Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Deck 13
-Versione Testata: PlayStation 5

-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch

Deck 13 porta sui nostri schermi un carismatico ed affascinante JRPG a turni. Benvenuti a Chained Echoes!

Giochi in “simil-16 bit” ormai ne esistono a bizzeffe, alcuni effettivamente validi, alcuni programmati per capitalizzare sull’effetto nostalgia, alcuni ancora realizzati in quel modo da sviluppatori indipendenti talmente microscopici da non avere, letteralmente, altri mezzi per creare il loro titolo. Diciamo che, dopo aver vissuto l’era 16-bit in prima persona (quando letteralmente 16 bit erano l’apice della prodezza tecnica), e la conseguente e recente rinascita di questo particolare stile, iniziavamo ad esserne un po’ stanchi. Poi però, ci hanno mandato da recensire Chained Echoes, e possiamo tranquillamente ammettere che questa perla di gioco sviluppata da Matthias Linda e pubblicata da Deck 13 é niente di meno che un capolavoro.

Vediamo la trama: Chained Echoes è ambientato nel continente di Valandis, una terra di 3000 anni con una ricca storia che comprende la ricerca e lo studio dell’arte magica. Purtroppo, ondate di guerra apparentemente infinite si sono verificate per più di 150 anni, in cui i tre regni del continente, Taryn, Escanya e Garvos, hanno combattuto per il dominio. Tuttavia, a seguito di una catastrofica esplosione nell’est che ha provocato la morte di decine di migliaia di persone, le nazioni, in preda al terrore, hanno firmato un trattato di pace poiché nessuno ha rivendicato la responsabilità dell’incidente. Ora, nell’807, un anno dopo la firma del trattato, diversi individui dai background molto diversi si uniscono per fermare la potenziale ripresa della guerra nata dalla cospirazione.

All’inizio del loro playthrough, i giocatori sposteranno le prospettive tra i vari membri del cast principale, apprendendo i loro background, le loro motivazioni e i loro tratti caratteristici prima del loro incontro finale e movimentato. Dalla principessa di Taryn, Lenne, e la sua fedele guardia del corpo Robb al ladro e artista della truffa Sienna, ogni membro del gruppo riceverà ampio spazio per farsi conoscere, il tutto significativamente enfatizzato dalla magistrale e meticolosa costruzione del mondo di gioco. In effetti, il primo aspetto dell’esperienza che la maggior parte dei giocatori probabilmente noterà è come questo gioco non lesini sul fornire informazioni. Gli eventi storici e le molteplici vicissitudini del mondo sono dettagliati insieme a figure chiave all’interno di determinate regioni e organizzazioni. Tutto lavora in sinergia nel costruire un mondo di gioco che, pur spiccatamente fantasy, risulta coeso e per assurdo, credibile.

Tuttavia, per quanto sia presente un forte focus sulla crescita del personaggio, è la costruzione del mondo a rivelarsi intricata e approfondire l’argomento aiuta a illustrare meglio i luoghi del cast nel continente, nonché il peso delle loro convinzioni e azioni. Eppure, nonostante questo, questa fitta narrazione non rende Chained Echoes noioso, per niente. In realtà, il dialogo è un’altra area in cui questo gioco brilla enormemente, poiché c’è un senso dell’umorismo decisamente piacevole radicato nel ribaltamento dei luoghi comuni e nelle osservazioni sincere.

Dal punto di vista del gameplay, Chained Echoes riesce a implementare in modo impressionante una serie di sistemi personalizzabili ma accessibili, sebbene inizialmente possa dare l’idea di essere veramente troppo da gestire. Il perché è semplice: i personaggi non salgono di livello come in altri giochi di ruolo. Qui, tutti ricevono oggetti chiamati Grimoire Shards dopo aver sconfitto i boss e aver completato compiti degni di nota, che vengono poi utilizzati nel menu principale per apprendere vari tipi di abilità. E tali abilità sono suddivise in tre categorie generali autoesplicative; Azione, Passiva e Statistiche. Di norma, conviene dare la priorità alle abilità di azione poiché possono essere immensamente utili quando si gestiscono incontri specifici.

D’altra parte, le varietà Passive e Stat sono incredibilmente utili nel lungo termine, il che significa che sono meglio perseguite una volta ottenute tutte le abilità Azione disponibili. Diverse abilità saranno bloccate finché non verrà raggiunto un numero prerequisito. Inoltre, l’equipaggiamento, in particolare armi e armature, può essere potenziato in luoghi di forgiatura selezionati con materiali per migliorare le statistiche. Non solo, i Cristalli che troverete sparsi per il mondo conferiranno gemme che potranno essere combinate in iterazioni più robuste e quindi inserite in diverse attrezzature per statistiche ancora migliori, come aumentare i danni di una specifica arma. Semplice da capire, e divertente: perfetto!

Anche le missioni secondarie sono incorporate e funzionano come da copione. Tuttavia, un sistema che, almeno in apparenza, ci ha ricordato i pannelli delle licenze di Final Fantasy XII, era un menu facilmente accessibile tramite l’interfaccia utente standard che comprende un sistema di risultati. Il completamento delle attività indicate qui conferisce ricompense e premi aggiuntivi verranno assegnati se verranno concluse determinate combinazioni di missioni. Prima di passare all’analisi tecnica, una piccola chicca: il gioco ha anche delle fantastiche battaglie… dove comanderete dei giganteschi mech! Non aggiungiamo altro per non rovinare la sorpresa, ma fidatevi. Ne varrà la pena.

Tecnicamente, Chained Echoes é assolutamente sublime, con una pixel art reminiscente del glorioso periodo tra 16 e 32 bit, seppur dal sapore vagamente moderno. Non solo, anche la colonna sonora sarà assolutamente di prim’ordine, con temi, effetti sonori e quant’altro realizzati in maniera impeccabile.

Tirando le somme, speriamo davvero che Chained Echoes raggiunga, proprio come una eco, il maggior numero di giocatori possibili, perché quello che Matthias Linda è stato in grado di programma è, senza tanti mezzi termini, qualcosa che tante software house enormemente più grandi e con budget sconfinati si possono solo sognare.

POWER RATING:
9.2/10
“Chained Echoes è, senza tante mezze misure, semplicemente uno dei migliori RPG old-school a turno attualmente in commercio, e sarebbe veramente un peccato farsi scappare una perla simile.”

PRO:
+Artisticamente sublime
+Meccaniche di combattimento ottime
+Comparto audio (OST, effetti) fantastico
+Scritto in maniera egregia (dialoghi, mondo di gioco)

CONTRO:
-Un peccato che non esista una schermata dove tener traccia di trama, eventi legati alla storia ed altro
-Inizialmente le meccaniche possono spaventare: non abbiate paura!

Posted by:Powerwave83

2 risposte a "#Review: #ChainedEchoes – Un #JRPG old-school sublime"

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