Di Redazione PW83
-Codice Review fornito da Bandai Namco
-Versione Testata: Xbox Series X
-Disponibile per: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC
Per il 20° anniversario della serie, Bandai Namco e CyberConnect2 ci regalano il più grande gioco dedicato al Ninja del Villaggio della Foglia mai creato!
Se c’è una cosa che adoriamo qui su PowerWave83.com, é sicuramente il Giappone. Lo adoriamo in ogni sua sfaccettatura, che si parli del cibo via via fino alle sue tradizioni passando, ovviamente, per videogiochi, manga e anime. Non a caso, su queste pagine abbiamo recensito un buon numero di titoli dedicati a tale arte, di cui potete leggere le recensioni cliccando sui titoli: abbiamo infatti testato il gigantesco Dragon Ball Z: Kakaroth, il divertentissimo Dragon Ball FighterZ sviluppato dai maestri di Arc System Works, abbiamo recensito One Piece Odyssey, il JRPG dedicato all’opera apparentemente infinita di Eiichiro Oda, così come due titoli dedicati a quello che per tanti, ma soprattutto per noi, é il mecha più iconico di tutti i tempi con SD Gundam Battle Alliance e Mobile Suit Gundam Battle Operation Code Fairy. Addirittura, da poco abbiamo avuto il piacere di rivivere gli anni ’70 dell’animazione Nipponica con Goldrake UFO Robot: Il banchetto dei Lupi. Pensate sia finita? Allora preparatevi, perchè all’appello mancano ancora il divertentissimo Jojo’s Bizzarre Adventures All-Star Battle R, così come il gioco dedicato alla serie che ha plasmato la nostra generazione, Holly & Benji, rivisitata nel divertente Captain Tsubasa: Rise of New Champions, assieme ad uno degli anime più divertenti degli ultimi anni, Miss Kobayashi’s Dragon Maid, nello sparatutto intitolato Miss Kobayashi’s Dragon Maid: Burst Forth!! Choro-Gon Breath. Impossibile poi non menzionare, parlando di anime di una certa rilevanza, Made in Abyss e la sua trasposizione videoludica in Made in Abyss: Binary Star Falling into Darkness. A tutta questa lista, vanno poi aggiunti titoli che noi della redazione abbiamo giocato privatamente, come Demon Slayer Kimetsu no Yaiba: The Hinokami Chronicles, oppure Kill la Kill IF e altri ancora che, un po’ a causa del numero, un po’ a causa dell’età, ci stiamo sicuramente dimenticando.

Tutto questo preambolo, a conti fatti, solamente per testimoniare che oggi andremo a recensire l’ultimo titolo dedicato ad una serie che ormai prosegue, inizialmente come Naruto e successivamente come Boruto, da più di vent’anni, tra alti e bassi. Un po’ come la trasposizione videoludica di quelle opere, di cui questo Ultimate Ninja Storm Connections é l’opera omnia, omnicomprensiva, celebrativa. Infatti, esattamente come i quattro giochi della serie Ultimate Ninja Storm precedenti, Naruto x Boruto Ultimate Ninja Storm Connections è un’ode completa al mondo e ai personaggi creati da Masashi Kishimoto. Il suo immenso cast di personaggi giocabili, ognuno con mosse eccezionalmente ben animate, e una manciata di mappe estratte direttamente dall’anime faranno letteralmente impazzire i fan della serie. La domanda alla base del tutto però è diversa: riusciranno a fare impazzire anche i fan dei Fighting Games, come sono riusciti a fare Dragon Ball FighterZ e Jojo’s Bizarre Adventure ASBR?
Non proprio, o meglio, solamente in parte, se vogliamo tagliare la proverbiale testa al toro. Innanzitutto, sappiate che la serie Ninja Storm é un fighting game 3 vs 3 con scontri che si svolgeranno in arene 3D. Se avete giocato i semi-recenti Demon Slayer o Kill la Kill capirete immediatamente di cosa stiamo parlando. Dove però il gioco differisce dai Fighting Game tradizionali, é nella curva di apprendimento e nella stratificazione del gameplay. Questo perché per supportare un roster che è letteralmente descritto come una vera e propria tempesta di ninja, il combattimento deve rimanere piuttosto semplice. Ciò lo rende accessibile e facile da padroneggiare, ma va a togliere giocoforza la canonica curva di apprendimento come nei giochi di combattimento migliori. Le combo scorrono come una versione “light” di Devil May Cry o Bayonetta; potrete aggiungere variazioni alle vostre mosse, ma la maggior parte delle volte vi ritroverete a premere il pulsante di attacco singolo finché la vostra combo non terminerà con uno spettacolare colpo finale, a meno che non siate abbastanza veloci (o abili) da annullarlo in una mossa speciale o in uno scatto prima di ripetere tutta la trafila dall’inizio. Le combo finali di solito terminano lanciando a terra il tuo avversario attraverso la mappa, mettendolo fuori portata da uno scatto successivo. È qui che inizia il vero gioco: dovrete padroneggiare e comprendere il flusso dei match, composti dal bloccare, attaccare, afferrare e muovervi per arrivare sufficientemente vicini all’avversario da poterlo bloccare in un’altra devastante raffica di colpi.

