Di Pierre Coppi
-Codice Review fornito da Bandai Namco
-Versione Testata: PlayStation 4 PRO
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5
E’ disponibile sul mercato il primo Season pass per Guilty Gear STRIVE che, dopo aver ricevuto consensi per Goldlewis Dickinson, Jack-O’ ed Happy Chaos e la divina Baiken, ora lancia nell’arena un altro personaggio richiesto dai fan, l’elegante ed androgino Testament!
Guilty Gear Strive (GGS da ora) può con tutta tranquillità essere considerato il fighting-game principale di questo 2021. Non ce ne voglia SEGA, ma il suo Virtua Fighter Ultimate Showdown, per quanto superbo, a conti fatti era un remaster laddove Strive fu concepito come un titolo nuovo di zecca, costruito da zero. Normale quindi che come da copione, vennero aggiunti nuovi personaggi, a sottolineare ancora una volta la freschezza del progetto: Alcuni vennero inseriti nel roster principale (Giovanna, Nagoriyuki) mentre altri vennero mostrati solo ed esclusivamente nello Story Mode del titolo Arc System Works. Goldlewis Dickinson, il Segretario della Difesa (assoluta!) Americana, fu tra questi.

Prima di iniziare, vogliamo far notare come acquistando il Season Pass 1, al contrario dell’acquistare ogni singolo personaggio singolarmente, incluso nel prezzo sarà presente un set di colori aggiuntivi per ogni singolo personaggio del gioco, portando il numero dai 6 del gioco base (esclusi i colori bonus pre-order) a 10 o in alcuni casi, 11.
GGST – S1 – Character 1: Goldlewis Dickinson (27/07/2021)
Tanti fan dichiararono immediatamente interesse verso il gigantesco Goldlewis, e a ragion veduta. Come da tradizione Arc, anche questo nuovo personaggio sfoggia un design assolutamente particolare (ed anche un gameplay, ma lo vedremo fra poco). Gigantesco, dotato di un occhio laser, una acconciatura in stile Pompadour, teschi di animale come fermacravatta e fibbia della cintura, ferri di cavallo sui guanti, e per finire, armato di una bara marchiata Area 51 al cui interno si nasconde un Alieno (per quanto lo stesso Goldlewis neghi categoricamente), l’americanissimo Mr. Dickinson sfoggia uno stile forte tanto quanto la sua personalità.
A prima vista, Goldlewis potrebbe sembrare un personaggio semplice da utilizzare, visto che ha solo tre mosse speciali: il Behemoth Typhoon, lo Skyfish e il Thunderbird. I suoi attacchi Overdrive si chiamano Down With The System e Burn It Down.
Qui però entrano in gioco le peculiarità del suo gameplay. Prendiamo ad esempio il suo Behemoth Typhoon, realizzabile con un semi-cerchio + HS, e che si mostrerà su schermo con un possente colpo (uno swing) della sua bara. La cosa più interessante di questa mossa è che il semi-cerchio può essere effettuato in qualunque direzione, ed ognuna di essere produrrà un risultato differente. Date l’input in maniera classica, da sinistra verso destra, e il colpo sarà orizzontale, datelo dal basso verso l’alto e lo stesso colpo verrà realizzato in verticale, producendosi in un utilissimo anti-air. Realizzatelo in aria, da up a down, e avrete un colpo overhead che riporterà violentemente a terra gli avversari troppo “saltellanti”. Behemoth Typhoon è una mossa versatilissima, in grado di rendere Goldlewis sia una inespugnabile fortezza, sia una tremenda macchina d’assedio. Adorabile.

Vale anche la pena ricordare che il potere di Skyfish, Thunderbird e Burn It Down sono tutti legati alla meccanica del livello di sicurezza del personaggio. Questo è un misuratore che si riempie costantemente durante il gioco. Per quanto riguarda l’Overdrive Down With The System di Goldlewis, la sua potenza viene aumentata in base al numero di 360 completi che vengono eseguiti prima che l’Overdrive esca. Per finire, Goldlewis può continuare la combo se Down With The System colpisce a distanza ravvicinata, aprendo spaventose opzioni di combo per eliminare l’avversario.

