Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Capcom
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series S/X, PC (Windows 10), PlayStation 4, PlayStation 5
Capcom, a più di un anno di distanza dal lancio di RE8, lancia sul mercato la Gold Edition del gioco base e la Winters’ Expansion che andremo ad esaminare nell’articolo. Sarà valsa la pena aspettare tutto questo tempo?
Se non conoscete il titolo originale per cui questo DLC è stato pubblicato, la prima cosa da fare è che andiate a leggere la recensione di Resident Evil Village (CLICCATE QUI), ultimo capitolo in ordine cronologico della fortunata serie horror sviluppata da Capcom. Fatto? Bene, ora siete pronti per continuare la lettura.
E’ bizzarro che nuovi contenuti vengano pubblicati a più di un anno dalla pubblicazione originale di un videogioco, ma mentiremmo se dicessimo che questa è la cosa più… particolare di questa Winters’ Expansion. No, quello che più ci ha colpito, e non possiamo dire che lo abbia fatto per particolari prodezze o meriti, è la qualità generale dell’insieme. Ma andiamo con ordine. La Winters’ Expansion potrà essere acquistata singolarmente, nel caso possediate la versione base di Resident Evil Village, o come parte integrante di Resident Evil Village Gold Edition, nuova edizione “full optional”, per usare un termine del mondo automotive. All’interno di questa espansione potremo trovare Shadows of Rose, il nuovo capitolo extra dedicato alla figlia di Ethan Winters, un roster ampliato per la modalità Mercenaries e la possibilità di giocare il titolo originale in terza persona. Andiamo a vedere, singolarmente, come sono stati confezionati questi nuovi contenuti.
Shadows of Rose
Questo nuovo capitolo sarà per tanti giocatori appassionati della saga il motivo principale per l’acquisto del DLC e, senza tante mezze misure sarà anche, in particolar modo proprio per gli stessi super-fan menzionati poco sopra, motivo di delusione. Shadows of Rose, il (primo?) DLC per Resident Evil Village, inizia 16 anni dopo la conclusione del gioco e introduce la figlia adolescente di Ethan Winters, Rose, come personaggio giocabile. Rose ha poteri unici a sua disposizione che la rendono piuttosto differente dai molti altri protagonisti nella lunga storia di Resident Evil, ma è il passaggio a una prospettiva in terza persona, insieme ai cambiamenti nel ritmo, nello stile e nel tono, che rendono Shadows di Rose differente dalla campagna principale di Village. Sotto una certa ottica è più paragonabile ai recenti remake di Resident Evil rispetto alle disavventure di Ethan Winters.

Shadows of Rose inizia con la scoperta che i poteri di Rose hanno rovinato i suoi anni di formazione. La narrazione è piuttosto scevra di dettagli relativi a come si manifestano effettivamente i suoi poteri, ma sudare una sostanza bianca è una ragione sufficiente per i dispettosi compagni di classe della ragazzina per intimidirla senza pietà additandola come “diversa”. Rose vuole solo essere normale e liberarsi di queste abilità debilitanti, quindi quando le viene offerta la possibilità di trovare una cura la accetta senza la minima esitazione. Tuttavia, il raggiungimento di tale cura richiede che lei entri nella coscienza del Megamicete. Questa radice fungina non è solo responsabile dei poteri della Muffa (il “Mold” di Resident Evil 7) e di Rose, ma tutti gli umani che hanno avuto un contatto fisico con essa hanno avuto i loro ricordi assorbiti e immagazzinati all’interno. Questa premessa consente alcune sorprese divertenti e permette anche a Capcom di rivisitare luoghi iconici della campagna di Village, anche se con alcune differenze chiave.

Ora, senza tanto dilungarci in descrizioni che andrebbero a ledere il piacere della scoperta di questo DLC, iniziamo ad elencare quello che secondo noi non funziona. In primis, dobbiamo dire che il DLC é corto in maniera scoraggiante, con un run-time di appena tre ore, che potranno essere letteralmente dimezzate nell’ipotetico (e sinceramente poco verosimile) caso di un secondo playthrough. Shadows of Rose mette tutte le carte in tavola nella prima run, offrendo ai giocatori letteralmente zero motivi per essere rigiocato. C’è poi il discorso della trama, che non andrà ad offrire letteralmente nulla se non uno striminzito contesto per alcune delle cose che si vedevano nel filmato conclusivo di RE Village, invece che costruire su di esse. Un vero peccato. Per chiudere, abbiamo notato una certa “goffaggine” nei movimenti di Rose e nel controllo della telecamera, cosa che tra l’altro non abbiamo percepito rigiocando RE Village con la nuova modalità in terza persona. Bizzarro. Anche il DLC in sè è fondamentalmente spaccato in due, con una prima parte se vogliamo “canonica” ed una seconda che ruoterà attorno a meccaniche stealth che, in tutta onestà, funzionano in maniera un po’ singhiozzante.
Il resto della Winters’ Expansion
Il resto di questo pacchetto DLC sarà riconducibile, come già accennato, alla possibilità di giocare l’intero RE Village in modalità terza persona, rendendolo quindi de-facto più simile ai recenti Remake di Resident Evil 2 e Resident Evil 3, e ad un nuovo ed ampliato roster di personaggi selezionabili per la modalità Extra The Mercenaries. Abbiamo apprezzato l’aggiunta della terza persona, fondamentalmente in grado di offrire una nuova prospettiva (scusate il terribile gioco di parole) ad un gioco già stra-giocato e conosciuto. Certo, si ha sempre l’idea che sia un qualcosa di posticcio dato che i filmati rimarranno in prima persona, ma come già detto, é una aggiunta gradevole. Gradevole come giocare a The Mercenaries con i nuovi personaggi: Chris Redfield, Lady Dimitrescu e Karl Heisenberg, ognuno sufficientemente differente da richiedere un cambio di strategia al giocatore, specialmente considerato che ognuno dei tre avrà una nuova variabile, riscontrabile nelle diverse “barre” che si riempiranno durante il gameplay. Chris ad esempio sarà in grado di infliggere più danni, muoversi più velocemente e utilizzare una specie di attacco orbitale in grado di infliggere danni devastanti, e anche gli altri personaggi avranno a disposizioni diverse altre succulenti modalità di distruzione.


Tirando le somme, non siamo pienamente convinti di questo pacchetto. La cosa su cui puntavamo meno in assoluto, The Mercenaries, è stata fondamentalmente quella che ci ha tenuti per più tempo incollati allo schermo, mentre quello che doveva essere il piatto forte dell’esperienza, Shadows of Rose, si è rivelata la più debole dell’intera offerta. Non è oggettivamente brutta, ma onestamente aggiunge letteralmente poco o nulla a quanto già si sapeva riguardo la saga dei Winters. Peccato.
POWER RATING:
6.0/10
“Puntavamo molto su questa Winters’ Expansion. Purtroppo, l’offerta finale non ci ha convinto in pieno, con un DLC dedicato a Rose che non solo si rivela estremamente breve, ma che aggiunge pochissimo in termini di trama. Molto meglio le modifiche apportate a The Mercenaries e la possibilità di rigiocare RE8 in terza persona.”
PRO:
+The Mercenaries si conferma sempre divertente
+Giocare RE8 in terza persona porterà un senso di freschezza all’esperienza
CONTRO:
-Shadows of Rose non aggiungerà praticamente nulla in termini di trama
-Brevità di Shadows of Rose
-Una certa goffagine riscontrata nei movimenti di personaggio e telecamera in Shadows of Rose (non accade con RE8 in terza persona)