Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Electronic Arts
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: Xbox Series X|S, PlayStation 5, PC
Survivor, sequel del già ottimo Fallen Order, migliora il titolo originale sotto qualunque aspetto si vada a prendere in esame. Tutti i segreti del nuovo titolo Respawn/EA nella nostra review!
Lasciateci raccontare un piccolo aneddoto, se vogliamo un dietro alle quinte, riguardo al gestire, nel 2023, un sito indipendente operante nel mondo del gaming. La valuta più importante di tutte, al di là di metriche, accessi, pubblicità, indicizzazione dei contenuti e altre cose di cui probabilmente non vi interessa granché, è senza dubbio il tempo. Tempo inteso letteralmente, come unità di misura, la Conditio Sine Qua Non andiamo a scegliere cosa testare, per quanto, e sulla base di queste variabili pubblichiamo i vari articoli. Ebbene, ecco l’aneddoto: è raro, rarissimo anzi, che un gioco ci colpisca al punto di voler continuare il playthrough anche durante i (pochi) ritagli di tempo tra una recensione e l’altra. Sfortunatamente, é fisicamente impossibile, a meno di non recensire due, massimo tre titoli al mese. Ad ogni modo, tutto questo è successo con veramente pochi titoli dal lancio di PW83. Tra i pochi, possiamo citare Tales of Arise, Elden Ring, e questo Star Wars Jedi: Survivor, dove più volte ci siamo ritrovati a pensare “Dannazione, non vogliamo che finisca“. Ecco quanto ci è piaciuto il sequel di Jedi Fallen Order, sviluppato dai talentuosi Respawn (già dietro al meraviglioso Titanfall 2 ed all’immenso Apex Legends, per rendere l’idea).

Survivor si svolge circa cinque anni dopo gli eventi di Fallen Order, con l’equipaggio della Mantis (perdonateci, ma a nostro umile parere una delle astronavi dal design più… opinabile della storia) che ha preso strade separate per perseguire obiettivi diversi in una galassia sempre più dominata dall’Impero Galattico. Dopo un’audace fuga dalle autorità imperiali, il protagonista Cal Kestis si ritrova sul pianeta Koboh, dove scopre un droide protocollare Jedi dell’Alta Repubblica che porta un indizio per raggiungere Tanalorr, un pianeta leggendario ed apparentemente irraggiungibile. Vedendo una potenziale casa libera dall’influenza dell’Impero, Cal decide di riunire l’equipaggio della Mantis per un’altra caccia al tesoro galattica, ma i suoi sforzi vengono ostacolati da un ex Jedi dell’Alta Repubblica ora passato al Lato Oscuro che, avendo originariamente scoperto l’elusivo pianeta decenni prima, ha aspettato che i tempi fossero propizi per mettere in atto il suo piano: vuole Tanalorr per i suoi scopi.

