Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Square Enix
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch, PC

La guerra sta devastando il Regno degli Dei. Scoprite i segreti del nuovo RPG Strategico di Square Enix nella nostra review!

Qualche decennio fa, Squaresoft (ovvero prima della fusione con Enix) era universalmente riconosciuta come il non-plus-ultra di tutto quello che era Gioco di Ruolo Giapponese (jrpg) e Strategico, fosse esso in tempo reale o a turni. Titoli leggendari come la saga di Final Fantasy, quella di Mana, e tanti altri cementarono la prolifica software-house in quella posizione. Ora, il colosso giapponese ci riprova con un titolo che va a ripercorrere in maniera piuttosto evidente il sentiero dei gusti attuali del pubblico e, perché no, anche specificamente occidentali: Signori, benvenuti a The DioField Chronicle!

Perché quest’ultima affermazione? Semplice, perché The DioField Chronicle (DFC da ora) avrà tantissime cose in comune con un altro fenomeno mediatico di qualche anno fa: Game of Thrones, da noi conosciuto come Il Trono di Spade, sempre per continuare quel meraviglioso trend di snaturare completamente titoli e concetti e banalizzarli, quasi a implicare che nel nostro Bel Paese si sia una manica di idioti non in grado di apprezzare (se non letteralmente capire) concetti più complicati. Ad ogni modo, tralasciando questo minuto di polemica, il nostro DFC verterà, oltre che su combattimenti e gestione tattica delle nostre unità sui vari campi di battaglia, anche su un importante punto narrativo: la politica, con guerre per il potere, tradimenti, successioni di trono, cospirazioni, golpe e tanto altro ancora, esattamente come? Game of Thrones, esatto.

E non é finita, poiché il legame a filo doppio con la fortunata serie di George R. R. Martin non si limiterà a quello. Il filmato introduttivo sarà un chiaro, chiarissimo omaggio a quello della serie tv, e addirittura la colonna sonora di DFC sarà scritta da Ramin Djawadi Brandon Campbell. Chi sono, vi chiedete? Entrambi i compositori hanno lavorato a film e serie tv cult, tra cui Game of Thrones e il nuovo prequel House of the Dragon. Interessante!

Parliamo ora della trama: Il gioco segue la storia di un impero in ascesa nell’est che minaccia di conquistare il resto del continente. In risposta, le restanti nazioni si sono unite, creando un conflitto tra l’Impero e l’Alleanza che fa da sfondo a tutto il resto della storia. La maggior parte della storia si svolgerà nella nazione di Alletain, sull’isola di DioField, ricca del minerale che alimenta la magia in questa ambientazione e che riveste quindi una importanza fondamentale per entrambe le parti del conflitto. La maggior parte di questo retroscena verrà esposta durante l’introduzione del gioco in una esplosione di informazioni. Fortunatamente, più avanti sarà possibile visitare la libreria del vostro campo base, così da poter assumere tutte le informazioni di cui si ha bisogno in dosi molto meno invasive.

Veniamo ora al gameplay: The DioField Chronicle prende il classico formato RPG tattico e gli dà una leggera svolta. Addio ai quadrati o gli esagoni per mostrare fino a che punto possono spostarsi i personaggi, poiché le battaglie si svolgono principalmente in tempo reale, con l’azione che si interrompe solo quando i giocatori impartiscono comandi alle loro unità. Una volta posizionati, continueranno ad attaccare i nemici che si trovano nel loro raggio fino a quando non verrà loro detto di fare qualcos’altro. È una svolta soddisfacente alla consueta gestione delle unità che di solito avviene nei giochi di ruolo tattici, rendendo le battaglie più caotiche rispetto alla maggior parte dei giochi del genere. Non è una rivoluzione completa di ciò che ha funzionato prima, ma è una divertente modifica allo standard, che va ad implicare che i giocatori debbano tenere d’occhio in maniera molto più proattiva la salute e la posizione dei loro personaggi mentre le battaglia infuria. I personaggi saranno disponibili in quattro classi, anche se equipaggiamenti e build differenti possono influenzare il modo in cui si comportano in battaglia. I soldati possono usare i pugnali per essere più simili a ladri, asce per infliggere gravi danni e stati ai nemici, o spada e uno scudo per fungere da tank. Esistono build simili per ogni classe, ma mai al punto di non riuscire a gestire le vostre risorse o tattiche. Abbiamo trovato il sistema di gestione del vostro party decisamente interessante e versatile.

Veniamo ora alle note negative del titolo: Innanzitutto sappiate che DFC sarà un titolo decisamente ostico. Fallire nel mantenere il vostro party sempre aggiornato in termini di Livelli, armi, abilità e potenziamenti porterà molto rapidamente alla vostra sconfitta. Fortunatamente, sarà possibile rigiocare le missioni già affrontate così da avere una ulteriore fonte di XP/Guld (la valuta di gioco al pari dei Guil di Final Fantasy), ma sappiate che il grinding sarà un fattore innegabilmente presente nel titolo Square-Enix. A questo poi si va ad aggiungere una caratterizzazione dei personaggi un po’ sottotono, che lascia poco spazio alla crescita individuale dei singoli individui in termini narrativi. I personaggi di The DioField Chronicle hanno un certo, innegabile, fascino, ma la maggior parte non avrà abbastanza profondità per tenere il giocatore interessato oltre la loro rivelazione iniziale. La natura cruda della storia che Square Enix racconta in DFC significa che ci sono troppi tipi stoici e minacciosi nel cast. Coloro che non rientrano in quella categoria sono purtroppo lasciati a loro stessi, come caratterizzazione. Il cast non si svilupperà molto nel corso del gioco, nonostante alcune divertenti rivelazioni e colpi di scena nelle fasi conclusive. Nessuno sarà completamente insopportabile e nessuno brillerà davvero, rendendo il tutto fondamentalmente un po’ insipido. Peccato.

Tirando le somme, la storia potrebbe non essere la più unica ed i protagonisti abbastanza stereotipati, ma la direzione artistica del gioco è stupenda. The DioField Chronicle è bellissimo, dal filmato di apertura che (come già detto) evoca l’apertura di Game of Thrones alla rivelazione dei vari boss che andrete a combattere. Dall’estetica quasi ad acquerello dei ritratti dei personaggi al modo fluido in cui si muovono nei filmati, c’è tantissimo stile in mostra in questo gioco. Se poi ci aggiungete, ed in realtà è la parte più importante, un sistema di combattimento assolutamente delizioso e soprattutto divertente, ecco che anche voi andrete a chiudere un occhio sui lati meno ispirati dell’ultima produzione Square-Enix. Noi in tutta onestà stiamo già salivando al pensiero di un sequel!

POWER RATING:
7.5/10
“Con un sistema di combattimento interessante, divertente, e ben strutturato, l’ultimo RPG/RTS di Square-Enix convince!”

PRO:
+Artisticamente delizioso
+Sistema di combattimento versatile e divertente
+Una buona sfida per gli amanti degli strategici
+Colonna sonora d’eccezione

CONTRO:
-Cast minato da personaggi un po’ stereotipati
-Il grinding sarà, purtroppo, una costante

Posted by:Powerwave83

Una risposta a "#Review: #TheDioFieldChronicle – Guerra e pace nel nuovo #RPG #RTS di #SquareEnix!"

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