Di Redazione PW83

-Codice Review fornito da Mane6/ Modus Games
-Versione Testata: Xbox Series X

-Disponibile per: Xbox One, Xbox Series S/X, PC (Windows 10), PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch

I più adorabili combattimenti del mondo si scatenano ora su console, scoprite i segreti di TFH nella nostra review!

Vi abbiamo già parlato della dura vita da appassionati di Fighting Games, vero? Nel caso non l’avessimo fatto ecco un sunto super-striminzito (e chiaramente, nel caso l’avessimo già fatto, vi chiediamo di portar pazienza e assecondarci, non ci vorrà molto): Noi appassionati di Fighting Games dobbiamo fondamentalmente convivere amando un genere di ultra-nicchia, con produzioni annuali che si contano sulle dita di una mano, e ancor più sovente con quelle stesse produzioni che altro non sono se non sequel su sequel delle solite tre, quattro… cinque (quando va di lusso) saghe storiche. Street Fighter, The King of Fighters, Guilty Gear, Mortal Kombat, Tekken… Per l’amor di Dio, sono tutti giochi assolutamente eccellenti e non ci stancheremo mai di ripeterlo, ma ogni tanto, giusto qualche volta, anche noi vorremmo provare qualcosa di nuovo.

Onestamente, tra questo 2022 e l’anno scorso, qualcosa si è effettivamente mosso. Ci sono stati il superbo DNF Duel (apparentemente già abbandonato da Nexon, speriamo di sbagliarci), l’interessante Omen of Sorrow, diverse Stagioni di DLC per svariati Fighting Games… insomma, a paragone della precedente generazione di console, con questa ci sta andando di lusso. Ora però, vi vogliamo svelare un ulteriore motivo per aver scritto qualcosa di simile: Stiamo per recensire Them’s Fightin’ Herds!

Perchè siamo così eccitati all’idea? Perchè l’intera premessa, anzi no, addirittura la concezione di questo gioco ha dell’assurdo. Andiamo con ordine. Originariamente sviluppato da Mane6 come picchiaduro dedicato al franchise My Little Pony: Friendship is Magic (che conoscete tutti, non fate finta di nulla) ed intitolato “Fighting is Magic“, il gioco venne quindi fiduciosamente presentato ad Hasbro, detentrice dei diritti sulla serie sugli adorabili cavallini, che in tutta risposta ordinò di cessare immediatamente e senza possibilità di ricorso qualunque tipo di produzione legata al brand. In tutta risposta, Mane6 cestinò gli asset legati allo show, pur mantenendo alcuni dei fattori fondamentali del gameplay per creare il nuovo titolo Them’s Fightin’ Herds. Addirittura, ad un certo punto, la stessa creatrice di My Little Pony, Lauren Faust, appurata la bontà e la qualità del progetto si offrì di aiutare a disegnare i nuovi personaggi per il gioco, che venne poi completato grazie ad una campagna crowdfunding tramite Indiegogo.

Dopo tutto questo trambusto, oggi siamo finalmente in grado di mettere le mani sul prodotto completo anche su console (prima era disponibile unicamente su PC). Them’s Fightin’ Herds riunisce sei personaggi giocabili: una renna, un unicorno, un alpaca, una mucca, un longma e una pecora. È un roster iniziale un po’ anemico e, di conseguenza, il gioco scorre rapidamente in modalità giocatore singolo, ma la profondità delle tecniche e l’ampiezza degli stili di combattimento offerti offrono ai fan dei giochi di combattimento molto su cui lavorare. Per coloro disposti a spendere un po’ di più, quattro combattenti aggiuntivi verranno aggiunti come DLC futuri con il Season Pass.

Veniamo però ora alla parte più importante dell’esperienza: il combattimento vero e proprio. Il sistema di combattimento è sciolto e veloce ma ben definito, consentendo un enorme grado di sperimentazione con il suo layout a quattro pulsanti. Per mettere tutto in prospettiva: se Street Fighter e Virtua Fighter all’epoca erano orientati alla precisione tattica e al gioco difensivo, il genere oggigiorno ha traslato in qualcosa di completamente più esuberante, con combo eccessive e spettacolari teatralità. Per rendervi più facile immaginare il tutto, guardate un match di Dragon Ball FighterZ, Melty Blood Type Lumina, Under Night In-Birth: Exe:Late [clr] e capirete immediatamente. Creato utilizzando lo Z-Engine di Lab Zero (Skullgirls, che prima o poi recensiremo), l’azione di Them’s Fightin’ Herds si svolge magnificamente. Si potrebbe presumere che ci sarebbero stati problemi con il rilevamento delle hitbox quando si utilizzano personaggi quadrupedi, ma è stato ottimizzato per garantire che i contatti siano solidi, intuitivi e facili da realizzare, come nei giochi più noti del genere.

