Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Warner Bros Games
-Versioni Testate: Xbox Series X, PC
-Disponibile per: Xbox Series X|S, PlayStation 5, PC (Steam)
Il Cavaliere Oscuro non è più tra noi. Al suo posto, la “nuova guardia”: Robin, Nightwing, Bat Girl e Red Hood. Riusciranno a superare il maestro?
Batman è morto. Provate a pensare alle implicazioni, nell’universo DC, di una affermazione simile. “Batman è morto“. Pesante, vero? Gotham sarà allo sbando, i SuperCriminali diventeranno più attivi… brutta situazione. Ma non solo, il fatto che il Cavaliere non sia più tra noi è sinonimo dell’ eliminazione di una icona. Chi prenderà il suo posto, se mai lo farà qualcuno? Questa è stata la premessa su cui i ragazzi di WB Montreal (già autori dell’ingiustamente bistrattato Batman Arkham Origins) hanno basato il loro lavoro originale, liberi dai confini della serie Arkham. Saranno riusciti nella loro impresa?

Al di là del mondo di gioco, a ben vedere, la frase “Batman è morto” sarà stata un boccone amaro anche per gli stessi ragazzi di WB Montreal, nel tentativo di far finanziare il loro progetto: “Si, abbiamo intenzione di sviluppare un gioco su Batman… senza Batman, perchè… beh, perché è morto, ecco“. Già ci immaginiamo le facce perplesse dei grandi capi di WB Games. Devono essere passati diversi minuti di imbarazzo. Eppure… qualcuno deve averci visto lungo, perché Gotham Knights, il titolo di cui andremo a parlare nel dettaglio fra qualche riga, non solo è tra noi, ma è stato anche in grado di farci divertire. E non poco.
Andiamo a vedere la trama che farà da sfondo a questa nuova produzione, visto che rivestirà un ruolo fondamentale nel gettare le basi dell’intera esperienza. Innanzitutto va precisato che il mondo di gioco della serie Arkham non ha assolutamente nulla a che vedere con questo. Arkham è di Rocksteady, questo Gotham Knights è di WB Montreal, e sono due cose completamente diverse. Si potrebbe vedere questo GK come un “What If…”, e forse a conti fatti è la cosa migliore. Ad ogni modo, la trama: Durante l’ennesimo scontro tra Batman e un R’as Al Ghul (leader da ormai più di 500 anni de La Lega degli Assassini) ormai letteralmente fuori di sé a causa dell’uso intensivo del Pozzo di Lazzaro, lo scontro risulta fatale per entrambi. Al funerale di Bruce Wayne, le figure a lui più vicine lo piangono e decidono di raccogliere l’eredità che Il Più Grande Detective Al Mondo ha lasciato loro: Difendere la città di Gotham. E’ così quindi che Dick Grayson, Barbara Gordon, Tim Drake e Jason Todd formano i Cavalieri, stabilendosi poi nel Campanile, un vecchio rifugio di Batman, e facendolo diventare la loro nuova base operativa. Da qui partirà il gioco vero e proprio. In termini di “cast”, i quattro protagonisti sono poi anche ben scritti, e non mancheranno i momenti divertenti. Certo, Red Hood per lo più continuerà a parlare di quando è morto, e Robin (la versione di Tim Drake) oscilla selvaggiamente tra l’essere profondamente depresso dalla morte del suo mentore al fare battute stupide, ma è comunque impressionante che questo team di Serie-B riesca a essere convincente, specialmente se si considera che è un gruppo che si è trovato di punto in bianco senza un leader.

Innanzitutto, vogliamo mettere bene in chiaro una cosa. Il gioco gira a 30fps, e non è presente alcuna modalità performance per alzarne il conteggio. C’è stato un grosso dibattito online, tra fan furiosi e lo stesso team di WB Games Montreal, intenti a battibeccare per settimane. Il punto cardine del tutto è il seguente: E’ un peccato che un gioco simile, nel 2022, non riesca a funzionare a 60fps? Si, ma allo stesso tempo: Riescono questi stramaledetti 30fps a ledere l’esperienza di gioco al punto da renderla sgradevole o, e Dio ce ne scampi e fulmini, addirittura ingiocabile? No, e chiunque dica il contrario mente sapendo di mentire. Noi abbiamo giocato l’intero titolo dall’inizio alla fine, e la cosa non ci ha guastato minimamente. Smarcata la situazione “Fps”, andiamo a vedere cosa offre effettivamente il titolo dedicato ai “Mantellini ed alle Pipistrelline” (non siamo impazziti, è come Harley Quinn chiama i Cavalieri in-game).

