Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Spike-Chunsoft / Nintendo Italia
-Versione Testata: Nintendo Switch
-Disponibile per: Nintendo Switch

Dalle geniali menti dietro alla serie cult, DANGANROMPA, arriva il suo sequel spirituale. Benvenuti a Master Detective Archives: RAIN CODE!

Spike Chunsoft, una delle nostre aziende preferite, è tale proprio perchè con ogni singolo nuovo prodotto, riesce a stuzzicare il nostro interesse da videogiocatori. Con questo Master Detective Archives: RAIN CODE, é successa la stessa identica cosa non appena ci venne inviato il primo trailer. Una sorta di ibrido tra il mitico DANGANROMPA, lo stupendo AI: The Somnium Files – Nirvana Initiative (CLICCATE QUI per la review) ed il tutto insaporito da una abbondante dose di mistero alla Zero Time Dilemma (CLICCATE QUI)? Lasciateci azzardare un paragone, se quel trailer fosse stato una pietanza, avremmo divorato anche il piatto. Ora, mesi dopo quel fatidico trailer, abbiamo messo le mani sulla versione finale del gioco e, ve lo annunciamo sin da subito, ne siamo rimasti stregati.

Senza indugiare oltre, andiamo a vedere la trama che farà da sfondo alle nostre avventure. Nel mondo di Rain Code, i Master Detective che lavorano per la World Detective Organization, o WDO, vengono inviati in tutto il mondo per risolvere i misteri. Questi detective completano il loro lavoro utilizzando i Forensic Fortes: poteri speciali come la telecinesi che forniscono un vantaggio durante le loro indagini. In questo scenario, alcuni dei migliori della WDO vengono inviati a Kanai Ward, una città perennemente spazzata dalla pioggia sotto il controllo dell’oscura Amaterasu Corporation, che ha completamente isolato Kanai Ward dal mondo esterno. Quando Yuma Kokohead, un apprendista detective, si risveglia in una stazione ferroviaria senza alcun ricordo del suo passato, trova in tasca una convocazione del WDO per unirsi ai Master Detectives presso l’agenzia investigativa notturna di Kanai Ward. Tuttavia, questo non è l’unico problema che il povero Yuma dovrà affrontare, poiché sembra che abbia anche stretto un patto con uno spirito capriccioso di nome Shinigami, che è la fonte della sua perdita di memoria. Shinigami si impegna a usare la sua capacità unica di manifestare misteri in labirinti fisici ed esplorabili per aiutare Yuma a diventare una grande detective, e insieme, il duo sarà alla fine responsabile della scoperta del “Segreto Definitivo di Kanai Ward”. Non male come premessa, che dite? Noi non siamo sorpresi, considerato che il team di sviluppo é lo stesso dietro alcuni dei titoli menzionati poco sopra, un sinonimo di qualità.

Ora, veniamo al gameplay. L’intera sezione del treno, il prologo, fungerà effettivamente da tutorial del gioco mentre Yuma fa i conti con la sua nuova professione di detective in formazione. Introdurrà il primo di molti misteri e vi guiderà attraverso ciascuna delle meccaniche di base che utilizzerete nel corso della storia. Se avete familiarità con la serie Danganronpa, allora avrete bene o male già un’idea di cosa aspettarvi. Risolvere gli omicidi richiede una serie di passaggi chiave. Innanzitutto, dovrete indagare sulle scene del crimine e nelle aree circostanti per potenziali indizi. Questi indizi verranno quindi archiviati nel vostro inventario come “Chiavi della soluzione”, di cui avrete bisogno in seguito mentre iniziate a sfoltire la lista di potenziali sospetti. Una volta che avrete finito di raccogliere tutte le prove rilevanti, Shinigami evocherà un regno magico noto come “Mystery Labyrinth”; una manifestazione fisica del mistero che state investigando. Qui, le domande e le affermazioni chiave si presenteranno come trappole, ostacoli e persino nemici. Il vostro compito sarà utilizzare le Chiavi della Soluzione per risolvere ogni sfida, avanzare nel labirinto e dimostrare in modo definitivo chi è il vero colpevole del crimine.