Anche i vari moveset non sono da meno. L’incornata di Arizona, gli aiutanti di Pom, l’evocazione del ghiaccio di Velvet e l’abilità di attaccarsi ai muri di Shanty funzionano tutti in modi diversi e possono essere approfonditi e studiati per creare strategie offensive. Alcuni personaggi beneficiano anche di attributi unici, come doppi salti e scatti aerei. Utilizzando uno schema di leggero, medio, forte ed un attacco EX aggiuntivo, la configurazione a quattro pulsanti è più che sufficiente grazie alla gamma di mosse speciali e super disponibili. Non sarà così bizzarro come Guilty Gear, ma la furiosa costruzione delle combo non è dissimile nella funzione. È un affare decisamente più complesso di tanti Fighting Games, e il suo pubblico di destinazione non è certamente quello dei principianti eppure, allo stesso tempo, è davvero bello e soddisfacente da giocare. C’è tempo e spazio per precaricare gli input dei pulsanti per far funzionare le connessioni e, con un po’ di memoria, sarà possibile lanciarsi in stringhe di combo gloriose e vistose. Il gioco è ricco di funzionalità e anche altamente personalizzabile nelle sue opzioni: tutto è strutturato in modo semplice e di facile comprensione. E, naturalmente, è anche un’esperienza multiplayer locale o online, in cui il Rollback Netcode e l’opzione per modificare le impostazioni hanno successo dove tanti altri sviluppatori veterani hanno fallito. Questa è giustamente una delle risorse più critiche del gioco e, con l’opzione del gioco multipiattaforma, rende Them’s Fightin’ Herds un must per i fan più accaniti del genere.

C’è poi da parlare della modalità Story: Giocando nei panni della mucca Arizona, c’è un intero mondo di gioco di ruolo 2D, da esplorare. Potrete parlare con gli NPC e farvi strada attraverso caverne in stile dungeon-lite, risolvendo semplici enigmi e partecipando a combattimenti che possono far salire di livello il vostro personaggio. L’azione passa a una prospettiva laterale in alcune sezioni e, sebbene il gioco inizialmente vi insegni come usare i vari salti piccoli, medi e grandi in combattimento, le mappe dei sotterranei non sono esattamente progettate per il platform. Questa è una modalità storia notevolmente ampliata rispetto a quelle che si trovano in altri giochi di combattimento. I lunghi filmati ricchi di dialoghi, lo spirito acuto e il design inimitabile offrono un gioco completamente diverso rispetto alla normale modalità arcade. Per i fan del cartone animato a tema equino di Hasbro, il suo fascino è assolutamente lampante. Per chi vuole solo combattere, forse meno. Va anche fatto notare che seguiranno aggiornamenti per lo Story mode (ancora non sappiamo se gratuiti o a pagamento), che espanderanno il tutto con nuovi capitoli.

Veniamo ora alle note negative, o meglio, alla nota negativa dell’intera esperienza, ovvero il roster. E’ vero, ne abbiamo parlato bene solamente qualche riga sopra, ma è impossibile negare come sei personaggi, pur distinti e fondamentalmente differenti gli uni dagli altri siano oggigiorno qualcosa di inconcepibile per il genere, specialmente dopo aver giocato con colossi del calibro di The King Of Fighters XV, Dragon Ball FighterZ e Tekken 7. A conti fatti, anche considerando i 4 personaggi che verranno aggiunti grazie al Season Pass, non si supereranno i 10, restando quindi purtroppo ben sotto la media.

Tirando le somme, anche al netto del serio problema appena menzionato, Them’s Fightin’ Herds è qualcosa di superlativo. Vuoi per la sua bizzarra concezione, vuoi per il tema trattato, ma soprattutto in virtù della sua esemplare qualità in termini di meccaniche di combattimento vere e proprie, chiunque abbia anche solamente un briciolo di interesse per i Fighting Games non potrà assolutamente lasciarsi scappare questa perla. Attenzione però, non è per neofiti!

POWER RATING:
8.5/10
“Spettacolare, tecnico, divertente, profondo, con una solida modalità Storia e dotato di un carisma assolutamente innegabile (ed adorabile), Them’s Fightin’ Herds soffre solamente di un roster iniziale piuttosto scarno. Al di là di questo, però, nessun appassionato di Fighting Games potrà lasciarselo scappare.”


PRO:

+Meccaniche di combattimento assolutamente sublimi
+Personaggi adorabili, disegnati in maniera adorabile
+Tanti strumenti e tutorial per imparare a giocare seriamente
+ROLLBACK NETCODE!!!

CONTRO:
-Soli 6 personaggi al lancio, nel 2022, non sono più ammissibili (nemmeno 10, se è per questo)

Posted by:Powerwave83

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