Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da ININ Games
-Versione Testata: PlayStation 5
-Disponibile per: Xbox Series X, PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC
Dal creatore del leggendario Strider, una perla rara per gli amanti dei retro/arcade!
Cannon Dancer (conosciuto in Giappone come OSman) è una perla. Non è la prima volta che ININ ci propone titoli decisamente interessanti, come il mitico ClockWork Aquario (CLICCATE QUI per la review), ma questa volta ci sentiamo decisamente più “coinvolti”. Il perché è da ricercarsi nel fatto che questo Cannon Dancer sia il sequel spirituale del leggendario Strider di Capcom, un gioco che adoriamo tutt’ora, nonché uno dei migliori action-platformer di tutti i tempi.

Cannon Dancer è un platform d’azione con un’ambientazione neo-mediorientale (al posto di quella neo-Kazako-Russa di Strider), pubblicato nel 1996 da Mitchell Corporation e sviluppato da una buona parte di ex dipendenti Capcom. Le influenze di Capcom si fanno presto notare, condividendo molte somiglianze con il più volte citato Strider, tra cui un eroe in grado di afferrare la parte inferiore delle piattaforme e scalare i muri. Osman, come è noto, può attaccare con un calcio a lungo raggio e può anche scivolare, lanciare i nemici ed eseguire una mossa speciale in grado di infliggere ingenti danni. Nonostante il moveset funzionale e reattivo, seppur limitato, fate attenzione, perchè completare questo titolo non sarà un compito facile.
Ambientato in cinque brevi fasi, dallo scrolling sia orizzontale che verticale, Cannon Dancer può essere descritto come un “platform/boss rush” che a sua volta fa vagamente il verso all’ Alien Soldier di Treasure. C’è anche molta varietà nonostante la brevità dell’esperienza (essendo un gioco arcade, può essere completato in davvero poco tempo, a tutto vantaggio della rigiocabilità) tra cui una sequenza di inseguimento, un livello ambientato su una nave in mare e una manciata di aree in cui Osman può rimbalzare come un certo riccio blu. Per lo più, però, combatterete contro i boss, con ogni fase punteggiata da due o tre scontri specifici.

Per quanto riguarda il gameplay, c’è molto spazio per esercitarsi e migliorare. Un’intera modalità, nientemeno. La modalità standard include stati di salvataggio, uno strumento di riavvolgimento, cheat e continue infiniti. Attenzione però: gli obiettivi/trofei non potranno essere ottenuti qui. Questi saranno riservati alla modalità Sfida, che permette di scegliere due vantaggi. Questi includono crediti extra, un doppio salto e invincibilità quando si salta, si scivola o si attacca. Potrebbe anche essere necessario sperimentare per trovare un abbinamento vantaggioso. Il menu delle opzioni, nel frattempo, offre una scelta di dimensioni dello schermo, filtri e sfondi. Se avete già giocato a una precedente riedizione retrò di ININ/Ratalaika (Turrican o Gynoug, ad esempio, cliccate i titoli per leggere le rispettive review) noterete somiglianze nel modus operandi.

Tirando le somme, con il suo ritmo travolgente, la giusta dose di sangue/gore, una storia stravagante e senza senso e controlli reattivi (che consentono alcune manovre audaci), Cannon Dancer si rivela estremamente avvincente. ININ Games non avrebbe potuto scegliere un gioco migliore dai propri archivi a cui concedere una seconda possibilità.