In termini di gameplay puro, Gotham Knights è un action-adventure-game, open-world, con elementi RPG. Tradotto, dovrete completare diverse missioni che spazieranno dall’investigare una scena del crimine al combattere contro diverse gang (che non menzioneremo), o ancora svolgere incarichi per personaggi specifici in una ricreazione dell’intera città di Gotham, percorribile a bordo della Bat-Cycle, svolazzando sui tetti della metropoli, o semplicemente visitandola a piedi. Parlando di Gotham in sé, dobbiamo dire che ci è piaciuto molto come è stata “re-inventata”. Abbiamo usato questo termine volutamente, visto che la cupa città venne già realizzata in formato open-world per la serie Arkham da Rocksteady (in Arkham City, Arkham Knight, e lupus in fabula, Arkham Origins, il titolo sviluppato da WB Games Montreal). In Gotham Knights, il tono è completamente differente rispetto a quanto già visto: rimane sempre una città cupa e spesso inospitale, ma non è tratteggiata in maniera decadente come in precedenza, questa è una città contemporanea e per la maggior parte, credibile. Unico neo? Avremmo preferito un po’ più di… “vita notturna”. Capiamo che il gioco è ambientato al 99% di notte, ma non riusciamo a scrollarci di dosso la sensazione, dopo averlo terminato, che le strade fossero un po’ troppo poco popolate, sia come pedoni che come auto.

Ad ogni modo, il focus principale del gioco sarà sicuramente da ricercarsi nei 4 personaggi disponibili e sui loro diversi stili di combattimento. Per quanto le basi siano comuni e condivise, con attacchi leggeri, caricati, e Abilità speciali, il modo in cui potenzierete ognuno di loro porterà ad una sempre maggiore individualizzazione degli stessi. Red Hood, ad esempio, sarà tecnicamente il “pestatore” del gruppo, ma nulla vi vieterà di specializzarvi nel combattimento a distanza o focalizzarvi sugli effetti elementali sacrificando il danno fisico. A tal proposito entreranno in gioco altre due variabili: le modifiche installabili in ognuno dei costumi che troverete/creerete per i vostri alter-ego (in grado di applicare diversi bonus ad altrettante statistiche), e lo skill-tree disponibile per ogni personaggio. Salire di livello e giocare con uno di loro sbloccherà gli stessi punti abilità per gli altri, il che inviterà il giocatore a passare del tempo con ciascuno di loro. Lo scambio tra i personaggi non darà solo un nuovo albero delle abilità, ma una nuova prospettiva su questa figura imponente (Batman) che incombe su ciascuno di loro da anni e ora è improvvisamente e irreversibilmente assente. Il punto è che tutto questo si rispecchierà, forse in modo molto “meta“, come va di moda dire oggi, nel come interpreterete voi stessi il dramma della scomparsa di Bruce Wayne. Il nostro Nightwing ad esempio, al termine della partita aveva magari perso un po’ in termini di danni offensivi puri, ma era specializzato nella rigenerazione della salute, così da mitigare i danni elementali più aggressivi, come ad esempio il veleno. Abbiamo onestamente adorato questa versatilità.

Ma in assoluto, la cosa che più abbiamo adorato di questo Gotham Knights è l’amore verso il materiale di origine. Il gioco è pieno zeppo di riferimenti, citazioni, easter-egg, suggerimenti e più in generale fanservice verso gli appassionati. Si capisce che il team di WB Montreal ha realizzato fondamentalmente una lettera d’amore, e anche noi, tralasciando l’essere fan o meno, non ne siamo rimasti indifferenti. Avete notato che nel cucinino del Campanile i ragazzi hanno un grembiule da cucina di Wonder Woman? Avete notato tutti i vari costumi, colori e skin disponibili, ognuno in grado di rimandare ad una specifica serie, come lo Year-1, o quello denominato “Omaggio ad Arkham”? Il diavolo è nei dettagli, signori e signore, e se siete amanti di queste cose, impazzirete per Gotham Knights. Non solo, abbiamo anche adorato i vari scambi di missive via mail con tantissimi personaggi dell’universo DC, a ulteriore riprova della cura riposta nel trattare un franchise così importante con il dovuto rispetto.

E poi c’è la Co-Op, dove il gioco può essere giocato con un’altra persona. Anche se spicca la mancanza di una modalità a quattro giocatori, giocare con un amico è comunque un’esperienza piacevole. Questa versione di Gotham è enorme e beneficia della grande verità di base del mondo dei videogiochi che quasi tutto è meglio in cooperativa. Gotham Knights spiega in modo intelligente anche il gioco cooperativo in diversi modi. L’avanzamento della storia principale segue l’ospite, quindi l’apertura della mappa da parte di uno dei due giocatori rivelerà l’attuale elenco di cose da fare dell’ospite. Tuttavia, tutto ciò che fa il secondo giocatore viene trasferito nei dati salvati nativi, inclusi gli equipaggiamenti che hanno trovato e persino le missioni della storia che hanno completato. Se vi unirete ad un amico per un po’ e poi tornerete nella campagna con il vostro salvataggio, avrete la possibilità di saltare e ottenere crediti per le missioni già completate in cooperativa. Questo è un grande dettaglio

