Di Redazione PW83

-Copia Review fornito da Capcom
-Versione Testata: PlayStation 5

-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC

Il Blue Bomber torna sulle console moderne nella sua incarnazione JRPG grazie a questa esaustiva Collection!

Ci fu un tempo in cui Capcom, colta probabilmente da un delirio di onnipotenza o semplicemente dal fatto che all’epoca tutte le software house, piccole o grandi che fossero, avessero ancora interesse nell’esplorare territori sconosciuti e rischiare con prodotti che non fossero solo ed esclusivamente sequel sicuri mossi da dati di vendita e profitto, in cui non una, ma ben due serie di Mega Man, il leggendario Blue Bomber, erano presenti allo stesso momento sul mercato. Una era quella classica, dai sequel numerati cardinalmente, e l’altra, che andremo a prendere in esame quest’oggi, ri-immaginata come un Jrpg. Tempi oscuri per i nostri lettori più giovani, che probabilmente vedono l’inizio degli anni 2000 come una sorta di Medioevo videoludico.

Discorsi sentimentali a parte, oggi andremo a esaminare questa Mega Man Battle Network Legacy Collection, una raccolta che include al suo interno tutti i capitoli di questo bizzarro (e fantastico, diciamoci la verità) spin-off dedicato a uno dei personaggi più importanti non solo per la Casa che ha dato i natali a Resident Evil e Street Fighter, ma per l’intero panorama videoludico.

Mega Man Battle Network è ambientato in un lontano futuro in un mondo parallelo alla linea temporale principale di Mega Man; qui fiorì la tecnologia di rete al posto della robotica. Tutti portano in tasca un dispositivo avanzato chiamato PET, che può gestire varie attività come l’invio di e-mail e le telefonate, ma soprattutto ospita il Net Navi di quella persona. Un Net Navi è un’intelligenza artificiale che funge da rappresentante di una persona nel mondo digitale di Internet, che qui si realizza come uno spazio fisico navigabile. I virus su Internet assumono la forma di mostri che devono essere tenuti a bada da coppie di Netbattler umani/Navi. Ogni gioco segue le avventure di Lan Hikari, un ragazzino ribelle, e del suo Navi, Mega Man.EXE, mentre vengono coinvolti in vari complotti per salvare il mondo. La narrazione è in genere suddivisa in una serie di piccoli archi che in qualche modo si legano alla vita scolastica di Lan, ognuno dei quali culmina in una lotta contro un altro potente Net Navi e fa avanzare ulteriormente la storia generale. Sebbene i giochi tendano a fare un po’ troppo affidamento sul superare tutte le avversità attraverso il “potere dell’amicizia” (sono pur sempre giochi del 2000, NdP), c’è comunque molto cuore su come vengono narrate queste storie. La relazione tra Lan e Mega Man è particolarmente ben delineata in tutti e sei i giochi, e il suo cast principale di amici e alleati di supporto aggiunge una bell’incentivo alla narrazione man mano che si evolve. Che si tratti dell’amicizia in qualche modo contraddittoria tra Lan e il suo migliore amico, Dex, o della sottile storia d’amore tra lui e Mayl, ci sono molti grandi momenti che andranno ad umanizzare la narrativa.

Il gameplay di Battle Network segue una struttura in stile RPG in cui esplorerete mondi isometrici come Lan o Mega Man. Quasi tutto ciò che utilizza la tecnologia potrà essere collegato e molti dispositivi sono collegati direttamente a Internet stesso, che fungerà da grande super dungeon di cui scoprirete lentamente i segreti man mano che avanzerete nella storia. Facendo eco alle filosofie di design dei classici giochi di Mega Man, al cattivo di ogni arco narrativo viene assegnato anche il proprio dungeon a tema, solitamente caratterizzato da enigmi e pericoli ambientali in linea con il loro espediente principale. Blast Man, ad esempio, governa un reame in cui le tempeste di fuoco possono provenire da qualsiasi direzione in qualsiasi momento. Ci sono cubi d’acciaio posizionati ovunque dietro i quali potrete nascondervi, e subirete danni se non riuscirete a ripararvi in tempo. Di tanto in tanto, vi imbatterete anche in sezioni del dungeon che richiedono alcune informazioni o azioni da parte di Lan nel mondo reale. Ad esempio, il dungeon di Flash Man è inizialmente troppo buio perché Mega Man possa vedere qualcosa, richiedendo a Lan di correre di tanto in tanto in una stanza vicina per accendere un interruttore della luce. Pur dando a Lan qualcosa da fare, a volte può sembrare un po’ forzato, anche se abbiamo apprezzato il modo in cui i dungeon di solito sottolineano come il duo si comporti come una squadra.

