Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Bandai Namco
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC (Steam)

Due piccioni con una fava! Per celebrare il 35° anniversario della creazione di Jojo, oltre che il 10° della serie animata, Bandai Namco ci regala il miglior tributo possibile alla saga ideata da Hirohiko Araki!

Ci sono opere, e in questo caso specifico nel contesto relativo a manga ed anime, che lasciano una impronta indelebile ben al di fuori di quelli che sarebbero i propri confini. Alcuni nomi a caso? Yoshiyuki Sadamoto riscrisse il concetto di mech e “robottoni” con la sua opera pseudo-esistenzialista Neon Genesis Evangelion. Kentaro Miura (1966-2021) divenne il maestro per tutto quello che riguardava il dark fantasy con il suo immenso, e sfortunatamente incompiuto, Berserk. Come non parlare, poi, di Akira Toriyama, il “papà” di quel Dragon Ball nato nel 1984, in grado di creare una dinastia che prosegue fino ai giorni nostri? O ancora, a rappresentare quello che una volta veniva definito come il gentil sesso, le maestre Naoko Takeuchi e Ai Yazawa, ideatrici di capolavori del calibro di Bishoujo Senshi Sailor Moon e Nana? E infine, lupus in fabula, Hirohiko Araki ci regalò, nell’ormai lontano 1987 Le bizzarre avventure di Jojo, andando così a inserirsi nel gotha delle produzioni nipponiche.

Cosa avevano di particolare queste bizzarre avventure per meritarsi un simile stato di idolatria da parte del bacino di utenza? Sono tanti i motivi, ma il più importante è da ricercarsi sicuramente nel tratto e nel particolare utilizzo dei colori per rappresentare le scene così come per il bizzarro ed eclettico abbigliamento dei personaggi. Sono tante, tantissime le volte in cui si è parlato delle iconiche “pose alla Jojo”. E non pensate che finisca qui, l’opera di Araki è stata fondamentale addirittura per aver ispirato altre compagnie nell’ideazione di personaggi per i loro brand. Qualche esempio? Jean Pierre Polnareff, dell’arco narrativo intitolato Stardust Crusaders, fu il personaggio su cui SNK (CLICCATE QUI per la recensione di The King of Fighters XV) si basò per l’aspetto di Benimaru Nikaido, così come Lisa Lisa dell’arco narrativo di Battle Tendency venne usata da Capcom per tratteggiare l’aspetto di Rose in Street Fighter Alpha. Figuratevi che addirittura la creazione di Araki collaborò con atelier di moda del calibro di Gucci, Balenciaga, Vans, oltre che con Mercedes Benz ed altri ancora.. Potremmo continuare, ma servirebbe un intero essai dedicato a questa opera così trasversale, quindi vi bastino questi pochi esempi per capire la portata dell’opera di Hirohiro Araki.

“Yare yare daze…”

Ed ora, anno 2022, ci troviamo a parlare di questo Jojo’s Bizarre Adventures All-Star Battle R, un titolo abbastanza particolare in quanto ibrido tra remaster ed upgrade di quel Jojo’s Bizarre Adventure All-Star Battle, pubblicato originariamente per PlayStation 3 nel 2013, in un periodo in cui il monolite nero di Sony entrava nel suo stadio terminale. Ma cos’era, alla fine, JASB? Un fighting game 1v1 in cui personaggi di ogni singola serie di Jojo si scontravano per darsele di santa ragione, con un impressionante roster composto da 40 personaggi e diverse modalità di gioco. Cosa aspettarci quindi da questa versione “R”, a 9 anni dalla pubblicazione originale? Andiamo con con ordine.

All-Star Battle è un fighting game 2.5D con una meccanica particolare: così come l’originale Fatal Fury di SNK, anche qui le battaglie vengono combattute su un piano 2D con la possibilità di schivare in primo piano o sullo sfondo. Sebbene il gioco non abbia la profondità meccanica di un fighting game tradizionale, c’è comunque ampio spazio per creare combo uniche. Offre anche un sistema denominato “easy beat” in cui semplicemente premendo il tasto di attacco leggero ripetutamente il gioco andrà a creare la propria combo con tanto di Super finale (un po’ alla KOF XV) per chiunque abbia difficoltà con i tradizionali input dei pulsanti visti in giochi come Street Fighter. In ultima analisi, comunque, ci è piaciuto il sistema di combattimento di JASBR, e soprattutto ci è piaciuto il suo feeling “libero”, particolarità che ci ha permesso in men che non si dica di inventarci combo che includevano juggle, okizeme, OTG, command-grab o quant’altro ci sentissimo di testare in quel momento.

Stavamo dimenticando un paio di cose non da poco. Ogni singola arena avrà al suo interno particolari “pericoli”, attivabili atterrando l’avversario in determinate zone. Queste andranno a influire nell’economia di combattimento, aiutando o impedendo i giocatori nelle loro strategie. Tornando poi alle novità introdotte in questa versione “R”, bisognerà anche parlare degli assist: sulla falsariga di Marvel Vs Capcom, selezionando l’apposita opzione sarà possibile richiamare in combattimento un aiuto, che potrete sfruttare per guadagnare tempo, estendere le combo, confondere l’avversario ed altro ancora. Bello!

