Di Redazione PW83

Dai talentuosi sviluppatori italiani di Invader Studios, arriva la demo del prequel di uno dei survival horror più amati della scena indipendente: abbiamo provato Daymare 1994 Sandcastle!

Daymare 1994: Sandcastle, questo il titolo completo del nuovo prodotto sviluppato dagli italianissimi Invader Studios, é un progetto molto importante per il piccolo team con sede nei dintorni di Roma. Il primo titolo fu un gioco ben fatto, ma è con questo prequel che il team mette sul tavolo tutte le sue carte. Abbiamo avuto modo di provare la demo recentemente rilasciata durante l’ ID@Xbox Demo Fest, e queste sono le nostre impressioni.

Iniziamo dalla trama. Ambientato prima degli eventi di Daymare 1998, come si può facilmente intuire dal titolo, il Sandcastle del titolo si riferisce al nome in codice che il team H.A.D.E.S. ha dato alla missione in corso, ovvero infiltrarsi in un tecnologicamente avanzatissimo impianto di ricerca per recuperare una valigetta contenente informazioni compromettenti su una grossa corporazione. Chiaramente, nulla di quanto programmato andrà come previsto e la nuova protagonista, tale Dalila Reyes, si troverà impegolata in un mix mortale di complotti, trappole mortali, e mostri assassini.

Parlando del gioco in sé, ed evitando ogni tipo di spoiler per non rovinarvi la sorpresa, possiamo annunciare sin da subito come Invader abbia fatto passi da gigante in tutto quello che riguarda il comparto tecnico. Particolare menzione va fatta ai modelli poligonali dei personaggi, in particolar modo quello della protagonista Reyes, ma anche in termini di worldbuilding il nuovo capitolo della saga non delude. Magari non saremo ancora ai livelli di pseudo-fotorealismo riscontrabili nei remake di Resident Evil 2, Resident Evil 3 e Resident Evil 4, per non parlare dei fantascientifici Dead Space Remake o Callisto Protocol, ma messo a fianco di Daymare 1998, Sandcastle è tutt’altra storia. Se poi si considera che l’intero gioco è ambientato in una base sotterranea (un po’ come The Hive, visto nel primo film di Resident Evil), va dato credito ai level designer di Invader per la varietà degli ambienti visitabili nella demo. Uno in particolare, siamo sicuri, vi lascerà a bocca aperta.

In termini di gameplay, abbiamo potuto apprezzare il lavoro di snellimento svolto da Invader. Addio alla complicata gestione dell’inventario del primo capitolo, a favore di una più moderna ed in linea con la concorrenza. Dove veramente Sandcastle si differenzia dal primo capitolo e soprattutto dagli altri survival horror, é nell’uso del Frost-Grip, una sorta di bracciale alimentato ad azoto liquido che vi permetterà di rallentare i nemici, risolvere enigmi, e scovare segreti nel mondo di gioco. Non solo, nel caso veniste afferrati da uno dei suddetti nemici, premendo lo stick di destra potrete produrvi in una devastante esplosione criogenica, congelando tutto quello che vi sta attorno e dandovi un attimo di respiro per riposizionarvi, fuggire o elaborare una nuova strategia. Per quanto concerne il resto, la demo ci ha fatto provare il gunplay del titolo con il fucile a pompa e la mitraglietta di ordinanza equipaggiate da Reyes. Tutto nella norma, se non che spesso ci è capitato di mancare qualche colpo per un eccessivo ondeggiare della telecamera di gioco. Nulla di irrisolvibile, in ogni caso.

Ora, parlando dei nemici, nel gioco ne incontrerete diversi e capirete immediatamente come abbiano ben poco da spartire con quelli del primo capitolo. Il tutto ruoterà attorno a globi di energia di provenienza sconosciuta, in grado di possedere ed animare i cadaveri. Questa premessa getta le basi per una meccanica di gioco decisamente interessante: fin quando anche solo un morto sarà presente nell’area che state esplorando, non potrete considerarvi al sicuro (a ben vedere non sarete mai al sicuro in D94, ma avete capito il concetto). La soluzione, oltre al polverizzare letteralmente qualunque cosa stia correndo o strisciando verso di voi, munizioni permettendo, sarà quella di colpire i sopramenzionati globi di energia durante la transizione tra un cadavere e l’altro. Fidatevi, ben più facile a dirsi che a farsi.

Eccoci alla fine di questa breve preview. Abbiamo preferito non dilungarci per non rovinare la sorpresa a chi la vorrà provare, ma possiamo assicurarvi che terremo questo gioco insistentemente nei nostri radar. Amiamo Daymare, amiamo i ragazzi di Invader, e questa volta siamo sicuri che faranno centro. Il gioco sarà disponibile in tutto il mondo il 30 di Agosto 2023.

Se volete leggere la recensione del primo capitolo, Daymare 1998, vi basta CLICCARE QUI.

Se invece volete conoscere Michele Giannone, Co-Founder di Invader Studio, CLICCANDO QUI potrete leggere l’intervista che realizzammo nel 2020.

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