Veniamo ora alle note negative. In primis, come già detto, ad alcuni non andrà giù che il gioco viaggi a soli 30fps. Poi, sempre come già detto, la città, pur bella, ci ha dato l’impressione di essere un po’ vuota, e per finire ad alcuni mancherà il sistema di combattimento free-flow della serie Arkham. A noi piaceva, ma non ne abbiamo sentito la mancanza durante il nostro test, ed in breve tempo ci siamo adattati alle nuove meccaniche del titolo WB. Ci sarebbe poi anche da disquisire sul come è stata scritta e sul come viene affrontato l’arco narrativo del titolo, con una trama principale piuttosto prevedibile ed alcuni “scompensi” nel ritmo di gioco. Alcune missioni rallenteranno il tutto, mentre altre volte gli eventi accadranno in maniera così rapida ed apparentemente con motivazioni così scarse da farvi chiedere se effettivamente manchi qualcosa.
La versione PC di Gotham Knights:
PC Build: CPU Ryzen 5 5600g, MB b450, RAM 32gb ddr4 3200mhz CL16, NVMe
PCIe 3.0×4 1.0 Tb, GPU AMD Radeon RX 6750 XT
“Domanda: sapete cos’è la tecnologia FSR di AMD? No? Bene, ve lo spieghiamo noi. Il FidelityFX Super Resolution (FSR) è una tecnica avanzata di upscaling che permette di renderizzare ogni frame ad una risoluzione più bassa per aumentare le prestazioni, mentre un algoritmo lavora per rendere la qualità del frame ottimale. Nel caso di Gotham Knights abbiamo l’FSR in versione 2.0 che aumenta la precisione dell’algoritmo sopracitato. Noi lo abbiamo provato ad una risoluzione di 2560×1440 a dettagli “elevato” sia con FSR OFF(1440p nativi) sia con FSR ON in modalità qualità, ed ecco a voi i risultati:
-Con FSR OFF si sta abbondantemente sopra i 60 fps nella quasi totalità delle
situazioni, qualche sporadico calo si avverte nelle sezioni in cui si usa la Bat-Cycle oppure mentre ci si sposta con il rampino tra i palazzi di Gotham.
-Con FSR ON (qualità) le prestazioni aumentano notevolmente, in ambienti interni
più “lineari” si raggiungono agevolmente i 120fps.
Dall’uscita ad oggi il gioco è stato aggiornato con diverse patch correttive su Steam, allo stato attuale la qualità di Gotham Knights è veramente ad un livello alto, inoltre il frame rate rimane sbloccato anche nel caso di una partita co-op. Ricordate le polemiche in rete sui 30fps Gotham Knights in versione console? Bene… Oggi tirando le somme i 60fps su un gioco come Gotham Knights sono come la classica ciliegina sulla torta, rendono l’ esperienza più godibile soprattutto durante i combattimenti e gli spostamenti sulla Bat-Cycle. Infine, considerando
che abbiamo giocato sia la versione Xbox che Windows, siamo pronti ad incoronare vincitrice la versione PC (con buona pace del caporedattore. NdA) in quanto ha quel qualcosa in più che rende Gotham Knights un titolo imperdibile sia per i fans che per i giocatori meno appassionati all’epopea DC. Ah, un consiglio, se avete una gpu AMD dimenticate il RayTracing, ma forse lo sapevate già…”

Tirando le somme, a noi questo Gotham Knights è piaciuto e non poco. Certo, così come i quattro protagonisti del titolo devono scrollarsi di dosso la nomea di “aiutanti” o “spalle di Batman”, anche lui dovrà vivere sotto l’ombra imponente di un gigante come la serie Arkham, ma allo stesso modo, é un onesto e significativo passo avanti per il team di WB Montreal nella giusta direzione.
POWER RATING:
8.2/10
“Pur non perfetto, Gotham Knights ha dalla sua parte diversi assi nella manica: un amore indiscutibile verso il franchise, un carisma irresistibile, ed una premessa avvincente. Non etichettatelo come “brutta copia di Arkham” e dategli tempo di farsi apprezzare. Non ve ne pentirete.”
PRO:
+Sistema di combattimento funzionale
+Tonnellate e tonnellate di riferimenti, cameo, ed easter-eggs
+Gotham City è enorme e piacevole da esplorare
+La Co-Op funziona a meraviglia
+I quattro personaggi principali sono caratterizzati in maniera fantastica
CONTRO:
-Alcune missioni rallenteranno il ritmo, altre lo accelereranno senza motivo
-30fps?
-Trama vagamente prevedibile
2 risposte a "#Review: #GothamKnights – #Batman é morto, fate largo ai Cavalieri!"