Pad alla mano, giocare utilizzando Goldlewis è sicuramente una esperienza interessante. In primis, vista la sua mole, è in grado di fare danni assolutamente assurdi, accentuati in caso si parli di counter. In fase di testing, mentre provavamo il personaggio in training-mode, siamo riusciti a concludere una combo in grado di infliggere 70% di danno (!!!). Tutto questo però è controbilanciato (fortunatamente) da un range di attacco piuttosto limitato: se siete abituati a pressare i vostri avversari, utilizzando Goldlewis dovrete avvicinarvi molto più del dovuto. Anche i suoi attacchi a distanza, Thunderbird (un piccolo drone che avanza in linea retta) e Skyfish (GL attacca usando una Gatling) sono più da vedersi come strumenti di zone-control, che non per danneggiare significativamente l’avversario. Goldlewis è lento e colpisce in maniera spaventosa, cosa che lo rende un classico esempio di personaggio “da attesa“: studiate l’avversario difendendovi, effettuate qualche attacco veloce per aprire la sua difesa, e quando questo accade, scatenate l’Inferno.

Tirando le somme, Goldlewis Dickinson é un fantastico debutto per la prima stagione di GGST, ed è questo che vogliamo vedere d’ora in poi: personaggi carismatici dotati di meccaniche di gameplay o caratteristiche in grado di stimolare la fantasia dei giocatori.
GGST – S1 – Character 2: Jack-O‘ (27/08/2021)

Eccoci dunque al secondo personaggio pubblicato in questo Season Pass per GGST: Jack-O’ (abbreviazione di Jack O’ Valentine, stesso cognome di Ramlethal ed Elphelt). Già presente nello story mode del gioco principale, la rossa beniamina dei fan torna giocabile dopo l’esordio in Guilty Gear Xrd -Revelator-, precedente capitolo della serie. Se vogliamo parlare di design, si nota immediatamente come Jack-O’ abbia subito un trattamento piuttosto diverso dal resto del cast di GGST: Il personaggio è stato interamente ridisegnato con il nuovo stile grafico, ma costume e tratti caratteristici sono rimasti fondamentalmente gli stessi di Xrd. Avremo quindi la classica maschera di ferro a forma di zucca, la gigantesca croce egizia (Ankh) portata a mo’ di collana e il classico abbinamento tra tutina bianca/decolletè che il personaggio sfoggiava nel precedente gioco. Tra l’altro, continuando con l’interminabile lista di citazioni e riferimenti al mondo del rock ‘n roll, si può notare come l’intero outfit di Jack-O’ sia un omaggio ad Elvis Presley e ai completi che usava durante le sue performances.
Il Gameplay della bella (e bipolare con tanto di doppia personalità, va detto) compagna di Sol Badguy ruoterà tutto attorno all’abilità di posizionare trappole e gestire lo spazio di gioco utilizzando i Servants, adorabili robottini (?) in grado di fungere sia da strumenti di difesa che di attacco. Fondamentalmente, dovessimo trovare un parallelismo, potremmo paragonare questa versione di Jack-O’, oltre che alla sua precedente incarnazione, con Gargos, il boss finale del sempre fantastico Killer Instinct (2013), anch’egli in grado di evocare servi e utilizzarli per rompere le uova nel paniere dei giocatori. Dove i due differiscono però, è che Jack-O’ avrà la possibilità di agire attivamente sulle azioni e sul posizionamento dei suoi amichetti, raccogliendoli, lasciandoli cadere e colpendoli. Questo, nell’universo di Guilty Gear era già possibile trovarlo nel gameplay di Venom, grande assente di Strive, e nella sua abilità di posizionare le palle da biliardo così da impostare trappole e inconvenienti per gli avversari. Semplici i comandi, con i classici quarti di cerchio + tasto per evocare i Servants e comandi come Avanti+ANY per lanciarli o Quarto Avanti+K per farli sparare. Classiche le Super, con i classici movimenti di doppio quarto avanti+S o HS oppure mezzo cerchio indietro, avanti+P.

