Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Warner Bros Games
-Versioni Testate: Xbox Series X, PlayStation 5

-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, PlayStation 5, PC

Warner Bros Games e lo sviluppatore Avalanche Software ci portano in un mondo fatato, nel nuovo action-RPG dedicato al magico mondo di Harry Potter!

Certo che questo 2023 è partito decisamente col botto, che ne dite? Raramente abbiamo visto un inizio anno così costellato di buone, no, ottime produzioni. Non solo, il 2023 verrà anche ricordato (questa volta esclusivamente in redazione) come l’anno in cui tanti dei nostri preconcetti sono stati letteralmente demoliti. Volete qualche esempio? Ricordate One Piece Odyssey (CLICCATE QUI, per leggere la review), recensito qualche settimana fa? Bene, non è un mistero che qui in redazione nessuno sia particolarmente amante dell’opera di Eichiro Oda, eppure abbiamo adorato il titolo dedicato alla sua creazione. Non vi basta? Allora stavolta non dovrete andare lontano. Chi ha scritto questo articolo non é per nulla fan di Harry Potter, di Animali Fantastici e del Wizarding World in generale, complici anche le precedenti, deludenti, produzioni legate ad Harry Potter, eppure… beh, abbiamo fatto davvero fatica a staccarci dall’ultima produzione Warner Bros Games/ Avalanche Software.

Avalanche nello specifico è stata molto furba. Sviluppando il gioco come “prequel”, quindi andandolo ad ambientare decisamente prima degli eventi narrati nella saga del maghetto occhialuto e dalla cicatrice a forma di fulmine, Hogwarts Legacy ha dalla sua il vantaggio di avere come unico “legame” il fatto di essere legato al mondo ideato dalla Rowling. Cosa comporta tutto ciò è presto detto: nessun tipo di limitazione se non quelle forzatamente obbligatorie, come certi oggetti o personaggi fondamentali per la mitologia del mondo di questo franchise. Per tutto il resto, Hogwarts Legacy è una esperienza assolutamente stand-alone, e lo abbiamo adorato per questo.

Hogwarts Legacy si svolge alla fine del XIX secolo e quindi opera indipendentemente da alcune delle pietre miliari più familiari della tradizione di Potter (nessun Voldemort, nessun Silente, nessuna armata di Weasley, per quanto un paio siano comunque presenti). Interpreterete uno studente trasferito del quinto anno che potrete customizzare con un potente editor di personaggi; potrete deciderne la carnagione, il colore dei capelli, l’ombreggiatura delle sopracciglia e anche i tipi di corpo, il tenore vocale e la scelta di essere indicati come “strega” o “mago”. Successivamente, verrete rapidamente impiantati nei ritmi scolastici quotidiani di Hogwarts. Il vostro tempo con il gioco sarà suddiviso in due sezioni principali: la trama principale in cui cercherete di risolvere il mistero che vi lega alla cosiddetta Magia Antica, costellata di combattimenti, aumenti di livello, cambi di equipaggiamento e tutto quanto possa essere richiesto dall’ “A B C del Gioco di Ruolo”, e il vostro percorso formativo ad Hogwarts, dove risolverete missioni secondarie, giocherete a diversi minigiochi e verrete sopraffatti dallo splendore (vagamente similare nel concetto a quello di Persona) del gustare una vita scolastica, con tutto quello che comporta in un mondo dove la magia è la norma.