La maggior parte dei personaggi di questi giochi sono ovviamente ninja, il che significa che saranno molto agili e ognuno dotato di tre abilità magiche da sfoggiare nel vivo della battaglia. Qui la varietà la fa da padrona: Naruto attacca con le copie di sé stesso, Sakura con le trappole ninja, Kiba si allea con il suo fidato cane Akamaru ridurre in poltiglia i suoi avversari, Kisame spara bombe d’acqua a forma di squalo da una distanza di sicurezza e Raikage Ay colpisce con forza fragorosa, creando un’enorme onda d’urto. Ma lo svantaggio di quel DNA ninja condiviso è che, a parte qualche rarità come come Chiyo o Sasori, che vengono definiti in gergo “puppeteers” (ovvero personaggi che comandano avatar), la maggior parte dei personaggi trae le proprie mosse da una piccola riserva “base”, anche se con variazioni minime.
Uno dei punti di forza di questo Naruto x Boruto è l’enorme roster di personaggi disponibili, che fa segnare un oggettivamente impressionante “più di 130”. Siamo abituati a roster di dimensioni importanti, come visto nell’immenso Super Smash Bros. Ultimate, in The King of Fighters XV o nel già citato Jojo’s All-Star Battle R, il punto é che con 130 personaggi disponibili, unitamente al problema menzionato poco sopra delle mosse bene o male similari, scegliere un personaggio in base al suo stile di gioco sarà meno importante che scegliere il vostro personaggio dell’anime preferito. Quel roster sembra impressionante, ma in realtà sarà abbastanza deprimente per i fan, con solo pochi personaggi di Boruto, la maggior parte dei quali sono solo versioni adulte di altri combattenti giocabili. Per qualcosa che viene presentato come una celebrazione definitiva dell’intera serie nonché di anime e manga, Ninja Storm Connections manca vagamente il bersaglio. Anche gli stili di gioco sono generalmente così simili che potreste scambiare le linee vocali e i modelli della maggior parte dei modelli poligonali dei personaggi e non vedere un’enorme differenza.

Probabilmente, avendo letto fino a questo punto, vi sarete convinti che questo Naruto x Boruto sia fondamentalmente uno spreco di tempo e soldi ma fate attenzione, perchè non è così. Utilizzare ogni personaggio al massimo delle sue potenzialità richiede una gestione esperta delle risorse e uno stile di gioco attento e paziente, ed è qui che i giochi Ninja Storm brillano. L’uso di queste tecniche speciali consuma il chakra, l’essenza spirituale della serie Naruto. Oltre a ciò, dovrete anche tenere d’occhio l’indicatore di sostituzione, che consente al vostro personaggio di sfuggire a qualsiasi combo o attacco con la semplice pressione di un pulsante. Attenzione però, perché avrete solamente quattro sostituzioni a vostra disposizione e ogni utilizzo successivo farà sì che il vostro indicatore si riempia molto più lentamente. Tutto ciò aggiunge un po’ di pepe in più al combattimento, altrimenti monotono, mentre i giocatori scattano, saltano, scompaiono e scatenano effetti spettacolari nelle varie arene 3D.
In termini di accessibilità, Ninja Storm Connections cerca di semplificare ulteriormente il combattimento della serie per le persone che desiderano un sistema di combattimento più tollerante aggiungendo la modalità di controllo Semplice. Premendo un solo pulsante, il vostro personaggio praticamente si controllerà da solo, decidendo quando scattare, quando usare mosse speciali e quando eseguire le combo, lasciando al giocatore l’unica incombenza di scegliere quando e dove muoversi e quando bloccare. È fantastico per le persone che amano lo spettacolo ma non amano i giochi di combattimento, ma non è qualcosa che potrà mai eguagliare un giocatore esperto. È anche altamente personalizzabile e vi consentirà di selezionare cosa è automatizzato e cosa no… il punto é che, veterani a parte, il combat-system di Naruto è già accessibile di per sé, e una modalità del genere va a annichilire totalmente la voglia di imparare di qualunque giocatore. Certo, magari sarà divertente per i giocatori più giovani, ma fatichiamo ad accettare una inclusione simile in un gioco fondamentalmente già facile da giocare.