Questa Jack-O’ quindi, è figlia di un processo evolutivo piuttosto bizzarro. Da una parte c’è l’ovvia progressione avvenuta comparandola con la sua versione precedente, mentre dall’altra, c’è una sorta di specializzazione verso altri stili di lotta presi in prestito da altri personaggi. Mosse speciali a parte però, a livello di movimento e attacchi base, la nostra eroina si mantiene nel range degli altri personaggi femminili presenti, ovvero una grande velocità di base controbilanciata da una potenza specifica non elevatissima. Ciononostante, la sua abilità di controllare il piano di gioco e, fondamentalmente, condizionare l’avversario a fare quello che lei vuole la rendono un personaggio interessantissimo in grado, se utilizzata da mani capaci, di far passare ai giocatori dei brutti, molto brutti, quarti d’ora.

Tirando le somme, anche questo DLC #2 si conferma estremamente valido, con il ritorno di un personaggio amato dai fan che vede anche l’introduzione di meccaniche interessanti. Jack-O’ non è assolutamente un personaggio user-friendly, ma dedicatevi un po’ allo studio e sarà in grado di darvi infinite soddisfazioni.
GGST – S1 – Character 3: Happy Chaos (30/11/2021)

Terzo personaggio DLC di questo primo Season Pass per GGST è il nuovo villain (o forse andrebbe considerato più come un anti eroe?) introdotto nello story mode, colui che aggiusterà l’umanità, il pistolero nonché autoproclamato messia Happy Chaos, l’agente del… caos, appunto, che subito stringe una traballante alleanza con I-NO. Personaggio eclettico e imprevedibile, tanto quanto la sua presenza: canuto e di carnagione bluastra, sfoggia una sorta di aureola nera e puntuta, un set di corna, e per finire svariati tatuaggi, tra qui quello abbastanza bizzarro che sfoggia sul petto, una sorta di… bocca, racchiusa in quello che potrebbe sembrare il risultato dello spruzzo di una bomboletta spray. Peculiare anche l’abbigliamento di Happy Chaos, o più che altro la sua… inconsistenza. Il nostro imprevedibile pistolero sfoggerà infatti occhiali da sole, guanti, una giacca portata disinvoltamente e un paio di pantaloni di pelle. Tutto lì. Nemmeno il camminare scalzo sarà una preoccupazione per il nostro “messia”!
Andiamo ora ad esaminare il gameplay, perché proprio come Jack-O’ e in parte con Goldlewis, Happy Chaos non seguirà per filo e per segno i canoni dettati dal roster base. Innanzitutto partiamo dalla premessa che Chaos utilizzerà come forma di attacco primario le sue due, gigantesche, pistole. Molte delle meccaniche relative al suo stile di combattimento ruoteranno attorno a questo punto cardine: At the Ready farà estrarre una pistola a Happy, con cui potrà sparare all’avversario premendo HS. Steady Aim, come il nome suggerisce, è una variante di At the Ready, con Happy che prenderà la mira con più attenzione, massimizzando i danni una volta esplosi i colpi. Attenzione, per entrambe le mosse verrà negata la possibilità di parare i colpi nemici, con l’aggravante, per Steady Aim, che la postura vi bloccherà sul posto, cancellando anche la possibilità di movimento. Per uscire da questi status, dovrete ricorrere a Cancel Aim (giù+HS) Per finire, sia At the Ready che Steady Aim consumeranno la nuova barra introdotta specificatamente per il personaggio, quella della “concentrazione” (focus), che andrà a consumarsi ogni volta che Happy entrerà in posizione di tiro.