In termini di gameplay, possiamo classificare Star Wars Jedi: Survivor come un ibrido tra un Soulslike (per i combattimenti), un Adventure (per la meravigliosa esplorazione degli ambienti di gioco) e un RPG (per gli aumenti di livello e relative nuove skill). Come possa un miscuglio di generi simili funzionare, ed addirittura funzionare ottimamente, è merito della sapiente mano di Respawn, uno degli studios migliori sotto l’egida di Electronic Arts, nonché ovviamente già sviluppatori del primo capitolo della bilogia: Fallen Order.
Ora, se c’è una cosa che abbiamo apprezzato enormemente durante la prova di questo Jedi Survivor, é come non prenda in giro i giocatori e anzi, faccia tesoro di quanto accaduto nel capitolo precedente. Per capirci Cal Kestis non subirà nessuna improvvisa perdita di memoria o chissà quale altra sciocchezza sui generis, ma manterrà tutte le abilità imparate durante la sua avventura d’esordio. Avrete quindi immediatamente a disposizione il doppio salto, le tre posture di attacco della spada laser, la Spinta della Forza e tutto quanto avrete imparato durante Fallen Order. Bravissimi Respawn: potrà sembrare un dettaglio di poco conto ma in realtà é una cosa che dona continuità all’universo di gioco, fondamentale se si vuol seguire in maniera realistica l’arco narrativo e di crescita di un personaggio, con le sue motivazioni, le sue paure, le sue insicurezze e, eventualmente, la loro risoluzione. Gameplay, dicevamo. Il gioco apre con una breve escursione su Coruscant, sede dell’Impero, che porta subito alla mente Episodio IV – Una Nuova Speranza prima di lanciarvi in una fuga elettrizzante. Sarete quindi catapultati nel vivo dell’azione, spingendo le truppe d’assalto giù dalle sporgenze e concatenando movenze come correre sui muri, arrampicarvi, oscillare e scivolare giù per le rampe. E questo è solo l’inizio: il rampino in stile Spider-Man (che funziona solo su punti prestabiliti) viene introdotto praticamente immediatamente, e nuove abilità continueranno ad arrivare da lì in poi a un ritmo gratificante. Quando poi sbloccherete l’abilità dello scatto a mezz’aria da accoppiare con il doppio salto, le cose decolleranno davvero: potrete coprire distanze folli senza toccare il suolo, cambiando direzione due volte per raggiungere obiettivi addirittura dietro gli angoli. Assolutamente superlativo. Survivor non ha inventato lo scatto aereo, ma Respawn ne fa un uso eccellente, flettendo ulteriormente quei muscoli temprati dall’incredibile mobilità offerta in Titanfall 2.

Muoversi è sicuramente soddisfacente, ma le spade laser sono, ovviamente, le stelle della guerra. Survivor prende l’ eccellente sistema di combattimento di Fallen Order e lo migliora esponenzialmente con un totale di cinque diverse posizioni di combattimento, tutte brillantemente animate per creare alcune delle battaglie corpo a corpo di Star Wars più appariscenti e feroci che ci sia capitato di vedere. Non dovrete nemmeno essere dei maestri nel capire le tempistiche di colpi, parate e schivate perché i combattimenti appaiano spettacolari e fluidi mentre vi fate strada attraverso i nemici, e il fatto che le braccia e le gambe degli Storm Troopers e altri umanoidi possano essere finalmente tagliate (non solo droidi e creature, quindi: questi verranno assolutamente fatti a pezzi) dona ai combattimenti un senso di gratificazione e potenza che solo il brandire una vera spada laser potrebbe eguagliare.

Parlando delle diverse posture di combattimento, dopo esserci dilettati nelle posizioni a lama singola, a doppia lama e a doppia impugnatura (le tre di Fallen Order) abbiamo testato per bene le due nuove: lo stile Crossguard ispirato a Kylo Ren e la posizione ibrida del Blaster che risponde alla domanda: “Non sarebbe bello se anche Han Solo fosse un Jedi?” La postura Crossguard trasforma la vostra spada laser in una sorta di spadone lento e pesante, ottimo per colpire a terra un bersaglio stordito, mentre la postura Blaster vi equipaggerà con un’arma da fianco per eliminare piccoli nemici dalla distanza. Ognuna di queste diverse posture di combattimento è assolutamente fantastica, e una volta trovate le vostre due preferite, vi si aprirà letteralmente un mondo, specialmente se usate in tandem con quello per cui Star Wars è famoso: La Forza. Userete l’ugualmente misterioso e famosissimo potere praticamente ad ogni piè sospinto, in Survivor. Dall’aprire porte allo sbloccare antichi meccanismi, dallo spostare detriti allo spingere lontano gruppi di nemici per prendere un attimo di respiro nei combattimenti, o ancora allontanare granate o altri oggetti spiacevolmente pericolosi, e addirittura lanciare la vostra Spada Laser come un boomerang per colpire i nemici più lontani, la Forza sarà una costante durante il tempo speso giocando Survivor.
Survivor dà il meglio di sè quando ogni elemento (storia, combattimento e puzzle platform) si intersecano in una dinamicità frenetica che è la quintessenza di Star Wars. Ciò è più evidente in uno dei momenti più memorabili del gioco, una lotta contro un boss a metà del gioco. Il momento presenta segmenti di combattimento, platform e un’importante ricompensa narrativa, in cui Cal e Merrin lavorano insieme per distruggere uno strumento minerario imperiale, combinando le abilità Jedi e la magia delle Sorelle della Notte in un tesissimo scontro in cui le vostre reazioni saranno messe alla prova e la stupenda colonna sonora di Survivor incalza. Fantastico, forse addirittura in grado di scalzare come nostra preferita la sequenza in cui Starkiller, in The Force Unleashed, fa schiantare a terra uno Star Destroyer Imperiale (una supernave lunga 8km!) usando la Forza.

