Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Hound Picked Games / Wako Factory
-Versione Testata: Nintendo Switch

-Disponibile per: Nintendo Switch

Dalla Francia, un beat ‘em up a scorrimento che fa della rigiocabilità la sua arma segreta. Scoprite i segreti di Samurai Riot nella nostra review!

Il panorama dei giochi è cambiato molto negli ultimi tre decenni. I picchiaduro a scorrimento, il genere un tempo dominato da franchise come Final Fight, Streets of Rage e Double Dragon, un tempo erano la linfa vitale delle sale giochi e delle console domestiche. Fino a qualche anno fa, con i giorni di gloria degli arcade ormai un lontano ricordo, questo genere un tempo estremamente popolare venne quasi bandito negli annali della storia dei videogiochi. Questo fino a tempi non sospetti, dove pare che il sempre glorioso genere dei beat ‘em up a scorrimento pare stia vivendo una sorta di Secondo Rinascimento. Se avete seguito PW83, avrete notato infatti le recensioni di Streets of Rage 4, The Takeover, Dawn of the Monsters, River City Girls ed altri ancora in dirittura d’arrivo, come i prossimi venturi TMNT: Shredder’s Revenge e Final Vendetta.

Per fortuna, i componenti dello studio indipendente Wako Factory hanno capito l’antifona e hanno ben pensato di portare il loro Samurai Riot, originariamente pubblicato su PC, anche su Switch. Sebbene questo picchiaduro non sia proprio all’altezza delle migliori offerte, resta un prodotto valido e confezionato con cura. Andiamo a vedere perché.

Samurai Riot vi dà la possibilità di scegliere un combattente tra i due disponibili. Questi includono la kunoichi (versione femminile dei ninja) Sukane ed il samurai Tsurumaru, ciascuno addestrato da una scuola diversa, ed ognuno con diversi punti di forza e di debolezza. Entrambi differiscono in quattro attributi chiave tra cui salute, forza, agilità e Furia. Tuttavia, a parte le loro scuole predefinite, proseguendo nel gioco avrete la possibilità di scegliere una ulteriore scuola che andrà a modificare ulteriormente le loro statistiche. Entrambi sono combattenti a tutto tondo nelle loro scuole predefinite, ma alcune scuole avanzate saranno specializzate in determinati aspetti, quindi starà a voi trovare la scuola che meglio si addice al vostro stile di gioco, andando così a capitalizzare sui vostri punti di forza. Ci è onestamente piaciuta questa variante del gameplay, in grado di differenziare il canonico processo di selezione del personaggio sulla base dei suoi attributi (debole ma veloce, lento e potente, la canonica mezza via, ecc.).

La trama di Samurai Riot è una ricreazione di quella che potrebbe essere un ipotetico dramma del periodo Edo giapponese: da una parte lo shogunato, impegnato in varie guerre di conquista, forza la mano ai popolani, che a loro volta, ormai esausti e sfruttati, convergono sul concetto di ribellione. In tutto questo, Tsurumaru e Sukane, inizialmente devoti al loro Signore, si troveranno più volte a dover scegliere quale fazione appoggiare. Continuerete ad essere fedeli al vostro Lord oppure vi schiererete dalla parte degli oppressi? E’ stata una bella sopresa scoprire questa meccanica, in grado di dare una forte spinta alla rigiocabilità del titolo, tesi avvalorata anche dai diversi finali disponibili sulla base delle vostre scelte in-game. A conti fatti, se si uniscono queste scelte multiple e la possibilità di “cucirsi addosso” un personaggio in grado di far risaltare il proprio gameplay sulla base delle scuole disponibili, Samurai Riot è un titolo che potenzialmente avrete per le mani per molto tempo.

Veniamo ora al gameplay, da sempre croce e delizia di ogni picchiaduro (a scorrimento o a incontri). Iniziamo dicendo che l’arsenale dei nostri guerrieri comprende un numero di mosse soddisfacente. Tsurumaru, il samurai, sarà più portato ad agire come pilastro della coppia, grazie alla sua capacità di bloccare i nemici con le prese, e parare. Sukane, dal canto suo, verterà più su agilità e leggiadria, grazie alla sua capacità di prodursi in rotolate evasive. Per il resto, i due condivideranno un moveset simile, diviso tra colpi forti e potenti o deboli e veloci, attacchi in salto, in corsa, oggetti lanciabili come bombe e kunai per il samurai, oppure la possibilità di mandare all’attacco la volpe di Sukane. Ci sono poi le classiche mosse speciali, attivabili premendo Y+A e Y+X, capaci di infliggere danni enormi a qualunque tipo di nemico. Non ci è dispiaciuto questo comparto di Samurai Riot: certo non raggiunge le vette di finezza e complessità di un gioco come Streets of Rage 4, ma è funzionale e di facile apprendimento.

Veniamo ora alle note negative, perché pur apprezzando enormemente il gioco, non abbiamo potuto fare a meno di notare diverse cose che ci hanno fatto storcere il naso. In primis, ci sono i bug, che speriamo vivamente vengano risolti con qualche patch a breve. In una situazione, il gioco semplicemente ha smesso di caricare il livello, lasciandoci bloccati in una schermata senza il canonico indicatore a indirizzarci verso la sezione seguente. Ci sono poi i comandi: le mosse ci sono e funzionano, ma tutto il gioco pare soffra di un minimo di input-lag. Abbiamo testato il gioco sia con lo Switch Pro Controller che con i Joy-Con di serie, ed abbiamo ottenuto lo stesso risultato. Tra gli altri difetti, questa volta di design, impossibile non menzionare la ripetitività dei nemici: sono ben fatti e ben disegnati, ma quando vedrete il centesimo contadino armato di fiocina o la cinquantesima ragazza armata di tonfa, inizierete a sospirare.

Tirando le somme, Samurai Riot ci è decisamente piaciuto. Leggermente azzoppato da alcuni problemi fondamentalmente risolvibili, ma forte di una rigiocabilità aliena a tanti competitori diretti, di una colonna sonora eclettica (mai ci saremmo aspettati di sentire sonorità hip-hop/funk in un contesto simile e men che meno che si amalgamassero così bene con il resto) e di un doppiaggio per la maggior parte ben fatto, il titolo di Wako Factory sarà in grado di divertirvi per lungo tempo. Consigliato!

POWER RATING:
7.5/10
“Se amate i picchiaduro a scorrimento, non fatevi sfuggire questo Samurai Riot. E’ divertente e ben fatto, al netto però di qualche problema che comunque non va ad intaccare seriamente l’esperienza di gioco.”

PRO:
+Bel repertorio di mosse
+Rigiocabilissimo
+Colonna sonora bizzarra ma piacevolissima
+Stile grafico particolare e dalla forte identità

CONTRO:
-Purtroppo sono presenti bug e glitch
-Pessima varietà dei nemici
-Lag nella risposta ai comandi

Posted by:Powerwave83

2 risposte a "#Review: #SamuraiRiot Definitive Edition- La visione Francese del Giappone, tra demoni e scelte morali"

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