Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Ishtar Games
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox Series X, PlayStation 5, PC
Ishtar Games ci porta in una landa devastata da un terribile cataclisma magico. Nei panni di un manipolo di eroi, avrete come missione quella di… salvare l’umanità!
Raramente ci è capitato di giocare a titoli con una premessa tanto “definitiva” quanto quella di The Last Spell, l’ultimo prodotto di Ishtar Games distribuito da The Arcade Crew (la sottodivisione dedicata ai videogiochi indie di Dotemu): Nel mondo di gioco, la corsa al potere ha portò alla guerra, e la guerra portò un gruppo di potenti Maghi alla scoperta di un terribile incantesimo, capace di polverizzare intere città. Da qui, diverse alleanze si sono formate, nel tentativo di guadagnare un vantaggio tattico sugli stati avversari. Non solo, intere razze si sono lanciate in questa terribile corsa al massacro. Umani contro Elfi, Nani contro Umani, Elfi contro Nani, Orchi contro… chiunque. Col susseguirsi degli scontri, centinaia di migliaia di vite vennero spente, con le notti che rifulgevano dei bagliori violacei delle terribili esplosioni magiche lasciate dall’incantesimo. Poi, ad un certo punto, il silenzio. Tutto cessò. La pace, finalmente? No, perché dai fumi e dalle nebbie violacee di quella devastazione magica, ammantate dal velo della notte, una nuova minaccia si abbatté sul mondo. Orde di mostri, non morti e demoni emersi con l’unico scopo di porre fine a quanto restava della civiltà. La soluzione? Eliminare totalmente la magia dal pianeta, creando quello che sarebbe stato chiamato L’Ultimo Incantesimo (The Last Spell).

Il gameplay di The Last Spell sarà fondamentalmente spaccato in due metà: Durante il giorno, gestirete la fase di produzione. Qui potrete spendere oro e risorse per costruire edifici, curare i vostri eroi e costruire difese per la città. Durante le vostre prime corse, sarete limitati a poche strutture di base, ma man mano che avanzerete sbloccherete più opzioni con cui difenderti. Il tasso di progresso è ben bilanciato; per la maggior parte del tempo, avevamo almeno uno o due nuovi giocattoli con cui sperimentare, il che ha contribuito a evitare che The Last Spell diventasse troppo ripetitivo troppo alla svelta. La notte sarà il vero cardine del gameplay. Nelle nebbie che circondano la vostra città si nascondono innumerevoli creature il cui unico scopo sarà distruggere il vostro cerchio magico. Ogni fase di combattimento è composta da diversi turni in cui ondate dopo ondate di creature avanzeranno nella vostra città. Gli eroi si sposteranno su una mappa a griglia, usando le loro abilità speciali per infliggere danni o potenziare i loro alleati. Il combattimento non è finito finché l’ultimo mostro non viene ucciso, il vostro ultimo eroe viene ucciso o i mostri riescono a distruggere il cerchio magico e impediscono ai vostri maghi di salvare l’umanità.

La struttura è semplice da capire, ma saranno presenti molte opportunità di personalizzazione e la creazione di un gruppo equilibrato di eroi è vitale per la sopravvivenza. Fortunatamente, avrete la possibilità di trasformare ogni eroe in quasi tutto a seconda delle armi e degli incantesimi che riuscirete a ottenere. Tutto è randomizzato, dagli oggetti nei negozi ai tratti che gli eroi ottengono man mano che salgono di livello, quindi sarà di vitale importanza adattare la vostra strategia al corso degli eventi. E’ un sistema molto dinamico e versatile, e lo abbiamo particolarmente apprezzato.

Il completamento della campagna richiederà probabilmente diverse decine di ore: vuoi per la difficoltà congenita dell’insieme, vuoi per la natura roguelike. Fortunatamente, questo può essere ridotto utilizzando la modalità Boundless, che consente di controllare la difficoltà gestendo il numero di mostri e quanta salute hanno. Consigliamo vivamente di usarlo per le prime run e di aumentare la difficoltà solo quando vi sentirete a vostro agio. Onestamente, il gioco è abbastanza difficile che ci aspettiamo che la maggior parte dei giocatori giocherà esclusivamente a The Last Spell in modalità Boundless, a meno che non sia alla disperata ricerca di un lungo grind.

Difetti? Si, purtroppo, e il più grave di tutti riguarda i controlli, che ci sono sembrati decisamente mal implementati. E’ stato onestamente frustrante continuare a ripetere gli stessi errori e a tornare a parti del menu senza che lo volessimo veramente. Il tutto poi è esacerbato dall’impossibilità di usare i tasti direzionali, lasciando l’intera navigazione dell’interfaccia di gioco ai due stick analogici. Decisamente poco intuitivo, specialmente se si considera che altri giochi dello stesso genere che abbiamo recensito in tempi non sospetti come Octopath Traveler II (CLICCA QUI), The Diofield Chronicles (CLICCA QUI) o ancora Tactics Ogre Reborn (CLICCA QUI) siano riusciti ad implementare con successo controlli decisamente migliori. Il problema è meno diffuso in combattimento, ma ci siamo sempre sentiti come se stessimo combattendo i controlli tanto quanto le orde di mostri. Niente sembra intuitivo e dieci ore dopo, stavamo ancora commettendo gli stessi errori che abbiamo commesso durante l’esecuzione del tutorial a causa dei controlli. Speriamo vivamente in una patch correttiva.

Tirando le somme, siamo di fronte ad un gioco con un potenziale decisamente alto, minato però da un difetto talmente grave da trascinare a terra l’intera esperienza. Già il gioco è difficile, ma se il primo nemico contro cui combattere non é nemmeno parte del gioco, bensì legato all’ implementazione frettolosa di un sistema di comandi abbozzato, non ci siamo proprio. Ed è un peccato, perché The Last Spell ha dalla sua una realizzazione tecnica evocativa, una colonna sonora decisamente ispirata e un concept di gioco potenzialmente irresistibile.
POWER RATING:
7.0/10
“Eravamo davvero interessati a questo The Last Spell, ma i terribili comandi di gioco ci hanno fatto letteralmente dannare. Ed è un peccato, perché il titolo di Ishtar Games ha il potenziale per diventare una gemma indie, forte di una realizzazione tecnica deliziosa, un concept in grado di rapire i giocatori per ore ed un sound-design fantastico.”
PRO:
-Gameplay versatile e profondo
-Tecnicamente ben fatto
-Colonna sonora fantastica
-Decine di ore di contenuti
CONTRO:
-Tra i peggiori controlli con cui ci sia capitato di “lottare”. Da correggere quanto prima
-Interfaccia di gioco poco intuitiva, troppo affollata