Il gioco regalerà anche momenti di tranquillità, meglio visti in un’altra delle principali nuove funzionalità di Survivor: un’area simile a un hub in cui Cal potrà tornare frequentemente. Su Koboh, Cal può visitare una cantina che si riempirà degli NPC che avete salvato durante i vostri viaggi attraverso la galassia. Alcuni di questi personaggi gestiranno i propri negozi, vendendo cosmetici a Cal o vantaggi di gioco opzionali. Altri aiuteranno Cal a ravvivare la cantina con la musica o un giardino pensile. I migliori di loro fungeranno da donatori di missioni, indirizzando Cal verso puzzle dell’Alta Repubblica, mini-boss cacciatori di taglie o ancor più NPC da reclutare. Anche se i personaggi stessi sono, per la maggior parte, narrativamente piatti, i vantaggi che vendono sono gratificanti e le missioni che vi daranno sono spesso divertenti da completare. Parlando di ambientazioni, questo viaggio vi porterà su una manciata di pianeti mai visti prima, alcuni dei quali sono estesi e includono una varietà di aree estremamente diverse al loro interno. Il sopracitato Koboh, ad esempio, ha di tutto, dalle praterie alle paludi alle strutture sotterranee, un’enorme nave separatista precipitata e persino la sua versione di Cloud City. Sono lontani dai tipici mondi monotematici di Star Wars come Tatooine o la luna della foresta di Endor (ovvero 100% deserti o completamente ricoperti di foreste). Davvero un ottimo lavoro.
Tecnicamente, le prestazioni tecniche di Survivor sono altalenanti, e ciò va fatto notare. Giocando su Xbox Series X, da una parte abbiamo un comparto puramente grafico spesso in grado di togliere il fiato per la spettacolarità e bellezza di tanti dei paesaggi che incontrerete, così come modelli poligonali ultra-definiti ed animazioni di livello; di contro, abbiamo anche riscontrato arresti anomali casuali in diverse occasioni, crash improvvisi durante le cutscene, qualche rallentamento e diverse compenetrazioni poligonali. Sfortunatamente, sul lato tecnico Survivor non è costante come in tutto il resto del gioco.

Tirando le somme, siamo di fronte a un prodotto superbo. Jedi survivor è tra i migliori giochi dedicati a star Wars di tutti i tempi, insieme al leggendario KOTOR, al divertentissimo ma fin troppo sottovalutato The Force Unleashed, ed al recente Lego Star Wars: The Skywalker Saga (CLICCATE QUI per la review). Respawn ha preso quanto di buono fu realizzato per il primo capitolo, e senza tante mezze misure lo ha espanso e migliorato esponenzialmente, il tutto introducendo addirittura tante nuove features diverse. Consigliatissimo, e non solo solo ai fan di quella “Galassia lontana, lontana“.
POWER RATING:
9.0/10
“Star Wars Jedi: Survivor è l’esempio perfetto di sequel, che prende tutto quello che c’era di buono nel capitolo precedente e lo espande e migliora, nel contempo andandone a limare i difetti. Respawn ha fatto un lavoro sopraffino.”
PRO:
+Una trama interessantissima, non vorrete più staccarvi dal gamepad
+Ambientazioni superlative
+Colonna sonora maestosa ed in linea con il franchise
+Cast di personaggi principali caratterizzato ottimamente
+Gameplay superbo, un ottimo mix tra Soulslike, Adventure, ed RPG
CONTRO:
-Sfortunatamente, qualche problema tecnico risolvibile via patch