giochi preferiti?


AR: Adoro i giochi con una forte componente narrativa. Dovessi elencarli, direi The Last of Us (1 e 2), What Remains of Edith Finch, Uncharted, e Red Dead Redemption.


PW: Titoli di un certo spessore! Arianna, ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso, è stato un piacere averti con noi!

AR: Grazie a voi!


Fra non molto arriverà anche la nostra recensione di Will Die Alone, un progetto che riteniamo decisamente interessante.

A presto!

Posted by:Powerwave83

Una risposta a "#Speciale: Intervista ad #AriannaRavioli su #WillDieAlone"

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