Vanno poi menzionate le altre frecce nell’arco di Happy, come la possibilità di ricaricare l’arma (Reload, giù giù+P), il poter maledire l’avversario e fargli subire più danni con Curse (quarto di cerchio avanti+P) e per finire la sempre utile rotolata evasiva (Roll, quarto di cerchio indietro+K). Ultime ma non per importanza le Super: da una parte avremo Super Focus, una versione potenziata di Focus che vi farà riguadagnare concentrazione e costerà metà barra Tension (due quarti di cerchio indietro+P) mentre dall’altra Deus Ex Machina (mezzo cerchio indietro, avanti+S), terrificante strumento offensivo che farà sparare una miriade di colpi contro il nemico. La particolarità? Non importa dove il nemico si trovi, DEM lo aggancerà in automatico.

Ci è piaciuto impersonare Happy Chaos nel DLC #3 di Guilty Gear Strive. Se c’è una cosa che stiamo apprezzando di questa prima stagione dedicata all’introduzione di nuovi personaggi al roster base, è che ognuno di loro pare porti in dote meccaniche veramente interessanti, non riscontrabili in nessuno dei personaggi presenti nel gioco base.
GGST – S1 – Character 4: BAIKEN (28/01/2022)

FInalmente é tra noi. Poteva esistere un modo migliore di iniziare questo 2022? Baiken, la procace e strafottente spadaccina/samurai di Guilty Gear ha finalmente trovato il suo posto nel roster di combattenti che compongono l’ultima fatica di Arc System Works (nonché miglior fighting game del 2021, come potete leggere CLICCANDO QUI). Da sempre adorata sia dai fan del gioco che dalle community internazionali come personaggio a sé stante, l’arrogante Baiken si é guadagnata una schiera di sostenitori sin dalla sua primissima apparizione nel Guilty Gear originario (1998) quando appariva come combattente segreto dopo che il giocatore aveva sconfitto ogni avversario, Boss inclusi, senza perdere un singolo incontro. Figuratevi che da quel momento, il successo di Baiken crebbe a tal punto da essere “invitata” come guest-character in diversi altri titoli, quali Brave Frontier, Last Period, Chain Chronicle, Epic Seven, Crusaders Quest, #COMPASS, Elemental Battle, Code Shifter, Counter:Side, The King of Fighters: All Stars ma soprattutto il fantastico reboot di Samurai Shodown (2019), di SNK.
Ora, ben ventiquattro anni dopo il suo esordio, Baiken torna a far parlare di sé grazie all’inclusione in Strive. La prima cosa che salterà all’occhio dei giocatori riguardo questa nuova apparizione sarà la… mancanza di stravolgimenti. Prima che folle inferocite ci saltino alla gola, vogliamo mettere in chiaro che non lo stiamo facendo presente in termini negativi, é solo che, rispetto a buona parte del cast (Jack-O esclusa) il costume e, in generale, il personaggio non sono stati ridisegnati, mantenendo il loro aspetto classico e più nello specifico il look che ostentavano in Guilty Gear Xrd Rev2, precedente capitolo della serie. La nostra acida spadaccina avrà quindi la sua classica (enorme) coda di cavallo, l’occhiale a guisa di benda sull’occhio sinistro, ed il tatuaggio rossastro su quello destro. Continua il costume il suo tradizionale mix tra un abito tradizionale Giapponese adattato per la battaglia e lo spolverino marchiato dall’iconico teschio (probabilmente l’ennesimo riferimento musicale, stavolta verso la band dei Misfits). Chiudono l’outfit i classici stivali aperti e l’arsenale, composto dalla sua iconica katana, dall’artiglio al posto del suo braccio destro, e dal fucile. Il dettaglio finale? La sua voce roca e rabbiosa, interpretata in lingua originale da Mayumi Asano. Insomma: E’ senza dubbio Baiken!

