Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da WayForward
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Steam)
Disponibile per la prima volta in 30 anni fuori dai confini giapponesi, l’originale Clock Tower ritorna in una versione restaurata e piena zeppa di novità!
Ormai anche i sassi sanno che in redazione adoriamo i ragazzi di WayForward. Che si tratti di produzioni 100% homemade, come la serie dedicata all’adorabile mezza-genietta Shantae, o di collaborazioni con altri studi di sviluppo (vedi River City Girls, Contra: Operation Galuga, RWBY Arrowfell, il delirante Rose & Camellia Collection, SpiderSaurs! ed altro ancora), i ragazzi di WayForward possiedono uno stile che, per noi, è assolutamente irresistibile. E sia chiaro, questa non è una sviolinata per tenerceli buoni o qualche altro torbido sotterfugio per ingraziarceli, tutt’altro. Abbiamo “punito” le loro produzioni meno ispirate con voti tutt’altro che lusinghieri. Il punto è che, in linea di massima, quando WayForward annuncia qualcosa, siamo sicuri che sarà qualcosa di spettacolare. E oggi, con questo Clock Tower: Rewind, probabilmente si sono superati.

Era innegabile come, nel momento in cui uno dei nostri studi di sviluppo preferiti si fosse lanciato in un genere per lui ancora alieno, ma per noi estremamente caro (il survival horror), il risultato di questa unione sarebbe stato qualcosa di imperdibile, già sulla carta. E come abbiamo già detto, questa volta i ragazzi di stanza “all’altra” Valencia, quella in California, sono riusciti ad alzare l’asticella.

Perchè continuiamo a parlare in toni così entusiastici prima ancora di recensire il gioco vero e proprio, vi chiedete? E’ semplice, perchè Clock Tower, l’originale, riveste un ruolo cardine in quello che sarebbe diventato un intero genere a sè stante, ovvero l’horror in versione videoludica. Pubblicato originariamente per Super Famicom nel 1995, questo capitolo non vide mai la luce fuori dai confini Giapponesi, ed è ancora una volta motivo di lode il fatto che WayForward abbia deciso di renderlo disponibile, seppur così tanto tempo dopo, al pubblico occidentale. Ad ogni modo, l’originale Clock Tower fu fondamentale nella nascita del genere anche in relazione al periodo storico in cui venne pubblicato. Nel 1995 i giochi appartenenti alla categoria horror erano elencabili sulle dita di una mano, e ancor più rari erano quelli pubblicati per console a 16-bit. Certo, erano presenti le avventure grafiche per PC come The 7th Guest e tanti erano i giochi “a tema” horror, come Castlevania, Doom e Alien, ma non portavano in dote l’essenza del survival horror, ovvero atmosfera, trama, e soprattutto meccaniche di gameplay in cui il giocatore era virtualmente inerme contro le minacce. Fu solo a partire dall’anno successivo, con l’avvento delle console a 32-bit e il lancio di Resident Evil/Bio Hazard, che il genere si “cementò” in quello che conosciamo oggi.

“Rewind”, questo il nome dato a questa operazione di restauro/miglioramento, porta sicuramente in dote un sacco di novità in grado di svecchiare l’intero progetto, ma prima conviene spendere due parole sul cosa sia, effettivamente, Clock Tower. In soldoni, Clock Tower è un survival horror ibridato con il genere punta e clicca. Il giocatore controlla un cursore per dirigere il personaggio principale, Jennifer Simpson, e impartire comandi come investigare oggetti o aprire porte. Jennifer può camminare e correre, anche se la corsa ridurrà la sua resistenza. Potrà però recuperare la sua resistenza sedendosi sul pavimento. Il ritratto del personaggio di Jennifer nell’angolo dello schermo cambierà a seconda del suo livello di resistenza. Oltre a interagire con gli oggetti nel gioco, Jennifer potrà anche conservarli nell’inventario per un uso successivo. Una curiosità è che la disposizione degli oggetti cambierà con ogni nuova partita. Jennifer sarà sotto la minaccia costante di uno stalker di nome Scissorman (“Uomo forbice”, o “Uomo dalle/con le forbici”). Quando Scissorman apparirà sulla scena, il gioco entrerà in “modalità panico”. A seconda dello stato di salute di Jennifer, quest’ultima potrebbe iniziare a inciampare, rallentare e alla fine essere uccisa. Jennifer non potrà usare armi contro Scissorman. Invece, il giocatore dovrà trovare nascondigli in tutta la villa o usare trappole piazzate nell’ambiente di gioco. Se catturato, il giocatore avrà come ultima risorsa la possibilità di premere rapidamente un pulsante che gli consentirà di tentare di fuggire nuovamente. Se Jennifer muore (e succederà spesso considerata la natura pseudo-casuale di alcune delle funzioni di gioco), sarà Game Over, e il giocatore tornerà alla schermata del titolo con un’opzione per continuare il gioco. Infine, il gioco presenta nove possibili finali, ognuno attivabile secondo diversi criteri.

