Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Spike Chunsoft
-Versione Testata: Nintendo Switch
-Disponibile per: Nintendo Switch
Shiren torna sulle nostre console con una nuovissima avventura roguelite che lo porterà ad affrontare il terribile Dungeon di Serpentcoil Island!
Spike Chunsoft, ormai dovreste averlo capito, é uno dei nostri sviluppatori preferiti, e siamo stati più che onorati di poter recensire molti dei suoi titoli, dall’esordio online di PW83.com. Dalle stupende graphic novel come i due episodi della serie “Chaos” (Chaos;Head Noah e Chaos;Child), passando per tie-in con il mondo anime come il divertente Made in Abyss: Binary Star Falling into Darkness, fino ad arrivare a cult del calibro di Zero Escape: Zero Time Dilemma, AI The Somnium Files: Nirvana Initiative o il recente Master Detective Archives RAINCODE, i titoli che lo sviluppatore/publisher ci ha permesso di testare sono stati tutti apprezzatissimi. Se avete notato, però, c’è una cosa che li accomuna, ovvero l’essere tutti recenti. Questo ci ha portato a chiederci: “Possibile che uno sviluppatore di questo calibro non abbia qualche IP storica o, meglio ancora, risalente ad un periodo dell’era videoludica che non sia strettamente legato alle ultime due, tre generazioni di console?” La risposta é arrivata subitanea: certamente, é Shiren!

Shiren the Wanderer è infatti una serie di RPG roguelike nata nel 1995 sviluppata da Spike Chunsoft quando ancora si chiamava solamente Chunsoft. A differenza dei crossover con licenza all’interno del franchise di Mystery Dungeon, questa serie presenta personaggi originali; incluso l’omonimo protagonista rōnin Shiren e il suo compagno di viaggio, la donnola parlante Koppa, con una trama e una ambientazione da ricercarsi generalmente nel Giappone feudale, con un gameplay incentrato sull’esplorazione di dungeon generati casualmente utilizzando un sistema di combattimento a turni. Ora, anno 2024, siamo finalmente pronti a recensire il dodicesimo episodio di questa serie, intitolato Shiren The Wanderer: The Mystery Dungeon of Serpentcoil Island!
La premessa del nuovo titolo Spike Chunsoft è semplice: il giovane samurai Shiren e il suo adorabile compagno peloso (un furetto parlante di nome Koppa. NdR), finiscono per viaggiare verso la misteriosa Serpentcoil Island. Quest’isola è infestata da mostri, pirati e ninja: l’isola stessa è un dungeon in continua evoluzione con ambienti diversi. Eppure, cosa ancora più strana, chiunque venga ucciso (o “collassa” come viene descritto nel gioco. NdR) sull’isola si risveglia nella città portuale iniziale, con tutta l’ attrezzatura, i tesori e persino l’esperienza accumulata misteriosamente scomparsa. Nei panni di Shiren, vi avventurerete nel dungeon, morirete (pardon, “collasserete”. NdR) e ricomincerette da capo. Tuttavia, il tempo non si ripristina. Il raggiungimento di nuove località farà apparire nuovi personaggi e aprirà nuovi percorsi, consentendo alla storia di svilupparsi e continuare in modo, va detto, decisamente gradevole ed interessante.

Per quanto riguarda il gameplay di base, ogni mappa di ogni piano del dungeon verrà generata casualmente e sarà disposta su una griglia piena di tesori, mostri e l’uscita al piano successivo. Ogni volta che eseguirete un’azione, come muovervi, attaccare o usare una pergamena magica, i nemici potranno -e faranno- lo stesso. Ciò significa che si muoveranno solo se vi muoverete, così avrete sempre tempo per fermarvi e pensare alla vostra prossima azione. Fortunatamente, mentre vi muovete, recupererete anche i punti vita perduti. Molti combattimenti (specialmente quelli che coinvolgono diversi nemici. NdR) implicano un misto di attacchi, fughe con conseguente guarigione naturale e poi attacco di nuovo. Tuttavia, qualsiasi azione intrapresa farà diminuire la vostra barra della “sazietà” (ovvero una sorta di barra della resistenza. NdR), il che significa che dovrete continuare a trovare cibo durante l’esplorazione o rischiare di morir…pardon, “collassare” per la fame. Alla fine, il fulcro del tutto é un atto di equilibrio tra combattere i mostri per equipaggiamento e oggetti e dirigervi direttamente verso l’uscita per non sprecare le vostre scorte di cibo limitate.
A onor del vero, il gioco diventerà rapidamente molto più complesso di come lo abbiamo appena descritto. Ci saranno dozzine di nemici che agiscono in modo diverso, trappole casuali in grado di indebolirvi e danneggiarvi in modi orribili e tonnellate di pergamene magiche e altri materiali di consumo che riempiranno rapidamente il vostro inventario sorprendentemente limitato. Ogni run attraverso il dungeon sarà senza dubbio molto diversa dalla precedente a causa dell’elemento RNG legato agli oggetti. Forse la cosa più importante da notare su The Mystery Dungeon of Serpentcoil Island però, è che sarà molto più “roguelike” che “roguelite”. Ciò significa che ogni volta che entrerete nel dungeon, inizierete da zero: niente equipaggiamento, niente oggetti, niente soldi, niente livelli, niente potenziamenti duraturi. Brutale.