Prima di addentrarci in altri discorsi, vogliamo parlare proprio di quest’ultima cosa, perché a conti fatti è quella che più ci ha colpito in positivo (non che il resto del gioco sia stato da meno, ma lo vedremo più avanti). Sarà stato il tono frivolo e positivo del tutto, sarà stata la bizzarria che contraddistingue il mondo di gioco, ma ci siamo ritrovati a vagare per ore nei meandri del labirintico castello di Hogwarts ignorando i nostri doveri (proseguire nella trama principale, ad esempio), sempre più affascinati dalle stranezze incontrate, e sempre più incuriositi di fronte alla miriade di segreti pronti ad essere scoperti. Un minuto prima osservavamo un ragazzo camminare goffamente sui muri esterni del castello, il minuto dopo stavamo aprendo un passaggio segreto passando per la bocca di una rana, quello seguente osservavamo rapiti mentre gli Elfi Domestici (come Dobby, avete presente?) preparavano la cena per la Sala Grande. Tra una missione e l’altra, poi, non sono mancate le distrazioni, come il volo sulla scopa, il vostro metodo di trasporto a lunga distanza predefinito. E anche qui, la parola d’ordine è varietà: gare, minigiochi, ed il tutto supportato da un sistema di controllo decisamente azzeccato e preciso. E non è finita qui perchè oltre a tutto questo, anche le missioni secondarie, normalmente un mero pretesto per allungare il brodo nei giochi di ruolo e nei videogiochi in genere, anche qui ci hanno spiazzato per la loro varietà. Magari saranno pur sempre delle classiche “fetch quest” (“vai lì, riportami questo”) ma le tematiche di base che affrontano, e soprattutto la loro rappresentazione, ci hanno divertito al punto da non farci interrogare più di tanto sui contenuti effettivi. Complimenti, Avalanche!

Davvero di livello anche il sistema di combattimento, che come buona parte del gioco, ci ha colto davvero impreparati riguardo la sua realizzazione e potenziale complessità. Nei precedenti giochi dedicati al signorino Potter, gli scontri tra maghi dei libri erano ridotti a noiose gallerie di tiro in terza persona: Harry, Ron ed Hermione affrontavano una serie infinita di Mangiamorte identici, che sembravano tutti brandire l’equivalente magico di fucili a pompa e fucili da cecchino. Hogwarts Legacy cambia notevolmente la formula. Nonostante i proiettili rimbalzino avanti e indietro attraverso le arene in uno spettacolo oggettivamente ipnotico, il gioco funziona più come un action-game in stile Ninja Gaiden a base di combo. Il vostro personaggio si bloccherà automaticamente ovunque si trovi e la magia che scaturirà dalla vostra bacchetta potrà essere concatenata insieme come nei migliori fighting game, addirittura fiorendo in quelle che possono essere paragonate alle “Super” di KOF, Street Fighter, Guilty Gear e compagnia.

Il vostro repertorio sarà mappato sui pulsanti frontali e, dopo aver pasticciato con i controlli per alcuni minuti, siamo stati in grado di inventare alcune combo decisamente soddisfacenti. Con “Accio” richiamavamo il nemico verso di noi mentre lo bersagliavamo di colpi base, solo per poi lanciare “Levioso” e mantenerlo sospeso a mezz’aria sotto la gragnuola di colpi della nostra bacchetta. Altre volte immobilizzavamo il nemico con “Glacius“, un incantesimo di ghiaccio, solo per poi carbonizzarlo con “Incendio“. Il motore fisico del gioco non si risparmia assolutamente in questo caos: i corpi volano sulla mappa come se fossero diventati senza peso e senza ossa, totalmente alla mercé del vostro comando. I combattimenti di Hogwarts Legacy sono ottimi, e non possiamo che lodare Avalanche per, dopo decenni di giochi basati su HP decisamente mediocri, aver finalmente trovato “la quadra” del tutto.

Leggendo fino a questo punto, verrebbe da ipotizzare che Avalanche sia riuscita nell’intento di creare non solo il migliore videogioco mai basato sul mondo del Wizarding World, ma anche un titolo pressoché perfetto indipendentemente da tematiche, generi e qualunque altra cosa vogliate inserire nelle variabili. Chiaramente non è così, e i motivi sono i seguenti: in primis le missione secondarie che abbiamo lodato poco sopra si riveleranno alla lunga decisamente ripetitive, per quanto variegate nella premessa: d’altronde, andare a recuperare un oggetto per qualcuno rimane sempre il dover recuperare un oggetto per qualcuno, per quanto si possa variare “l’incipit” della cosa.