Ora che siamo tutti in pari con i concetti base di Clock Tower, andiamo a vedere le migliorie introdotte in “Rewind”. Innanzitutto, per il bene della preservazione del gioco in ottica storica, sappiate che saranno disponibili due modalità di gioco, quella modernizzata e quella, originale e fedele al 100%, del 1995. Una gran cosa, bravi WayForward. Tra l’altro, e fate attenzione perchè non è una cosa così banale, l’intero gioco è stato ufficialmente tradotto per la prima volta in 30 anni (togliendo le varie traduzioni amatoriali dei fan) e per di più, è stato fatto in maniera sublime. Continuando, come da tradizione WayForward, il gioco ha guadagnato una nuova, incredibile introduzione in stile anime, corredata da un nuovo tema principale cantato in maniera divina da Mary Elizabeth McGlynn e Emi Evans. Infine, forse la ciliegina sulla torta, il gioco ora include tonnellate di materiali bonus, tra cui una interessantissima intervista a Hifumi Kono, nuovi fumetti in stile “motion comic” con tanto di recitazione vocale, la possibilità di ascoltare l’intera (e superlativa) colonna sonora, la possibilità di giocare le tre demo originali giapponesi, l’introduzione di salvataggi intermedi e, ultima ma non per importanza, la funzione Rewind che fa da sottotitolo al gioco, ovvero la possibilità di riavvolgere il gioco come fosse una vecchia videocassetta e così ovviare agli errori in cui potrete essere incorsi durante la partita.

Tecnicamente, siamo di fronte ad un lavoro pulito e fatto con cognizione di causa. Non ci sono stravolgimenti sul lato grafico, tutto è stato conservato così come originariamente concepito, evitando quindi potenziali disastri come avvenuto nel recente Night Slashers: Remake di Forever Entertainment (dire che la community non ha apprezzato il nuovo redesign sarebbe eufemistico: non che a noi sia piaciuto). Apprezziamo questa scelta per due motivi: in primis, è inutile andare a ritoccare qualcosa che già di per sè ha una personalità fortissima, e secondo, se non si è sicuri al 200% del risultato finale, meglio giocarsela sul sicuro. Per quanto riguarda il resto, anche qui siamo in una botte di ferro: già l’originale era estremamente evocativo in termini di atmosfera, “regia” e colonna sonora (sia quella più puramente musicale che quella ambientale), quindi oltre ad un lavoro di rifinitura per “pulire” il suono, non era necessario fare altro.

Tirando le somme, Clock Tower: Rewind è un titolo assolutamente immancabile nella ludoteca digitale di ogni appassionato di videogames a tema horror. Ispirato da opere come Suspiria e Phenomena di Dario Argento, Clock Tower era per l’epoca qualcosa di semplicemente mai visto, anche in virtù della sua pubblicazione per Super Famicom, e oltretutto limitata al mercato Giapponese. Certo, anni dopo sarebbe uscita una versione “per tutti” di questo primo capitolo (intitolata Clock Tower: The First Fear e pubblicata per PlayStation e Windows), ma la possibilità di giocare a questo capolavoro dell’horror videoludico su console moderne, e per di più migliorato in maniera così elegante e rispettosa, non ha prezzo. Anzi, un prezzo ce l’ha, ed è irrisorio (una ventina di Euro), motivo che va automaticamente ad annullare qualunque dubbio o riserva potreste avere riguardo un eventuale acquisto. Bravissimi WayForward!
POWER RATING:
9.5/10
“Clock Tower: Rewind è una operazione di restauro/remaster fondamentalmente perfetta. I ragazzi di WayForward hanno lavorato su un titolo già iconico con rispetto ed intelligenza, senza andare ad intaccare la qualità e le caratteristiche che hanno reso Clock Tower una pietra miliare del genere horror videoludico.”
PRO:
+ Atmosfera superlativa, anche 30 anni dopo
+ Restaurato in maniera elegante e rispettosa
+ Tantissimi extra
+ Una delle pietre miliari di un intero genere, ora finalmente disponibile per tutti
+ Prezzo d’acquisto irrisorio
+ Comparto audio eccezionale
CONTRO:
– Siamo sicuri che a qualcuno non piacerà la meccanica di gioco ibrida tra survival e Punta e Clicca





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