Nel corso del manga sono stati introdotti nuovi stili di combattimento. Gli “Stand” (spiriti o materializzazioni combattive) sono i più importanti nel cast del gioco, con i personaggi dotati di questa abilità in grado di utilizzare due modalità; una in cui il personaggio stesso combatte e un altra in cui convocano il loro Stand per combattere. Dal momento che gli Stand non esistevano fino alla terza parte del manga, ci sono anche gli utilizzatori di Hamon che andranno a rappresentare i personaggi più simili ai canoni dei picchiaduro, con Jonathan Joestar a fare da equivalente di Ryu. Ci sono anche stili specifici per vari personaggi, come il cast della settima parte che è a cavallo e personaggi con abilità di vampirismo. Ogni combattente da l’idea di essere unico, inclusi anche i personaggi con due iterazioni separate come Jotaro Kujo.

All-Star Battle R sostituisce le modalità storia e campagna del gioco originale con la nuova modalità All-Star Battle, che offre fino a 104 combattimenti, ognuno ambientato in un diverso arco narrativo di JoJo. Questi combattimenti spaziano dalle ricostruzioni delle classiche battaglie di JoJo come il finale del Cairo di Stardust Crusaders o il finale di Diamond Is Unbreakable, nonché incontri da sogno come DIO che affronta il suo figlio illegittimo Giorno Giovanna. Potrete saltare tra le varie parti a piacimento, e insieme alle tantissime variabili (metà barra della salute, più danni, più difesa, ecc.), ed ancora più sfide per ogni singolo combattimento, giocare a questa nuova modalità ASB sarà una gioia. E non è finita: Il completamento di queste sfide vi premierà con nuovi colori, costumi e oggetti da collezione extra.

La ricchissima modalità All-Star Battle

Tra le altre modalità classiche (versus, ad esempio), il gioco offre anche una modalità arcade, dove dovrete completare 8 combattimenti casuali senza grosse ricompense se non la possibilità di guadagnare più oro (ma è casuale). Ci sono anche battaglie online con modalità classificate e non classificate. Purtroppo, il team ha deciso di non includere l’ormai famoso Rollback Netcode in questa versione, utilizzando la stessa soluzione basata sul gioco originale di nove anni fa. Quando funziona, l’online è un’esperienza solida; tuttavia, quando per qualunque motivo non opera al 100%, sarà oggettivamente ingiocabile a causa dell’orrendo ritardo di input. Va detto che in fase di test, siamo riusciti a completare grossomodo una decina di match online, con risultati estremamente variabili in termini di performance.

All-Star Battle R include anche 10 nuovi combattenti non presenti nella versione originale che portano il roster selezionabile a un colossale CINQUANTA, tra cui un misto di omissioni precedentemente enormi come il Jotaro della parte 4, Mariah, Trish Una, Foo Fighters e Robert E. O. Speedwagon insieme ad alcune scelte… “opinabili” come Ghiaccio, Prosciutto & Pesci, e Pet Shop, sebbene quest’ultimo, quando messo a combattere contro Iggy, riesca a dare vita ad alcuni degli scontri più iconici del gioco (un cane contro un falco?) grazie alla loro natura di puri fanservice/joke-characters. Tecnicamente è apprezzabilissimo il lavoro di restauro effettuato in questa versione: ora il gioco gira a 60fps contro gli originali 30, e tutti i modelli poligonali sono stati oggetto di upgrade in termini di risoluzione. Rimangono ancora leggermente spoglie le (poche, tra l’altro) arene di combattimento, ma tant’è.

Tirando le somme, Jojo’s Bizarre Adventure All-Star Battle R è una lettera d’amore verso il leggendario prodotto firmato Hirohiro Araki, con ulteriori punti positivi da ricercarsi nel versatile motore di combattimento, e nei tantissimi extra, cameo e riferimenti inseriti in game. L’equazione stavolta è semplicissima: Vi piace Jojo? Comprate All-Star Battle R. Non vi è mai interessato Jojo ma siete alla ricerca di un nuovo fighting game, magari non eccessivamente complicato in termini di meccaniche ma comunque estremamente divertente? Comprate All-Star Battle R. Brava Bandai Namco, e bravi gli sviluppatori di Cyberconnect 2!

POWER RATING:
8.9/10
“All-Star Battle R è semplicemente IL gioco dedicato a Jojo. Una enorme lettera d’amore verso l’opera di Araki, con un roster gigantesco, tonnellate di extra da sbloccare che faranno la gioia di ogni fan, ed un sistema di combattimento che, pur non essendo tra i più tecnici, funziona e diverte. Ora, che ne dite di un vero e proprio sequel?”

PRO:
+Il miglior tributo videoludico a Jojo
+Meccaniche di combattimento semplici ma con ampio spazio per esprimersi
+Doppiaggio stellare effettuato dagli attori dell’anime
+Tonnellate di extra sbloccabili
+Con i suoi 50 personaggi selezionabili, uno dei roster più grandi della storia dei fighting games

CONTRO:
-Niente Rollback Netcode per il gioco online (per ora?)

Posted by:Powerwave83

3 risposte a "#Review: #JojosBizarreAdventure All-Star Battle R – ORAORAORAORAORA! Il #FightingGame di #Jojo è tornato tra noi!"

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