L’unico vero svantaggio di questo sistema di combattimento è che sembra che il tasso di incontri casuali sia un po’ troppo alto. Vi ritroverete spesso a tentare di risolvere un enigma in un dungeon, solo per essere interrotti ogni pochi secondi da un altro gruppo di virus. Le battaglie in genere non richiedono più di 30 secondi e di solito meno di 10 per essere completate, ma può comunque essere un’irritazione ricorrente. Capcom non ha incluso alcun mezzo per ridurre il tasso di incontro per questa riedizione, ma ha ritenuto opportuno includere una modalità “Buster MAX” che vede il vostro Megabuster fare cento volte il suo normale danno per colpo non caricato. Potrete attivarlo o disattivarlo a piacimento in qualsiasi momento e banalizza praticamente qualsiasi incontro con nemici o boss, il che può essere una buona soluzione per coloro che vogliono superare le battaglie nel modo più indolore possibile.

Ogni raccolta di Mega Man fino ad ora ha avuto una nuova modalità aggiuntiva per completare il pacchetto e Capcom ha continuato a farlo includendo una modalità online completa per lo scambio di chip e Netbattling. Per le battaglie, potrete giocare in modalità casuale o classificata e determinare regole come se le carte patch sono consentite o se il perdente dovrà consegnare un gettone di battaglia al vincitore.

Tecnicamente, questi giochi hanno resistito abbastanza bene alla prova del tempo e hanno ancora un bell’aspetto oggi. Anche se le parti dell’overworld e dell’esplorazione hanno subito un notevole downgrade a uno stile artistico più semplice dal quarto gioco in poi, gli ambienti futuristici e i paesaggi digitali hanno comunque un aspetto distintivo ed evocativo, mentre i design dei virus sono sia memorabili che creativi. La colonna sonora non ha resistito bene quanto la grafica, ma almeno saranno ancora presenti molti temi memorabili. Anche se aggirare la qualità metallica del chip audio del Game Boy Advance è impossibile, Capcom è riuscita a sfruttare al massimo l’hardware per produrre delle solide chiptune.

Tirando le somme, siamo di fronte a una compilation essenziale per due tipi di giocatori: da una parte quelli che hanno vissuto la saga di Battle Network sul mai troppo lodato Game Boy Advance, dall’altra tutti i giocatori magari più giovani in cerca di una compilation piena zeppa di contenuti e soprattutto composta da giochi di alta qualità, con meccaniche interessanti e per certi versi addirittura pionieristiche.

POWER RATING:
9.0/10
“Mega Man Battle Network si conferma come una serie eccellente e meritevole di essere giocata, oggi come al tempo della sua pubblicazione. Questa Collection dovrebbe essere giocata da chiunque.”

PRO:
+Sistema di combattimento eccellente
+Trame ben scritta, con decine di personaggi decisamente interessanti
+L’online!
+Tantissimi contenuti, parliamo di centinaia di ore di gioco
+Una modalità galleria deliziosa

CONTRO:
-Pur migliorato, il comparto audio rimane debole (viene pur sempre da un Gameboy)
-La frequenza dei combattimenti casuali è oggettivamente troppo alta, e non c’è modo di ridurla

Posted by:Powerwave83

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