In quanto a modalità offerte, oltre alle classiche battaglie online (che hanno funzionato bene in fase di test, va detto, anche se abbiamo sentito la mancanza del rollback-netcode) e varie modalità VS CPU e VS avversari umani in locale, troveremo non una ma ben due modalità per giocatore singolo. La modalità Storia vi consente di rivivere la storia di Naruto e dei suoi amici dall’inizio dell’arco narrativo originale, che lo seguiranno sin da bambino fino alla fine di Naruto Shippuden tre anni dopo. Il problema di questa modalità é che il tutto sarà esposto in maniera abbastanza… anemica, con schermate fisse tratte dall’anime (questo é un plus) corredate da sottotitoli e, raramente, doppiate. Capiamo la difficoltà di coprire e riassumere uno degli archi narrativi più longevi dell’intero genere, ma l’esperienza finale lascia po’ l’amaro in bocca, specialmente se si considera che Dragon Ball Z: Kakarot si trovava davanti lo stesso problema e lo risolveva agilmente. La modalità Storia Speciale, d’altra parte, è una storia completamente originale e sfortunatamente sia prevedibile che raramente emozionante scritta dal creatore della serie Masashi Kishimoto ambientata ai tempi del figlio di Naruto, Boruto, il cui manga è ancora in corso. Se la modalità Storia classica era deludente, qui toccheremo il livello più basso, con una trama (perlomeno inizialmente) davvero poco ispirata che ruoterà attorno a Boruto e compagnia intenti a giocare ad una sorta di videogioco in cui impersoneranno altri personaggi della serie (immaginate di giocare ad un Tekken dove invece di Kazuya, Jin, Bryan e Xiaoyu impersonerete personaggi rilevanti del mondo reale attuale) solo per poi scoprire di essere invischiati in un piano di controllo del mondo da parte del cattivone di turno… In tutta franchezza, anche solamente scriverne non rende l’idea quindi se volete un consiglio, lasciate perdere ogni tentativo di apprezzarlo, perché il primo terzo di questa modalità é terribile. Sappiate che almeno, combatterete un sacco e che fortunatamente, nei restanti due terzi, la situazione si risolleva più che degnamente.
Tecnicamente, siamo di fronte ad un prodotto tranquillamente equiparabile alla qualità dell’anime, al punto che spesso non capirete, se non dopo aver studiato a fondo una immagine, se quest’ultima sia stata realizzata con il motore di gioco o pescata dall’opera originale. Il gioco gira fluidamente a 60 fps (noi lo abbiamo testato su Xbox Series X) e in termini di prestazioni grafico/visive, le tecniche finali risultano qualcosa di spettacolare. Anche i modelli poligonali dei vari personaggi sono realizzati fondamentalmente secondo un criterio di 1:1 con l’opera animata, mentre i vari fondali di gioco risultano un po’ scevri di dettagli.

Tirando le somme, siamo oggettivamente di fronte ad un gioco/tributo verso uno dei personaggi più iconici del panorama anime moderno che sicuramente verrà apprezzato dai fan più hardcore per il suo spaventoso roster (nonostante i doppioni) e per delle modifiche al gameplay che cambiano il flow di gioco verso uno stile più votato all’attacco, come i tempi di ricarica accorciati per le varie mosse finali, ma Naruto x Boruto si perde un po’ per strada con delle modalità a giocatore singolo decisamente meno ispirate che in passato: dov’è finita la splendida modalità Avventura presente nei capitoli precedenti? Anche l’inclusione della modalità “Semplice” troviamo sia piuttosto superflua, perché per gli standard attuali, anche la modalità Standard é più che striminzita rispetto ai competitor (parliamo di un tasto per l’attacco standard, ed uno per le mosse speciali). Nonostante tutto il gioco riesce a divertire, seppur non come i titoli venuti prima.
POWER RATING:
7.0/10
“NARUTO x BORUTO Ultimate Ninja Storm Connections é un gioco/celebrazione/tributo che ci ha lasciato con un sapore in bocca agrodolce: divertente nel gameplay e con modifiche votate a svecchiare e velocizzare gli incontri, si perde un po’ per strada nelle modalità a giocatore singolo, peggiori rispetto al passato.”
PRO:
+Rivivere gli archi narrativi originali é sempre un piacere
+Roster immenso (più di 130 personaggi)
+Graficamente indistinguibile dall’anime
+Il gameplay é ora più dinamico e votato all’attacco
CONTRO:
-Dov’è finita la modalità Avventura dei precedenti capitoli?
-Le due modalità a giocatore singolo deludono
-130 e più personaggi, ma tanti saranno doppioni o varianti





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