Le uniche eccezioni saranno i magazzini che si trovano nelle varie città dell’isola che intermezzano i vari dungeon e il Corriere, che potrete incontrare casualmente. In questi magazzini potrete depositare tutti gli oggetti o gli attrezzi che desiderate; se raggiungete la stessa città in una corsa successiva, potrete quindi raccoglierli e utilizzarli. Chiaramente, se doveste collassare mentre questi oggetti sono equipaggiati su Shiren, essi, come tutti gli altri oggetti che state trasportando, scompariranno per sempre. D’altra parte, il Corriere porterà un singolo oggetto che state trasportando al magazzino del villaggio di partenza, permettendovi un vantaggio, seppur minimo, nella tua prossima run.
Durante le fasi iniziali di questo test, abbiamo trovato il magazzino in gran parte privo di significato. Se non avessimo trovato a caso un’arma, un accessorio e uno scudo all’inizio, le nostre possibilità anche di arrivare al secondo magazzino (ovvero il primo in cui poter scaricare oggetti personalmente. NdR) erano quasi pari a zero. E per quanto riguarda il Corriere, non avevamo armi o accessori extra da assegnargli quando lo abbiamo incontrato, rendendo il tutto un totale spreco. Tuttavia capiamo come, alla lunga, saranno utili sia il magazzino che Corriere. Il magazzino aggiungerà un po’ più di coerenza, salvando potenzialmente le corse che erano destinate a fallire precocemente a causa di un cattivo RNG in cui vi mancava un’arma, uno scudo o un accessorio adeguatamente potente per l’area successiva. E per quanto riguarda il Corriere, supponendo per assurdo che siate nel mezzo di una run incredibile e che possiate ottenere un’arma, uno scudo e un accessorio extra, insieme a un vaso in cui riporli tutti, potreste rispedire quel singolo vaso con il Corriere e garantirvi una chance di superare la prima dozzina di piani circa della vostra prossima run senza alcuno sforzo.

Questi due sistemi sono fondamentali perché The Mystery Dungeon of Serpentcoil Island non si pone il minimo problema di fronte a concetti come essere “giusto” o “equilibrato”. È del tutto possibile morire semplicemente perché non trovate un’arma e, alla fine, i nemici superano ciò che il vostro pugno può fare. Ci saranno anche momenti in cui inizierete un piano immediatamente circondati da nemici e rimarrete bloccati in un angolo: in questo caso, se non sarete in possesso di una pergamena magica rilasciata casualmente che infligge danni ad area, l’unico risultato ottenibile sarà la fine della vostra run.

Tirando le somme, basandoci sul tempo trascorso con Shiren the Wanderer: The Mystery Dungeon of Serpentcoil Island, possiamo dire due cose su questo gioco: 1) È senza ombra di dubbio il tipo di ritorno al passato che si prefigge di essere, ovvero duro come solo i giochi dell’era 8bit erano, e 2) non é sicuramente un gioco per tutti. Anche per chi non è estraneo a roguelite come Hades, The Binding of Isaac e Crypt of the Necrodancer, tutti questi giochi hanno sistemi che, pur lentamente e faticosamente, elargiscono progressi duraturi, così da rendere più facili le run successive e che fanno in modo che anche le vostre run più disastrose non fossero del tutto prive di significato. The Mystery Dungeon of Serpentcoil Island, invece, non vi tiene per mano in nessun modo. Dipenderà tutto dalla vostra abilità personale, dalla fortuna e dalle dozzine (forse centinaia? NdR) di ore necessarie affinché queste variabili si allineino perfettamente. Se questo tipo di gioco, brutale e spietato è quello che vi piace, Shiren é il gioco per voi, e se siete ancora indecisi dopo aver letto questa recensione, vi incoraggiamo almeno a provarlo.
POWER RATING:
8.0/10
“Brutale e spietato ma dotato di un carisma irresistibile, Shiren the Wanderer: The Mystery Dungeon of Serpentcoil Island é un titolo decisamente particolare che farà la gioia di chi cerca una sfida come quelle di una volta.”
PRO:
-Gameplay semplice ed intuitivo
-La rigiocabilità é assicurata dalla natura roguelite/roguelike
-Personaggi ben caratterizzati (Koppa é superlativo)
-Atmosfera ed ambientazione fantastiche
CONTRO:
-Difficile e spesso ingiusto, decisamente un titolo con un target specifico





Lascia un commento