Eccoci alla parte fondamentale, quella legata al gameplay. Come è possibile vedere dallo schema pubblicato qui sopra, Baiken non è un personaggio con un arsenale particolarmente variegato in Strive (circa l’80% del suo moveset in Xrd è stato rimosso), la sua vera forza andrà ricercata nei suoi attacchi base a cui poi le special andranno a fare da rafforzativo. Abbiamo inizialmente faticato a capire il perché di tutto questo, ma poi qualcosa ha fatto “click”. E’ questo il rinnovamento di Baiken, il non venire stravolta a livello di design, ma di gameplay. Ciononostante, le mosse iconiche sono tutte presenti, dal classico Tatami Gaeshi (quarto di cerchio avanti+K), utilissimo come linker ed utilizzabile anche in aria, a Kabari (mezzo cerchio avanti+S o HS) dove Baiken utilizzerà il suo uncino. Questa volta poi, funzionerà in maniera differente rispetto al passato, e terrà uniti i due personaggi per un determinato periodo. Attenzione però, perché potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio! Chiudono il comparto gameplay le due Super: la sempre stilosa Tsurane Sanzu-watashi (due quarti avanti+s) e Kenjyu (due quarti indietro+P). La prima risulterà nel classico “taglio da samurai” che abbiamo imparato a conoscere nei precedenti capitoli, mentre la seconda vedrà Baiken imbracciare il suo fucile e colpire l’avversario con un fuoco d’artificio, infliggendo terribili danni.

Tirando le somme, saremo anche di parte ma Baiken era il personaggio che aspettavamo con più trepidazione, e non ha deluso. Immutata nell’aspetto ma profondamente rinnovata (rivoluzionata addirittura!) nel gameplay, la rabbiosa spadaccina si conferma come un personaggio tecnico, ora più votato al mettere in pressure gli avversari rispetto alla vecchia tattica del cercare di attirare i nemici in trappola che la accompagnava nei precedenti capitoli. Ora Baiken non gioca più a fare il gatto col topo, ora Baiken é la predatrice.
GGST – S1 – Character 5: TESTAMENT (28/03/2022)

Ed eccoci infine all’ultimo personaggio disponibile per la prima stagione di Guilty Gear Strive, l’ambiguo e tremendamente elegante Testament. Introdotto per la prima volta nella serie con il primo capitolo in assoluto per PSX, é poi apparso in diversi altri episodi (GG, GGX, GGXX e ora Strive). Originario della Svizzera prima di essere trasformato in un Gear e aver guadagnato la capacità di utilizzare il sangue come arma, Testament è classificato come non-binary/genderless, al punto da trascendere completamente il concetto di umanità. Proprio a tal proposito, è bene notare come la sua voce e l’interpretazione cambino sulla base del doppiaggio scelto: in lingua inglese avrà una voce maschile, mentre in giapponese femminile.
Testament è stato ridisegnato per il suo ritorno in Strive: la sua riprogettazione mantiene l’idea generale, ma sostituisce il top di pelle con una più elegante camicia bianca senza maniche e una cravatta a balze, sotto un gilet nero con bottoni argentati sulle alette anteriori, collegato al mantello nero sopra gli avambracci. La gonna ora ha bottoni e una serie di cinture marroni con ornamenti di teschi. Conservando gli stivali neri e lo scaldabraccio, ora indossa guanti senza dita su entrambe le mani: uno bianco a destra e uno nero a sinistra. Testament ora indossa anche un cilindro nero, con un teschio sulla fascia. Per finire, Testament brandisce una falce in battaglia. In Guilty Gear, aveva una lama d’argento e veniva tenuta con la lama rivolta verso il basso, vicino alla gamba destra. Per il resto della serie, è rosso cremisi e viene brandita con la lama all’altezza della testa.