Fondamentalmente, mentre il Mystery Labyrinth è visivamente un luogo interessante, in realtà abbiamo trovato queste sezioni del gioco vagamente frustranti e ripetitive, nonché piuttosto lunghe. Attraversare il labirinto stesso è un lavoro ingrato, poiché non ci sono colpi di scena; solo un semplice corridoio in cui procedere linearmente mentre Yuma e Shinigami si scambiano pensieri e idee. In quanto tale, il regno stesso sarà semplicemente un rivestimento superficiale per fornire una certa varietà visiva mentre risolvete il mistero, ma in termini di gameplay effettivo, può essere un po’ noioso. Per fortuna, il gameplay diventerà molto più coinvolgente quando incontrerete i nemici. Questi normalmente si presentano come versioni deformate di personaggi trovati nel mondo reale; spesso quelli che sono giunti alle loro conclusioni affrettate o che credono davvero che Yuma sia il colpevole. I combattimenti con i nemici ruoteranno attorno allo schivare e tagliare le dichiarazioni sparate a Yuma. Con alcune Chiavi di Soluzione selezionate a portata di mano, dovrete continuare a schivare le dichiarazioni finché non ne apparirà una verso la quale vi sentirete sicuri di poter controbattere. Vi basterà selezionare la Chiave della Soluzione pertinente ed attaccare. È una configurazione interessante, ma non rappresenta una grande sfida: con solo poche Chiavi di Soluzione a vostra disposizione in un dato momento, è generalmente abbastanza facile dedurre quale sarà richiesta per ogni dichiarazione. I rimanenti ostacoli all’interno del Mystery Labyrinth generalmente richiederanno di risolvere domande a scelta multipla basate sulle prove raccolte nel mondo reale. Altrove, di tanto in tanto appariranno minigiochi, incluso uno che è potrebbe essere etichettato come una versione piuttosto bizzarra de “Il Pirata Pop-Off”, in cui dovrete lanciare spade in un barile (contenente una Shinigami vestita in modo succinto) per completare un determinata parola entro un limite di tempo prestabilito. Sbagliate, e il limite di tempo verrà ridotto ancor di più, ma queste sezioni sono generalmente molto facili.

Ora, veniamo al vero motivo per cui questo Master Detective Archives: RAIN CODE ci ha fatto impazzire. Innanzitutto va detto che il gioco è scritto in maniera divina, ed è supportato da una localizzazione eccellente. Raramente lodiamo il lavoro di traduzione/localizzazione ma qui, chiunque se ne sia occupato ha fatto un lavoro veramente di fino. Questo si riflette sia nei dialoghi tra i vari personaggi, sia nella trama generale, orchestrata da quel genio di Kazutaka Kodaka e la sua abilità nel miscelare humor con tragedia, colpi di scena e momenti toccanti, ed il tutto mentre vengono tirati in ballo personaggi graziati da un design unico e tratti di personalità che li distinguono dalla massa. C’è poi l’ambientazione: Abbiamo adorato Kanai Ward, e questo è in gran parte dovuto al modo straordinario in cui è stata progettata la location principale. Suddivisa in quartieri specifici, la città è un glorioso mix di architettura gotica con effetti visivi al neon in stile cyberpunk, con tanto di acquazzone perpetuo. Magari non sarà un ambiente particolarmente vasto, ma è denso di cose interessanti da guardare ed esplorare, ed è la cosa più importante.

Tecnicamente, il gioco funziona perfettamente su Switch, anche se a volte la grafica può sembrare un po’ sbiadita durante il gioco, specialmente in modalità portatile. Dovessimo essere davvero pignoli, le schermate di caricamento possono in alcuni casi protrarsi un po’ troppo a lungo, ma data la splendida grafica in mostra, non possiamo lamentarci troppo. La musica e la recitazione vocale sono entrambe perfette e un vero momento clou dell’esperienza.

Tirando le somme, se questo è il successore spirituale di Danganrompa, ben venga, a noi è piaciuto forse ancora di più. Con un cast di personaggi interessantissimi, una produzione audiovisiva eccellente, e soprattutto una trama che non vi farà mollare il gamepad fino alla sua conclusione, non possiamo far altro che sperare che questo Rain Code sia l’inizio di una nuova, lunga, saga. Ben fatto Spike Chunsoft e Too Kyo Games!

POWER RATING:
9.0/10
“Scritto divinamente, ambientato in una location evocativa e popolata da personaggi eclettici e stravaganti, Master Detective Archives: RAIN CODE si conferma come una delle più belle novità di questo 2023.”

PRO:
+Trama avvincente
+Colonna sonora e doppiaggio esemplari
+Cast di Personaggi estremamente caratterizzati
+Kanai Ward è semplicemente superba

CONTRO:
-I Mystery Labyrinth potevano essere sviluppati un po’ meglio
-Qualche indecisione grafica e di caricamento

Una replica a “#Review: #MasterDetectiveArchivesRAINCODE – Il sequel spirituale di #DANGANROMPA è tra noi!”

  1. […] hanno permesso di entrare in classifica. Potete comunque leggere le rispettive recensioni cliccando QUI e QUI. C’è stato poi Hi-Fi RUSH di Tango Gameworks, letteralmente un fulmine videoludico a […]

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