C’è poi il discorso relativo alla bipolarità del gioco, dove il pendolo utilizzato per imbastire l’intera esperienza di Hogwarts Legacy oscilla un po’ troppo marcatamente tra i due opposti: da una parte avremo l’esperienza leggera e divertente della vita scolastica nel Castello, con tutta la genuina ingenuità e curiosità di quegli anni, dall’altra avremo una sorta di velo macabro che permea il tutto. Sarà infatti possibile uccidere diversi nemici umani polverizzandoli, squartandoli ed addirittura maledicendone l’esistenza utilizzando “Crucio“, uno dei più potenti incantesimi proibiti dell’universo del Wizarding World. Capiamo la volontà di far utilizzare ai giocatori alcuni tra gli incantesimi più iconici dei film, ma questa ultraviolenza è un pelino esagerata. Stiamo pur sempre parlando di un Teenager, e fagli uccidere qualcuno senza la minima conseguenza ci è parso un po’ troppo.

Hogwarts Legacy su PlayStation 5:
“La versione Playstation 5 di Hogwarts Legacy sfrutta in maniera soddisfacente il DualSense: per esempio i LED hanno colori specifici in base alla casata da voi scelta ed ancora, nell’uso degli incantesimi (Revelio, Protego, Lumos, ecc.) noterete che ognuno di esso avrà una combinazione tra feedback aptico, suoni dall’altoparlante e resistenza del grilletto R2 che cercherà di essere il più fedele possibile a ciò che vedremo a schermo. A proposito di schermo, tecnicamente il gioco ha tre modalità grafiche su TV/monitor a 60hz (fedeltà, fedeltà ray tracing e performance) che diventano cinque su pannelli a 120hz. Infatti su quest’ultimi si aggiunge la modalità “balanced” che in aggiunta alla modalità fedeltà ha il frame rate portato da 30fps a 40fps e la modalità HFR (acronimo di High Frame Rate) Performance che porta il frame rate ben al di sopra dei classici 60FPS della modalità performance base. Infine, in termini di contenuti, la sola versione PS5 di Hogwarts Legacy include un contenuto in esclusiva temporale dal nome de “Il negozio infestato di Hogsmeade”, una missione secondaria abbastanza inquietante che siamo sicuri non vi deluderà.”

Al di là di tutto questo comunque, tirando le somme abbiamo finalmente tra le mani il miglior gioco dedicato a Hogwarts, magie, Gufi, Draghi, Ippogrifi e tutto quanto sia legato al mondo del Wizarding World. Hogwarts Legacy non è solamente il nuovo punto di riferimento per quanto riguarda il franchise in termini videoludici, ma è anche un action-RPG con i controfiocchi, creato con passione ed evidente maestria nel genere. Che siate fan o meno del mondo di Hogwarts, o che siate semplicemente in cerca di un gioco ben fatto ed in grado di impegnarvi per dozzine di ore, non fatevelo sfuggire.

POWER RATING:
9.0/10
“Dopo decenni di produzioni mediocri legate ad Harry Potter, avevamo onestamente perso la speranza. Hogwarts Legacy è un fulmine (magico, ovviamente) a ciel sereno: ben fatto, appassionante, con un sistema di combattimento superbo ed un open-world assolutamente delizioso da esplorare.”

PRO:
+Rende finalmente onore al franchise
+Hogwarts e il mondo di gioco sono assolutamente fantastici
+Tecnicamente ben fatto
+Meccaniche di combattimento sorprendentemente profonde: sbizzarritevi!
+Trama interessante e con un ottimo “flow”
+Buona implementazione del controller DualSense su PS5

CONTRO:
-Pur variegate nell’incipit, molte missioni secondarie saranno semplici variazioni sul tema del “Vai qui, prendi quello, e riportamelo”
-Alcune incongruenze di natura etica

Posted by:Powerwave83

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