Ed eccoci infine all’ultima analisi tecnica di questa stagione. Testament è un personaggio che eccelle nel mid-range, grazie alle sue normal ad ampio raggio (utilizza pur sempre una falce) e al suo ampio repertorio di proiettili, in grado di mantenere l’avversario a debita distanza. Innanzitutto è bene notare come certe mosse di Testament lascino l’avversario in quello che viene chiamato “Stain State“, ovvero uno status in cui verranno realizzate alcune mosse in automatico una volta che il primo colpo andrà a segno, aprendo la strada per combo devastanti. “Grave Reaper” (quarto di cerchio avanti +S o HS, anche in aria) é l’attacco dalla distanza principale, utilissimo per tenere gli avversari al loro posto. E’ bene notare come, nel caso si utilizzi HS come input, la mossa venga trasformata in un utilissimo strumento anti-air. “Unholy Diver” (quarto di cerchio indietro + P) vedrà Testament inviare il proprio famiglio (un corvo nero) verso l’avversario, che, se colpito, entrerà immediatamente in Stain State; non solo, ma se il proiettile di Grave Reaper sarà ancora su schermo, fungerà da “ancora” per il corvo, che si dirigerà verso quel punto. “Possession” (quarto di cerchio indietro + K) sarà una sorta di teletrasporto: nel caso il proiettile di Grave Reaper sia su schermo, vi trasporterà in quel punto, mentre nel caso non ci sia, verrete riportati alla posizione iniziale, molto utile come esca dopo un salto a vuoto. “Arbiter Sign” (quarto di cerchio indietro + S o HS) sarà un attacco che colpirà in linea retta, dal basso in caso di input con Slash o dall’alto nel caso di Heavy Slash. Come intuibile, sarà uno strumento eccellente per scardinare le difese di un avversario in difesa grazie al potenziale mix-up. Infine, le due super: “Nostrovia” (due quarti di cerchio avanti + P) vedrà Testament evocare una Succube, che colpirà ripetutamente l’avversario e gli infliggerà Stain. Vantaggio di questa mossa sarà la possibilità di continuare a colpire il nemico con i vostri attacchi. Per concludere, “Calamity One” vedrà Testament evocare una colossale bestia di sangue in grado di infliggere danni considerevoli o bloccare le combo avversarie.

Testament è decisamente un buon personaggio per chiudere la Season One di Guilty Gear Strive. Interessante nel nuovo redesign, dotato di un arsenale di strumenti in grado di dominare il campo di battaglia, il Mietitore sarà ancor più spaventoso, nelle mani dei giocatori più esperti.
Prima di chiudere, una menzione al nuovo stage introdotto con l’ultimo personaggio. Il nuovo livello si intitola “White House Reborn” e mostra, appunto, una nuova versione della Casa Bianca, contestuale all’universo di Guilty Gear. Vi lasciamo con le immagini, qui di seguito.




Questo per ora é tutto. Ci rivediamo più avanti, quando verrà reso disponibile il secondo Season Pass per Guilty Gear Strive!
Heaven or Hell? LET’S ROCK!
POWER RATING:
9.0/10
DLC 1: “La prima stagione di GGST debutta con un personaggio carismatico e dotato di meccaniche interessanti: Goldlewis é promosso!”
DLC 2: “Jack-O’ si conferma un personaggio interessante, che porta in dote un gameplay difficile ma in grado di dare soddisfazione.”
DLC 3: “Happy Chaos è una graditissima sorpresa, un personaggio dotato di meccaniche inusuali che non vediamo di vedere all’opera nei maggiori Tornei online.”
DLC 4: “Baiken si conferma come il nostro personaggio preferito della Season 1. Rinnovata nel gameplay e immutata nel design, si conferma come una aggiunta fondamentale al roster di GGS.”
DLC 5: “Testament è un personaggio interessante, dotato di tante mosse utili a far rimanere l’avversario dove si vuole, per poi finirlo con Nostrovia. Sicuramente una brutta gatta da pelare nei prossimi tornei.”
PRO:
+ Buon mix di personaggi classici e nuovi
+ Interessanti meccaniche di gameplay
+ Baiken si conferma superlativa
+ Il nuovo stage è decisamente ispirato e sopperisce alla cronica mancanza del gioco base
CONTRO:
– Forse si poteva osare ancora di più con le nuove meccaniche





5 risposte a "#Review: #GuiltyGearSTRIVE Season 1 – “Facce nuove e conosciute per il picchiaduro del 2021!”"